Società | MEDIA

Giornalisti, spunta il nome di Keller

L'elezione di Rocco Cerone alla guida del sindacato "rompe" l'equilibrio regionale della categoria. L'ipotesi del reporter di Video 33 per l'Ordine a rischio separazione.
Sindacato giornalisti
Foto: Sindacato giornalisti

Che sia il primo passo di una mossa a incastro che potrebbe portare a un cambio al vertice dell’Ordine dei giornalisti del Trentino Alto Adige? Di certo l’elezione all’unanimità di Rocco Cerone, in forza alla Rai dal 1982 al 2016, alla guida del Sindacato giornalisti in regione ha innescato una serie di considerazioni per gli organismi della categoria che anche a Trento e Bolzano, guardando alla media degli iscritti e alla situazione economica complessiva, non se la passa troppo bene.

Analisi che non sono sfuggite ai presenti della riunione del direttivo nella quale, oltre alla presa d’atto delle dimissioni di Stefan Wallisch e alla scelta del successore, si è anche discusso della presidenza dell’Ordine: solitamente affidata a un trentino, per una prassi di bilanciamento territoriale in essere da 40 anni, in una cornice che ha visto la guida del sindacato destinata a un collega della provincia di Bolzano. Il quadro tuttavia si è scompaginato e “solo l’elezione all’Ordine di un altoatesino potrebbe riportare l’equilibrio”: questo quanto rimarcato, tra gli altri, da Marco Angelucci (Corriere dell’Alto Adige) nell’incontro.

Anche perché, ricordano i sostenitori di questa tesi, pende sempre la spada di Damocle della provincializzazione dell’Ordine professionale prevista da una norma approvata in Parlamento e al momento “sospesa”. Separazione che, inserita come possibilità grazie a un emendamento alla legge sull’editoria da Karl Zeller e dai parlamentari Svp (e subito criticata in modo durissimo da Fabrizio Franchi, presidente dell’Ordine regionale), è cara al mondo politico e mediatico sudtirolese (quest’ultimo dominato da Athesia). Se approvata, dicono i contrari, porterebbe a una schiacciante maggioranza dei tedeschi sugli italiani in Alto Adige e al rischio di un rafforzamento del “monopolio” di Ebner anche negli organismi di categoria, fra cui il consiglio di disciplina. 

Tutti ragionamenti che partono dalle dimissioni dalla carica di segretario del Sindacato giornalisti di Wallisch, nominato di recente responsabile dell’Ansa in Trentino Alto Adige. Possibile tuttavia che l'incarico di Cerone, che prosegue il mandato iniziato da Wallisch, sia "temporaneo", ovvero un mandato-ponte finalizzato a trovare "un nuovo gruppo dirigente", come anche l'interessato farebbe capire. Wallisch era stato eletto nel giugno 2017 (per quattro anni). “Il direttivo del Sindacato – si legge nella nota – ha eletto all’unanimità Rocco Cerone che finora ha ricoperto il ruolo di vicesegretario e che già da tempo segue molte delle vertenze in regione”. “Interpreterò il mio mandato nel segno della continuità, traghettando il sindacato, in questa fase delicata, verso un nuovo gruppo dirigente – sono state le parole a caldo del nuovo segretario –. Dedicherò il massimo impegno ai colleghi in difficoltà per via delle numerose vertenze che stanno interessando anche il Trentino Alto Adige e, come sta avvenendo a livello nazionale, con il coordinamento degli enti, lavorerò per armonizzare l’attività degli istituti della categoria anche a livello territoriale”. Vicesegretario è stato eletto, sempre all’unanimità, Peter Malfertheiner, giornalista della Rai di lingua tedesca.

A rimarcare il ragionamento che coinvolge l’Ordine sono stati oltre ad Angelucci, presidente di Assostampa Bolzano (associazione culturale legata alla categoria), Fulvio Gardumi e Cinzia Toller, presidente di Assostampa Trento. Immediato il rimando alla presidenza dell’Ordine, con sede a Trento. Il presidente in carica, Fabrizio Franchi, responsabile delle pagine culturali del quotidiano l’Adige, è al quinto mandato e il suo incarico scade a giugno, quando sono previste le prossime elezioni. Ed il toto-nomi è già iniziato. Si fa strada, come nome per un eventuale successore, quello di Mauro Keller. Giornalista dell’emittente bolzanina Video 33 (da giovedì diventerà direttore), aveva ricevuto alle scorse elezioni 77 voti, arrivando terzo dopo Ulrike Huber, cronista del Dolomiten (105 preferenze) e lo stesso Franchi (89 voti).