Società | etica

Parlare di suicidio assistito

Esperti a confronto nel convegno organizzato dal Comitato etico provinciale. Proprio ieri Marco Cappato ha accompagnato un altro malato terminale in Svizzera.
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Foto: Asp

E' morto ieri in una clinica svizzera con suicidio assistito Romano, 82 anni, affetto da Parkinsonismo atipico, di origini toscane e residente a Peschiera Borromeo. L’uomo è stato accompagnato nel Paese elvetico da Marco Cappato. A dare la notizia la figlia, Francesca, in un video in cui ha spiegato che "avrebbe voluto morire in casa circondato dai suoi cari". Cappato, che si autodenuncerà, ancora una volta ha aggiunto: "È indegno per un Paese civile continuare a tollerare l’esilio della morte in clandestinità". Romano, 82 anni, era costretto a letto dalla malattia, tra forti dolori muscolari, in una condizione irreversibile che gli impediva di leggere, scrivere e fare qualsiasi cosa in autonomia.

Il ricorso al suicidio medicalmente assistito solleva questioni molto delicate non solo per le persone direttamente interessate, ma anche per i loro familiari e il personale sanitario. Ieri (venerdì 25 novembre), nel corso del convegno annuale organizzato dal Comitato etico provinciale, il presidente Herbert Heidegger e numerosi esperti provenienti da diversi Paesi europei, hanno affrontato temi come lo stato attuale del dibattito sul fine vita, le differenti opinioni in merito e le relative questioni etiche. "Se il diritto a una vita autodeterminata e dignitosa, da un lato, e il dovere di fornire assistenza medica, dall'altro, si oppongono l'uno all'altro, allora è necessario un orientamento all'azione per il quale finora è mancata la base giuridica" – ha ricordato Heidegger nella sua introduzione al tema. Per i relatori presenti, oltre a essere una questione di grande attualità, il suicidio medicalmente assistito è un tema che continuerà a occupare il dibattito sociale ancora per diverso tempo.

 

La situazione giuridica in Italia

La prima parte del convegno è stata dedicata ai principi legali del suicidio medicalmente assistito in Italia. Nel nostro Paese, un disegno di legge sul suicidio medicalmente assistito è stato approvato quest'anno dalla Camera ed è ora in discussione al Senato. Ai pazienti gravemente malati è già riconosciuto il diritto di rifiutare trattamenti di sostegno vitale. In discussione, invece, è il "suicidio medicalmente assistito", per il quale la persona sofferente può decidere lei stessa il momento in cui morire attraverso l'assunzione di farmaci. Ulteriori interventi degli esperti hanno riguardato la valutazione del suicidio assistito sotto il profilo dell'etica, gli insegnamenti tratti dalle esperienze in Svizzera e la complessa gestione della richiesta di porre fine alla propria vita sotto il profilo comunicativo.

Nel pomeriggio, l'argomento è stato esaminato e discusso sul podio da esperti ed esperte di vari ambiti disciplinari. In particolare: di medicina palliativa e di medicina intensiva, di residenze sanitarie assistenziali, di hospice, di religione e spiritualità, di filosofia. La parte del programma, con inizio alle ore 14:00, è stata trasmessa  previa registrazione in Livestream sul canale YouTube “Provincia Bolzano”.

Il Comitato etico provinciale è l'organo consultivo della Giunta provinciale per le questioni etiche in campo sanitario. I suoi 12 membri sono rappresentanti degli ambiti medico, giuridico, teologico, infermieristico, rappresentanti delle residenze per anziani e delle associazioni di pazienti, nonché esperte ed esperti di questioni etiche e di etica professionale, nello specifico di etica medica e sociale.