Politica | Bolzano

PUMS nelle sabbie mobili

Ostruzionismo a oltranza di Fratelli d’Italia per l’approvazione del Piano della mobilità. Caramaschi: “Ripicca personale”. Cologna (Team K): “Non c’è contrattazione”.
Pums Ciurnelli
Foto: Comune Bz

Quasi 5 ore di seduta, dalle 18 alle 23. Appena 15 documenti-voto vagliati sui 70 presentati. E ancora quattrocento emendamenti di Fratelli d’Italia (FdI) da votare. Sembra un incubo, quello iniziato ieri sera (26 aprile) nel Consiglio comunale di Bolzano che sta esaminando il PUMS, il Piano urbano della mobilità sostenibile, tornato in aula dopo il ritiro di gennaio. Oggi, domani e venerdì sono in programma altre tre sedute, con gli stessi orari e senza novità all’orizzonte: FdI è pronta a dare battaglia - e a ritirare gli emendamenti solo in cambio delle dimissioni dell’assessore Stefano Fattor, reo di aver “mentito” sulle scadenze da rispettare per l’approvazione del PUMS e l'ottenimento di finanziamenti.

Come si esce dall’impasse? “Con senso di responsabilità da parte di coloro che l’hanno creata” sostiene il sindaco Renzo Caramaschi. “Tecnicamente sarebbe possibile una sospensione, non un ritiro che comporterebbe il riavvio dell’iter in commissione”, aggiunge il primo cittadino, “spero di riuscire ad andare al voto, la speranza bisogna però costruirla in più parti ed essere ostaggio delle opposizioni in questo modo non è produttivo. Inutile dicano ‘lo approveremmo anche questa sera’, quindi vuol dire che il PUMS va bene. Ma è un fatto di ripicca personale, di antipatia nei confronti dell’assessore Fattor. Non credo che quest'atteggiamento possa trovare spazio in un’aula consiliare, al di là di simpatie o antipatie.”

Da parte sua, però, Gabriele Giovannetti (Civica per Bolzano) difende l'ostruzionismo del centrodestra: "L’ostruzionismo esiste in tutte le democrazie del mondo e a tutti i livelli, nazionali, regionali, provinciali e comunali. È uno strumento legittimo nelle mani delle opposizioni, ma che non ha mai impedito da nessuna parte l’approvazione delle proposte. Magari con tempi più lunghi ma alla fine l’ostruzionismo finisce" sottolinea l'esponente della lista Zanin.

 

 

"La s di sostenibilità sta sparendo"

 

Un'altra parte delle opposizioni è però dello stesso avviso del sindaco e tende la mano alla maggioranza - nonostante quest’ultima non si mostri aperta alle loro proposte. È il caso del “terzo incomodo”, il Team K. “Va bene l’ostruzionismo su alcune proposte” commenta il consigliere Matthias Cologna, “ma lo si fa se c’è una base di contrattazione politica, altrimenti lo strumento adeguato è la mozione di sfiducia”. Lo spazio per la trattativa, quindi, è occupato da una questione personale (la “testa” di Fattor) e ora si attende di capire come si sbloccherà la situazione: se per sfinimento o con un accordo. “Va però detto”, precisa Cologna, “che la s di sostenibilità sta sparendo. Se il tunnel del Guncina non è stato inserito nel PUMS solo perché, come sostiene Fattor, non rientra nei 10 anni di validità del piano, vuol dire che c’è un’incoerenza tra obiettivi e messa in pratica, tra dirsi attivisti climatici e poi bocciare una mobilità alternativa”.

Il Team K fa degli esempi: “Sono stati bocciati i nostri documenti voto sul tram-treno dell’Oltradige, ad esempio quello che chiedeva di sedersi attorno a un tavolo con Appiano e Caldaro e formulare una proposta da inviare al Ministero affinché normi la materia. Oppure la rimodulazione degli orari sulla linea di Merano per consentire una fermata ogni mezz’ora a Casanova (approvata però nella formulazione presentata da Della Ratta, ndr)”. La maggioranza intanto tira dritto. Supererà il muro di ostruzionismo eretto da Fratelli d'Italia sulla sua strada?

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Gianguido Piani Gio, 04/28/2022 - 10:20

Prima di votare il PUMS sarebbe bene chiarire una questione fondamentale. In futuro, tra 5, 10, 20, 30 anni ci saranno piu' o meno auto rispetto a oggi? Questo dipende da numerosi fattori esterni alle politiche del Comune quali l'eta' media della popolazione, prezzo e accesso ai combustibili fossili, possibilita' di realizzare la mobilita' elettrica (che al momento non e' assolutamente scontata) e molti altri. Una volta definito in quanti, probabilmente, circoleranno in auto a Bolzano nel 2030 andra' chiarito un secondo punto. Lo vogliamo o no? Possiamo intervenire con diversi strumenti (ZTL, barriere a pagamento, sviluppo servizio pubblico ecc.) per ridurre o cambiare la modalita' di traffico a motore, oppure no? Solo in base a queste considerazioni avra' senso discutere il PUMS e accordarsi sui dettagli per la sua implementazione. Senza questi riferimenti fondamentali ogni discussione e' contemporaneamente giusta e sbagliata, si puo' discutere all'infinito senza concludere nulla.
P.S. Non ho l'auto, non intendo procurarmela ne' ora ne' in futuro e spero che il Comune spinga per l'estesa pedonalizzazione della citta'. Spero.

Gio, 04/28/2022 - 10:20 Collegamento permanente