Ambiente | ENERGIA/1

"Teleriscaldati" 83 condomìni

Le utenze allacciate al teleriscaldamento di Bolzano nel 2020 sono 291 tra cui 83 condomini, 93 edifici di enti pubblici. Interrogazione dei Verdi: "Troppo pochi?"
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Foto: Alperia

Sono 291 attualmente gli allacciamenti alla megacentrale di teleriscaldamento, e di questi i condomìni sono 83. Troppo pochi? Secondo il consigliere dei Verdi Riccardo Dello Sbarba, che sull’argomento ha presentato una interrogazione assieme ai colleghi Foppa e Staffler, sono largamente al di sotto rispetto alle previsioni. L’assessore all’energia Giuliano Vettorato dice che “il numero non è male, è in linea con le previsioni”. Günther Andergassen, responsabile del teleriscaldamento a Bolzano per conto di Alperia, si dice invece ampiamente soddisfatto.

Secondo le linee guida sviluppate dai tecnici, "l’allacciamento al teleriscaldamento a Bolzano di migliaia di condomini e abitazioni, aziende e grandi utenze come scuole e l’ospedale, avrebbe consentito di spegnere migliaia di caldaie” e dunque avrebbe dato un significativo contributo alla riduzione del consumo di combustibili fossili e all’emissione di CO2 nel capolugo. “Ci risulta però che per adesso non siano molti i condomini e le abitazioni che hanno accettato di collegarsi alla rete di teleriscaldamento, che per ora serve soprattutto grandi utenze”, dice Dello Sbarba, che pertanto ha chiesto alla Giunta di avere le cifre anche in relazione alle previsioni che erano state fatte.

“L’entrata in servizio nel 2016 del nuovo serbatoio di accumulo e della nuova stazione di pompaggio – replica Vettorato -  hanno permesso di utilizzare al meglio il calore recuperato dal termovalorizzatore di Bolzano e questo ha permesso di dare inizio ai lavori di ampliamento con i lavori di posa delle dorsali per raggiungere nuove zone della città e di densificazione delle zone già servite. La città mostra interesse per il teleriscaldamento e questo è dimostrato dalle 150 richieste di informazioni che giungono in media ogni anno e che si trasformano poi mediamente in più di 40 nuovi contratti firmati”. La rete di teleriscaldamento copre ormai buona parte del centro abitato e nuovi ampliamenti sono allo studio in zona industriale, in Via Macello e in zona Aslago e Oltrisarco. Un rallentamento non irrilevante è stato determinato dalla pandemia perché “da più di 1 anno è difficile da parte dei condomini svolgere le assemblee per deliberare definitivamente l’allaccio al teleriscaldamento”.

Le utenze allacciate al teleriscaldamento di Bolzano nel 2020 sono 291 tra cui 83 condomini, 93 edifici di enti pubblici

Ad ogni modo, informa Vettorato, le utenze allacciate al teleriscaldamento di Bolzano nel 2020 sono 291 tra cui 83 condomini, 93 edifici di enti pubblici, tra cui scuole, Palasport, Palaonda, Fiera, edifici comunali e 2 edifici della Provincia di Bolzano, o società comunque legate alla pubblica amministrazione (Ipes, Sasa ecc), mentre il resto deriva da utenze non residenziali. Negli ultimi 4 anni le utenze sono aumentate di un centinaio di unità dal momento che nel 2017 erano 199.

