Politica | Annuncio a sorpresa

CasaPound batte in ritirata

Dopo le ultime disfatte elettorali la compagine fascista annuncia la fine dell’esperienza partitica. Bonazza: “Ci candidammo solo perché il periodo lo richiedeva”.
CasaPound
Foto: upi

C’è un numero limite di umiliazioni elettorali sopportabili. E così oggi (27 giugno) CasaPound ha deciso di chiudere l’esperienza partitica per tornare a essere un movimento. Le debacle alle europee dello scorso maggio (0,33% pari a circa 90 mila voti e 0,45% in Alto Adige, cioè 1.088 preferenze) e, a livello locale, alle provinciali del 2018 (0,9% pari a 2.451 voti) sono state l’ultima goccia per la tartaruga frecciata, praticamente fagocitata dalla Lega di Salvini. Lontani sono ormai i tempi delle comunali del 2016 di Bolzano quando Cpi riuscì a centrare ben tre consiglieri, Andrea Bonazza, Maurizio Puglisi Ghizzi e Sandro Trigolo.

La decisione di oggi non segna affatto un passo indietro, da parte del movimento, ma anzi è un momento di rilancio dell’attività culturale, sociale, artistica, sportiva di Cpi, nel solco di quella che è stata da sempre la nostra identità specifica e originale - spiega su Facebook il leader maximo Gianluca Iannone -. Sarà anche un’occasione per tornare a investire tempo ed energie nella formazione militante, particolarmente essenziale, dati i nuovi pruriti liberticidi della sinistra”.

 

 

I sedicenti fascisti del terzo millennio non intendono tuttavia mollare la presa: “Tale decisione - specifica Iannone - non significa che CasaPound intenda disertare la battaglia sovranista e identitaria. Al contrario, Cpi intende sfruttare il suo bagaglio di vivacità culturale, radicamento sul territorio ed energia militante per contribuire a quella che resta la sfida cruciale da qui ai prossimi anni, dialogando con tutte le forze che si oppongono alle follie globaliste e hanno a cuore i destini della nazione. I molti eletti a livello locale e le 140 sedi sparse su tutto il territorio nazionale resteranno inoltre preziosi avamposti politici per portare avanti le nostre battaglie. Abbiamo messo in circolo proposte e parole d’ordine che poi sono finite in cima all’agenda del dibattito politico: pensiamo solo a mutuo sociale, reddito nazionale di natalità, nazionalizzazione delle autostrade, preferenza nazionale. Noi riteniamo che questa funzione sia valida oggi più che mai”. Si accoda Bonazza che commenta sui social: “Ci candidammo perché il periodo lo richiedeva ma non siamo nati per ridurre le nostre vite ad una X sulla scheda elettorale”.

Il messaggio dei nostalgici del Duce arriva all’indomani della richiesta dell’Anpi, l’associazione nazionale dei partigiani, che ha presentato un’esposto alla procura per chiedere lo scioglimento di Casapound, Forza Nuova e di tutti i movimenti neofascisti e il “sequestro della sede di Casapound, a Roma, occupata abusivamente”. L’Anpi fa anche riferimento ai “numerosi atti di intimidazione e violenza commessi ripetutamente negli ultimi tempi”, come l’aggressione ai ragazzi che indossavano le magliette del Cinema America. Quattro sono le persone indagate, fra queste un militante di Casapound e il coordinatore romano del Blocco Studentesco, emanazione del movimento di estrema destra.

 
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19 amet Gio, 06/27/2019 - 17:13

Che bella notizia. Cosi hanno ora il tempo di lavorare e guadagnare soldi per pagare i milioni di affitto non pagati per la casa abusivamente occupata da anni. Mi ha impressionato la foto dei capi. Che facce.

Gio, 06/27/2019 - 17:13 Collegamento permanente