Ambiente | DOLOMITI - UNESCO

CORTINA 2021 E OLIMPIADI

Cortina 2021 = Torino 2006 = Bormio 2005 LA STORIA SI RIPETE
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.

Dunque la storia si ripete e dopo le Olimpiadi invernali di Torino e i campionati di sci di Bormio (dove rimangono gli scheletri degli impianti dismessi ) arriviamo a quelli di Cortina i meno seguiti a livello mondiale dato che il Covid non ha permesso a nessuno di vedere le gare dal vivo.

C'erano gli atleti, gli allenatori e tanti addetti alla sicurezza. Pare abbiano riempito gli alberghi normalmente un po' cari visto che la singola si pagava 200 e passa euri.

Ma Radio Cortina la radio del pensiero unico e ottimista dice che all'appuntamento hanno partecipato 500 milioni di utenti web e televisivi! Sarà, ma se il costo degli investimenti è stato di mezzo miliardo di euro, per ognuno di loro abbiamo sborsato 1000 euro con l'approvazione dello stato che sappiamo butta i soldi dalla finestra per far contenti gli amici degli amici.

C'era pure l'APP che risolveva la questione “ Tut Sarà ” e se non ci collegavamo a mamma RAI Sport 58/7 bastava installare per l'appunto l'APP per seguire la libera, lo speciale e il gigante.

APP di qua e APP di là; io che sono giurassico delle APP posso farne a meno, ma sulle APP i giovani informatici ci campano male che i lavori tradizionali non esistono più anche se falegnami, imbianchini, idraulici e carpentieri e muratori, panettieri, elettricisti ed infermieri si trovano con difficoltà. Li chiami e oggi no, domani forse, dopodomani di sicuro e passa un mese che ancora li aspetti. A quanto pare sono tutti coinvolti nel restyling di Cortina e dintorni.

Siccome il Dio denaro è più potente della Morte con la Falce al Virus, gli amministratori lungimiranti (nel senso che guardano al prossimo mandato) si guardano bene da incanalare le spese nei settori che il Covid ha fatto a pezzi e parlano, parlano, parlano di ristori che se uno non chiude subitamente la radio e la televisione gli piglia la gastrite da mala ristorazione. Già abbiamo bisogno dello psicologo che lavora on-line da casa e guarda l'oculo morto del paziente, figuriamoci se i problemi sono di natura gastro-interiore che per la visita devi aspettare l' aldilà visto che all'ospedale tutti i reparti sono closed.

E intanto le cliniche private fanno affari d'oro con l'approvazione delle farmacie.

Potevi attendere il tuo turno all'ospedale che tutto è gratuito.......attendere quanto? Boh?

I famosi governatori ristoratori della P.O.A. che sono incatenati con la gente che conta ossia gli imprenditori-cementificatori a getto continuo, i sindaci e assessori illuminati dello stesso unito colore, vedono di favorire i pochi amici ricchi che guarda caso sono quelli che hanno ridotto il pianeta ai minimi termini promuovendo il consumismo irrazionale a cui la montagna come anche il mare non interessa un cazzo.

Infatti a Cortina dove paghi tanto ti danno il top, 60 tra stelle e costellazioni, grandi firme dai vestiti autostradali, profumi alla cannabis, lo struscio in centro che pare di stare in via Monte Napoleone con Armani, Vuitton, Versace e Gabbana senza il Dolce.

Dunque l'obiettivo è quello che se la città non va alla montagna noi ce la portiamo confondendo l'una con l'altra per cui per vivere in pace devi rimanere nelle città deserte del Covid.

Ma gli esperti del pensiero unico dicono che l’indotto sarà altissimo: secondo una ricerca U.F.O. la ricaduta economica della realizzazione di un solo impianto sarà di 6,7 superiore all'investimento.

Un impianto? Ma se la stagione invernale dura tre mesi e quella estiva due come lo spieghiamo? Con il turismo dell' ammassamento?

E con la distanza di sicurezza come la mettiamo? E' già finita la pandemia con le zone colorate e i DPCM a getto continuo?

Tornando ai Mondiali di Cortina cui seguiranno le sospirate Olimpiadi con altro spreco di risorse mie e dei lettori, gli amministratori forse non sanno che vi è un collegamento stretto tra distruzione ambientale e numero di decessi causati dalla pandemia. Brescia e Bergamo che per fortuna sono molto lontane da Cortina sono le città più inquinate e sono quelle che hanno pagato con maggior numero di decessi Covid.

Non solo, nel 2018 ci sono stati 66.000 morti in Italia per polveri sottili, biossido di azoto e ozono. Morti prima e morti dopo. Per rimanere in tema di gestione ambientale ancora oggi nel 2021 in televisione ti passano il servizio sulla fabbrica bresciana abbandonata da anni dove i serbatoi rilasciano dell'ottimo Franciacorta nelle falde acquifere che visto il grado alcolico, non deve far molto bene.

