Società | Nel capoluogo

Un freno alla movida?

Venerdì il vertice con il prefetto per definire un'azione coordinata nei controlli notturni. "Non farò un'ordinanza punitiva", garantisce Caramaschi.
Movida
Foto: upi

“Chi chiude a mezzanotte, chiuderà a mezzanotte, chi chiude all’una, chiuderà all’una. Noi vogliamo solo porre fine agli eccessi”. Nell’introdurre l’argomento “movida” in vista del vertice col prefetto e i rappresentanti dei corpi di polizia, Il sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi durante la conferenza stampa del lunedì ha cercato in tutti i modi di far capire che non vuole passare per il bacchettone che manda i giovani a letto presto togliendo loro la possibilità di divertirsi. “Non sarà un’ordinanza punitiva”, ha continuato a ripetere. E quindi? Caramaschi non ha voluto fornire dettagli ma il provvedimento, di fatto, metterà nero su bianco il divieto per i clienti di sostare al di fuori dei locali e consumare bevande dopo l’orario di chiusura in tutto il centro storico. Alle prescrizioni si accompagnerà un'azione coordinata delle forze dell'ordine per fare sì che vengano rispettate le indicazioni dell'ordinanza. “Va conciliato il diritto di divertirsi con quello di riposare dei cittadini”, ha precisato il primo cittadino. “Ci hanno raccontato di giovani che hanno portato in piazza casse acustiche per riprodurre musica alle tre del mattino. Gli operatori della Seab quando passano al mattino presto trovano dei luoghi ridotti in modo indecente, e i costi per ripulire vengono addebitati dalla Seab e poi si ripercuotono sulle tariffe pagate da tutti i cittadini. Tutto questo dobbiamo evitarlo”. Le misure, concordate con le categorie, saranno discusse in un vertice con il prefetto che si terrà venerdì mattina.