Società | Il caso

Il cacciatore di streghe

Il senatore leghista, fondatore del Family Day, Simone Pillon invitato dal Rainerum: scoppia la polemica. Mazzardis: “Deriva integralista che non fa bene alla scuola”.
Pillon, Simone
Foto: upi

Il Rainerum si prepara a dare spettacolo. Ma lo show risulta già indigesto a molti. Venerdì 27 aprile sarà infatti ospite della scuola paritaria dei Salesiani Rainerum il senatore leghista, avvocato, Simone Pillon, politico-metteur en scène, fra i fondatori del Family Day, che agli studenti parlerà - come unico relatore - di “amore e famiglia”, un intervento che va a inserirsi nel ciclo di incontri “Per educare un bambino ci vuole un villaggio: famiglia, scuola, società di fronte alle nuove sfide educative”, organizzati dall'Istituto.

 

Chi è Simone Pillon

 

Il neosenatore, paladino dei cattolici integralisti, si è già fatto notare per alcune esternazioni sui diritti della comunità LGBT, in particolare sulle unioni civili: “Sono diventate l’anticamera delle adozioni gay, che a loro volta vanno a legittimare l’utero in affitto. Sia chiaro: in privato le persone possono agire come credono, ma il matrimonio è tra uomo e donna e in questo non c’è alcuna volontà discriminatoria”. Tanto per gradire nel mirino c’è anche l’aborto considerato un reato dallo storico animatore del Family day: “La legge 194 è diventata una sorta di passe-partout per sostenere il diritto all'aborto, ma in realtà la legge non prevede un tale 'diritto': l'aborto resta infatti un reato ad esclusione dei giustificativi previsti appunto dalla normativa”. Avanguardia pura.

Lo zenit si è tuttavia raggiunto con un’altra battaglia, quella contro la stregoneria a scuola. Pomo della discordia un incontro degli alunni della scuola primaria di Mocasina, una frazione del comune di Calvagese della Riviera, in provincia di Brescia con la scrittrice Ramona Parenza. Gli studenti, a detta di una rivista di area cattolica, sarebbero stati sottoposti a “lezioni di stregoneria”: costretti a “bere pozioni magiche”, a “dipingersi dei simboli sulle braccia” mentre venivano “invocati gli spiriti e regalati amuleti”. Ma le cose non sono andate proprio così.

Di qui l’affabulazione livida del nostro: “Nelle scuole della mia Brescia, dopo il Gender, sono arrivati a imporre la stregoneria, ovviamente all’insaputa dei genitori. Vogliamo insegnare ai nostri bambini l’italiano, la matematica, l’arte, la musica e lasciar perdere queste porcherie? Appena insediato farò una interrogazione parlamentare su questa vergognosa vicenda, perché è la Costituzione a garantire il diritto dei genitori, e solo dei genitori, a educare i propri figli. #ripresavaloriale”.

 

Equilibrio precario

 

Attraverso un excursus esemplificativo, Nadia Mazzardis, ex presidente dell’Associazione genitori (carica oggi ricoperta da Serena Cavada) - e attuale presidente dell'assemblea provinciale del Pd -, spiega a salto.bz le ragioni per cui la presenza di un relatore come Pillon non sia stata esattamente una grande idea: “La forza dell’Istituto Rainerum ai tempi in cui io iscrissi i miei figli, parliamo dei primi anni del 2000, è stata quella di andare oltre al livello confessionale. C’erano valori chiari come la condivisione, la solidarietà e il sostegno alle famiglie. Paradossalmente ho sempre raccontato che da laica, mi sono dovuta rivolgere ai ‘preti’ per avere un sostegno scolastico in quanto madre molto lavoratrice. Lo spazio compiti, l’associazione Juvenes, il campo da basket e da calcio, il musical, l’associazione genitori che organizzava corsi di formazione sulle dipendenze giovanili, sull’uso dei social media da parte dei ragazzi ma anche dei genitori, sul valore dell’educazione contro il declino, erano i temi di cui ci occupavamo noi genitori”.

Mazzardis snocciola l'elenco di relatori invitati dall’Associazione genitori durante la sua presidenza, si va dal professor Luca Toschi, direttore del Center for Generative Communication e Professore Ordinario di Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali all'Università di Firenze, venuto a parlare a ragazzi e genitori, “in tempi non sospetti” di realtà aumentata e di neuromarketing; al Generale Michele Sirimarco per disquisiere sulle dipendenze, a partire dall’alcool e stupefacenti, fino ad arrivare alle ludopatie; al professor Raffaele Iosa, autore di testi “sacri” in termini pedagogico didattici come “Generazione Don Milani” o “L’educazione contro il declino” per parlare ai giovani della solidarietà con il vicino di banco e agli adulti e ai docenti parlare di scuola delle menti e non delle discipline; al professori universitari Gianluca Torrini e Gianluca Simonetta, insieme al professor Matteo Adamoli, per affrontare il tema dei social media e delle nuove relazioni virtuali.

Questo tipo di deriva integralista non mi appartiene e non credo che contribuisca a far crescere positivamente l’immagine di Istituto accogliente, che il Rainerum ha sempre avuto

“Dopo tutto questo lavoro - sottolinea Mazzardis - vedere che l’Associazione si sia appiattita politicamente invitando un senatore della Lega, delude molto, considerando che io stessa rassegnai le mie dimissioni da Presidente, quando decisi di impegnarmi in politica, proprio per non mescolare i ruoli. È probabile che dietro a questo invito ci sia anche il sostegno dei vertici della Scuola, che ruotano e forse in questo momento prevale in loro appunto, la logica confessionale della Scuola”. E infine: “Non bisognerebbe però scordare che anche il Rainerum vive di contributi pubblici e l’Associazione Genitori dovrebbe mantenere una posizione molto equilibrata in tal senso. Questo tipo di deriva integralista non mi appartiene e non credo che contribuisca a far crescere positivamente l’immagine di Istituto accogliente, che il Rainerum ha sempre avuto”.

 

 

 

 

 

 

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Nicole Dominiq… Sab, 04/28/2018 - 12:24

Sono più che d'accordo con Nadia Mazzardis. Non solo Pillon ha parlato davanti all'Associazione Genitori, venerdì scorso tutto il liceo le ultime due ore ha dovuto assistere ad un incontro con Pillon. Secondo me un fatto gravissimo! Ho inviato una mail di protesta al preside, all'associazione genitori, alla presidente dell'associazione e al consiglio d'istituto! Alla fine ho deciso di non giustificare mio figlio per dargli la possibilità di partecipare alla discussione e far vedere che gli studenti contestano questo personaggio e il fatto di averlo invitato!

Sab, 04/28/2018 - 12:24 Collegamento permanente