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Pronto soccorso, novità sul ticket

Il costo per gli accessi “inappropriati” sarà di 50 euro, o di 35 euro per chi ha l’esenzione. Ridimensionati i rimborsi per l’assistenza indiretta.
L'assessora Martha Stocker e la direttrice della Ripartizione sanità Laura Schrot
Foto: USP/bf

In caso di accesso “inappropriato” (codice bianco/blu o verde) al Pronto Soccorso si dovranno sborsare 35 euro, a deciderlo il comitato di piano della sanità presieduto dall’assessora provinciale alla salute Martha Stocker. Per ridurre gli accessi impropri al Pronto Soccorso, nello specifico verrà eliminato il ticket di 100 euro, mantenuto quello per la prestazione di base di 15 euro e sarà introdotto il pagamento per tutti gli accessi impropri di un ticket di 35 euro per tutti, invece di 50 euro solo per quelli non esentati. Chi è in possesso di un’esenzione, quindi, non dovrà versare nulla per la prestazione di base o – in caso di accesso inappropriato – il ticket di 35 euro, mentre i pazienti privi di esenzione saranno tenuti a versare i 15 euro di base più i 35 euro in caso di accesso inappropriato. Il comitato ha inoltre deciso di legare la valutazione sull’appropriatezza dell’accesso al pronto soccorso a “criteri obiettivi e in particolare al certificato emesso al momento della dimissione del paziente”. Questo nuovo regolamento, fa sapere il comitato, deve essere combinato con l’introduzione del nuovo sistema di prenotazione previsto nel masterplan IT dell’Azienda sanitaria.

Altra rilevante decisione è stata presa in merito al taglio dei rimborsi per quanto riguarda l’assistenza indiretta presso cliniche private: per avere il diritto al contributo viene dimezzata la soglia di reddito. “Questi rimborsi non sono presenti in nessun’altra regione ed è necessaria una chiara distinzione tra servizio privato e servizio pubblico”, afferma Stocker che aggiunge: “È altresì necessario dare un segnale chiaro che, in primo luogo, c’è una sanità pubblica a garantire l’assistenza sanitaria ai cittadini e solamente laddove questa non è in grado di offrire un servizio di elevato livello alla popolazione è opportuno che vengano eventualmente stipulate nuove convenzioni con le strutture private, quindi con prestazioni gratuite per gli utenti”. Il comitato di piano ha quindi deciso all’unanimità, sulla base delle nuove assunzioni che verranno fatte nei prossimi mesi dall’Azienda sanitaria e delle eventuali carenze riscontrate nella struttura pubblica, di dare il proprio assenso alla stipula di nuove convenzioni previa verifica dei requisiti di accreditamento.

Critico il sindacato dei medici Anaao secondo cui in questo modo si va a creare sempre più una medicina di serie A e una di serie B, per chi non può permettersi l’accesso a strutture private. In quanto al pronto soccorso, dicono, il ricarico del ticket è iniquo se contemporaneamente non vengono rafforzati la medicina di base e i presidi sul territorio. Infine la richiesta che arriva da Cittadinanzattiva Alto Adige – tribunale per i Diritti del malato come Associazione di rappresentanza dei pazienti è quella di monitorare gli accessi al Pronto soccorso identificando l’ente inviante “come avviene per esempio in Trentino e Veneto, ci sono infatti una serie di casi nei quali l’accesso era effettivamente inappropriato ma l’invio era stato eseguito o dal medico di Medicina generale o dalla Guardia medica. In questi casi chiediamo che i 35 euro non vengano addebitati al cittadino”.