Politica | Elezioni Europee 2014

Hanno un sapore ‘civatiano’ i volti europei del PD

Nella lista per il Nordest al candidato locale Paolo Pradi il partito affianca altre figure singolari come quella dell’italo americana, ma svizzera di nascita, Elly Schlein.

Il candidato di punta del Pd altoatesino per le europee Paolo Pradi, bolzanino di nascita e trentino d’adozione, ha chiuso stamani la sua campagna elettorale a Bolzano, con una conferenza stampa congiunta insieme alla segretaria altoatesina del partito Liliana di Fede

La candidatura di Pradi, civatiano figlio di un magistrato della musicista Lorenza Mascagni, rinsalda i rapporti non sempre idilliaci tra le due anime regionali del partito oggi guidato a livello nazionale da Matteo Renzi.
Ma nello stesso tempo la decisione di puntare sul professore di diritto civile classe 1969 è anche la sensibile risposta del partito alla forza manifestata a livello altoatesino dalla componente ‘civatiana’ del partito.  
Il focus del lavoro scientifico di Pradi è incentrato su un tema di stretta attualità, il rapporto tra proprietà privata e poteri pubblici, e tale attenzione lo ha portato anche a svolgere un ruolo di primo piano nel dibattito politico, a livello nazionale, sul tema dell’’acqua bene comune’ promuovendone il relativo referendum

Il partito guidato da Matteo Renzi presenta però nella sua lista europea per il Nordest altri personaggi dal curriculum e dalla visione politica tutt’altro che scontata. Significativa da questo punto di vista è la figura di Elly Schlein

La Schlein, classe 1985, italo-americana, laureata in Giurisprudenza all’università di Bologna, appassionata di video-making e cinema, è balzata alle cronache nel 2013 per essere una delle maggiori animatrici di OccupyPd, il ‘movimento di protesta spontanea’ sorto dopo la candidatura Marini alla presidenza della Repubblica poi naufragata insieme a quella di Romano Prodi. 
La campagna elettorale della Schlein è stata denominata #slowfoot perché si è svolta attraverso una mobilitazione collettiva realizzata a piedi, in mezzo alla gente. L’obiettivo dichiarato? “Immaginare insieme un futuro sostenibile, ascoltando e riflettendo sulle esigenze delle persone, del territorio e di chi verrà dopo di noi”
Nel dna della Schlein si manifestano gli opposti, vecchio e nuovo mondo, il partito di governo e la sua opposizione interna, l’Europa dell’Est e quella dell’Ovest, le due grandi religioni ebraica e cattolica, l’ancoraggio alla storia del continente e lo sguardo coraggioso e un po’ incosciente verso il futuro. 

Quanti voti riuscirà a raccogliere il Pd sulla scia di queste candidature visionarie e tutt’altro che scontate?
Tra pochi giorni arriverà in maniera lapidaria la risposta. 

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Stefania Squassoni Ven, 05/23/2014 - 18:57

Penso che un buon piatto richieda un giusto equilibrio fra i suoi ingredienti, un equilibrio in grado di garantire un'armonia di sapori, appunto. Il problema si pone, invece, quando gli ingredienti dai presunti sapori buoni sono di fatto latenti e nella degustazione del piatto emerge un solo sapore prevalente, dal gusto assolutamente molto amaro e perfino stomachevole...

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