E tutti aspettano l'intervento del sindaco e della magistratura forse come a Cortina che gli appalti si sa...

E allora che facciamo nella famosa perla per favorire il cambiamento green?

Abbattiamo un po' di alberi per allargare le piste da sci che lì sono davvero poche?

Ci piazziamo l' illuminazione artificiale perché il trend è la discesa in notturna che di giorno c'è la nebbia e alla sera no?

Costruiamo nuovi parcheggi in basso in modo che le auto non vadano fin lassù sul Falzarego e passiamo il tutto per una scelta ecologica?

In futuro sarà bello mettersi in coda lungo le strade del Boite per raggiungere il paese del turismo demenziale?

Facciamo un bell'impianto aereo che collega la Tofana di Rozes con le 5 Dita Mozze?

Poi tentiamo il colpo anche dall'altra parte del passo sul Col di Lana per un unico carosello sciistico Est – Ovest che si prolunga fino a Ortisei?

Questa sarebbe la cultura ambientale del 2021?

Questo il programma del governo Conte, Draghi e Dracula e di tutti i predecessori?

Dolomiti Bene Unesco? Ma di che si parla? Possibile che quelli dell'Unesco non vedano, non sentano e sopratutto non parlino agli italiani che ( parola del segretario generale del CONI ) hanno dimostrato di essere i numeri 1 nell’organizzazione di un evento in piena pandemia. Dal punto di vista sportivo 10 e lode ma non c’è da sedersi sugli allori. Il pragmatismo del Veneto e degli italiani ci aiuterà.

Solo noi dementi pragmatici italiani con la sanità a pezzi investiamo tanti soldi in un evento che dura 15 giorni oggi e altrettanti nelle Olimpiadi future prossime.

E dunque nell'ottica Unesco che facciamo per avere la coscienza pulita ? Conserviamo un pezzetto di Dolomiti di qua e di là dell'Adige pensando che la ruina non si avveri?

Ma dei cambiamenti climatici in Veneto hanno mai sentito parlare?

Del riscaldamento globale? Il meteo quest'anno ha regalato tanta neve ….agli impianti chiusi.

Nevicherà in futuro? E le riserve acquifere saranno sempre disponibili? L'unico ghiacciaio delle Dolomiti quello della Marmolada sta scomparendo.

E delle liste rosse delle specie animali e vegetali qualcuno ha mai sentito parlare?

Ma cosa si saranno detti Draghi e le Associazioni Ambientaliste?

La pizza bene Unesco? Il carciofo alla giudea lo stesso?

Ma qualcuno di questi gestori del bene pubblico sa dell'esistenza del rapporto sui limiti dello sviluppo promosso dal Club di Roma nel marzo 1972?

50 anni di parole, di promesse, di prese di posizione, di denunce, di vesti strappate, di consapevolezza, di leggi fatte e omesse, di salvaguardia del territorio, di Convenzione delle Alpi, di Bene Unesco, di turismo ecosolidale, di turismo diffuso, di approccio soft alla montagna, di passi dolomitici aperti e chiusi, di sostenibilità, di trasparenza e ricadute economiche, di future generazioni in fuga, di Carte Europee del paesaggio rovinato, di Rete Natura 2000, di Costituzione italiana che si occupa del Belpaese Galbani , di legge Galasso (1985) a cui ovviamente a nessuno interessa un c.....

E allora costruiamo di qua e di là, diamo i finanziamenti a chi già ce li ha mentre nell' Alto Cadore non c'è neanche una falegnameria che possa ricavare del tavolato dalle migliaia di alberi abbattuti da VAIA nell'ottobre 2018. Chi passa per Primolano può vedere migliaia di tronchi in partenza per la Cina.VAIA cos'è? Il negozio tra Pineta e S.Giacomo?

Niente tavolato meno ricavi che il prezzo del legname è al minimo storico.

E i dementi di Cortina contribuiscono a farlo diminuire ancora visto che hanno pensato bene di tagliarne altri 6000.

Gli stessi dementi affermano che come compensazione per l'anidride carbonica prodotta in loco, si impianteranno alberi in quel di Asiago che alla Marcesina di Rigoni Stern non ne è rimasto neanche uno. Che idea fantastica! L'altra non la partorirebbe neanche Cetto Laqualunque: potenziare le valli da pesca in laguna veneta !!!!!!

Peccato che Gaber sia trapassato...avrebbe le parole giuste e delicate per questi uomini del teatrino politico che parlano, parlano e non contano e raccontano nulla o meglio si conservano la poltrona con tre giri di catene facendo l'occhiolino ai soliti noti.

24 Febbraio 2021