Quanto calore viene prodotto

Secondo gli studi originari, nel 2020 si sarebbe dovuto raggiungere un potenziale di 118 MW, mentre sono stati realizzati allacciamenti per una potenza complessiva totale di 116,9 MW. “Gli obiettivi si possono pertanto considerare raggiunti, nonostante, per quanto solo la nuova clinica dell’Ospedale di Bolzano sia stata allacciata alla rete”, spiega l'assessore. I lavori di collegamento dell’intero ospedale stanno procedendo in base ai tempi concordati con l’Azienda sanitaria, anche se in ritardo rispetto a quanto previsto inizialmente. “Sulla base di questi dati – conclude Vettorato  - non risulta condivisibile l’affermazione che vi sia scarso interesse da parte di condomini e abitazioni per l’allacciamento al teleriscaldamento anche se è comune la volontà di incrementare il numero degli allacciamenti anche nel settore residenziale, anche con eventuali misure ad hoc nel caso in cui il tasso di installazione risultasse insoddisfacente”.

In un secondo articolo illustreremo in dettaglio i costi di allacciamento ma in molti casi è quello il problema di fondo, dal momento che l'installazione viene ammortizzata in circa 8 anni. Quindi il risparmio per le famiglie,, nell’ordine del 10 per cento all’anno, “matura” un po’ troppo in là nel tempo. “Sono d’altronde ben note le difficoltà legate a qualunque decisione da prendere a livello condominiale e sicuramente il teleriscaldamento dovrà dimostrare con i fatti i vantaggi che porta per attrare un numero sempre maggiore di utenti. Un punto da tenere in considerazione è che i bonus statali, a differenza dei contributi provinciali, continuano ad incentivare la sostituzione delle caldaie fossili e questo può creare difficoltà ad allacciare queste utenze”., afferma Vettorato.

“I vincoli legati alla posa delle infrastrutture – chiarisce Andergassen - così come la possibilità di trovare spazi per nuovi impianti di produzione ha portato necessariamente ad uno scostamento rispetto a quanto previsto nello studio iniziale, nonostante ciò i risultati fin qui ottenuti in termini di potenza allacciata alla rete in MW sono già superiori a quanto previsti per il 2025 e, considerato lo sviluppo previsto nel Piano Industriale si prevede di superare del 50% tale dato a fine 2024”. Ma l’aria che respiriamo, com’è? „In base alle previsioni di allaccio e dal futuro mix energetico prevediamo di raddoppiare le tonnellate di CO2 risparmiata passando dalle attuali ca 16.000 tonnellate all’anno a circa 30.000 nel 2024”, dice Andergassen. Quando il tecnico parla di mix energetico si riferisce ad un tema affrontato peraltro in una seconda interrogazione dei Verdi. Il calore prodotto dall’inceneritore, infatti, non basta, e quindi il mix viene creato bruciando metano. Il „quanto“ lo spiega lo stesso Vettorato nella sua risposta.

Quanto gas viene bruciato

“La situazione attuale del teleriscaldamento di Bolzano - spiega l'assessore -  è caratterizzata da un uso intensivo del calore prodotto dal termovalorizzatore di Bolzano, che riesce a coprire oltre il 90% del fabbisogno nell’arco annuale. Questo valore è molto elevato, perché significa che il calore disponibile non viene utilizzato solo durante la stagione invernale, in cui il fabbisogno è maggiore, ma anche negli altri periodi dell’anno, grazie alla costruzione dell’accumulatore”. Grazie al calore di scarto del termovalorizzatore, in questi ultimi anni il gas, in sintesi, deve essere utilizzato al minimo e viene utilizzato per coprire il fabbisogno della rete durante i periodi in cui il termovalorizzatore non fornisce calore.

Nella centrale del teleriscaldamento sono stati consumati ca. 962.000 m³ di gas metano nel 2018, 944.000 m³ nel 2019 e 1.211.000 m³ nel 2020, che hanno portato ad una produzione di energia elettrica  di 1.191,50 MWh nel 2020. Il gas è stato utilizzato principalmente quando il termovalorizzatore era fermo per fermate di manutenzione programmata e quando il termovalorizzatore ha dovuto ridurre la potenza fornibile per motivi di produzione e quantità di rifiuti. “La precentuale di gas impiegato è quindi scesa significativamente negli anni, arrivando a toccare un valore inferiore al 5% nel 2018” .