Cronaca | Il progetto

Nuovi fondi per l’integrazione

Bolzano punta alle risorse del ministero del lavoro. Fino a 500.000 euro. Andriollo: “Con i migranti percorsi professionali, lingua, educazione civica”. Lo Sprar è fermo.
accoglienza, integrazione
Foto: Pixabay

Nuove opportunità per l’integrazione dei richiedenti asilo e dei migranti a Bolzano. Il Comune lavora a un progetto sui percorsi formativi per accedere ai fondi messi a disposizione del ministero del lavoro e del welfare. Per la città la cifra potrebbe aggirarsi dai 300.000 fino ai 500.000 euro. Lo chiarisce Juri Andriollo, assessore alle politiche sociali della giunta Caramaschi, reduce ieri dal tavolo del ministero retto da Luigi Di Maio dedicato alla presenza degli stranieri nelle città metropolitane. Nessuna novità dalla capitale invece per lo Sprar minori, al momento bloccato a causa dell’assenza di uno spazio residenziale.

 

Domanda entro luglio

 

In tema di integrazione, l’assessore vorrebbe partire quanto prima coinvolgendo “il numero più ampio possibile” di ospiti dell’accoglienza locale. Entro luglio sono previste le manifestazioni di interesse da rivolgere al ministero, come è stato precisato nell’incontro al quale hanno partecipato una ventina di amministrazioni locali, comprese Milano, Roma, Torino e Trento.

L’idea è sfruttare i fondi ministeriali per progetti di promozione dell’integrazione, rivolti a coloro che hanno titolo per risiedere sul territorio. Su avviamento professionale, lingua, educazione civica e storica e conoscenza del territorio (Juri Andriollo)

 

 

Il percorso immaginato dal Comune comporta l’acquisizione per gli stranieri di competenze utili all’inserimento sia nel tessuto economico che in quello sociale altoatesino. “L’idea - spiega Andriollo - è sfruttare i fondi ministeriali per progetti di promozione dell’integrazione, rivolti a coloro che hanno titolo per risiedere sul territorio”. Per i richiedenti asilo sarebbe esclusi dunque coloro che hanno ricevuto il diniego alla richiesta di protezione. “Le materie - aggiunge - saranno l’avviamento professionale, l’acquisizione linguistica, l’educazione civica e storica e una conoscenza di base del nostro territorio”. Riguardo ai beneficiari, ci sarà un occhio di riguardo per il genere femminile e per i giovani, coloro che sono da poco diventati maggiorenni. E nella predisposizione del progetto l’amministrazione intende coinvolgere l’Assb e gli operatori e le associazioni del settore.

Ci sarà un occhio di riguardo per il genere femminile e per i giovani da poco diventati maggiorenni

 

Sprar minori, nessuna novità

 

La giunta spera probabilmente di ottenere un maggiore successo per questa iniziativa rispetto a quella sull’accoglienza di una ventina di minori nella rete statale Sprar, ferma dopo il diniego del proprietario a concedere lo stabile di via Roma, ex sede Assb. Il progetto, per la quale l’esecutivo rinvia puntualmente la rinuncia dal proprio ordine del giorno settimanale, non è nato sotto una buona stella e in città c’è chi si chiede se fin dall’inizio sia mancata la volontà politica per attuarlo davvero.