Cronaca | Sviluppi

“Sbagliato parlare di nuovo caso”

Turista tedesco positivo al Coronavirus, la Provincia: “Contagio avvenuto forse prima del periodo trascorso in Val Gardena”. Gravi perdite economiche e appelli all’unità.
Coronavirus
Foto: upi

++ Update ++

In merito al caso del turista tedesco che ha soggiornato in Val Gardena e al suo rientro in Germania è risultato positivo al Covid-19 l’Azienda sanitaria informa che sono state effettuate tutte le analisi ambientali previste in questi casi. Gli altri quattro ospiti, che hanno soggiornato nella stessa struttura del gruppo tedesco, sono stati sottoposti ieri sera (28 febbraio) precauzionalmente ai test e il risultato è stato per tutti negativo.

“Su mia richiesta – ha dichiarato il governatore Arno Kompatscher che oggi ha preso parte a una videoconferenza con il premier Giuseppe Conte e con i presidenti di tutte le Regioni italiane – il primo ministro ha assicurato che interverrà presso tutti i governi europei, affinché vengano ritirati gli allarmi emanati riguardo ai viaggi in Italia o vengano differenziati”. Il presidente sottolinea, infatti, che una vacanza in Alto Adige è sicura come una vacanza in Baviera o in altre regioni e di ciò si deve tener conto. Inoltre il governo ha annunciato oggi l’istituzione di una cassa straordinaria a favore del turismo.

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Un turista germanico di Heidelberg nel Baden Württemberg, tornato in patria dopo aver trascorso un breve periodo di vacanza in Alto Adige, in una piccola struttura ricettiva di Selva di Val Gardena, è risultato positivo al Covid-19. È stata la proprietaria dell’affittacamere presso cui l’uomo ha soggiornato ad avvisare le autorità altoatesine. La donna, risultata l’unica persona di stretto contatto del caso positivo, è stata poi posta in isolamento domiciliare. La struttura ricettiva, inoltre, è stata chiusa, in ottemperanza alle indicazioni sanitarie per situazioni del genere.

L’Azienda sanitaria, alla luce delle nuove informazioni raccolte dal Servizio di igiene e sanità pubblica, e del breve periodo di permanenza del turista germanico, ha specificato che il contagio da Coronavirus è probabilmente avvenuto prima del periodo trascorso in Val Gardena. Il direttore generale, Florian Zerzer, sottolinea a questo proposito che “al momento attuale non è tecnicamente corretto parlare di un nuovo caso. Ad ogni modo abbiamo messo in atto tutte le necessarie misure di prevenzione e fatto partire le indagini epidemiologiche”.

Ad Amburgo l’ultimo caso di contagio accertato dalle autorità sanitarie tedesche riguarda quello di un medico che sarebbe stato in vacanza in Trentino fino a pochi giorni fa, secondo quanto riporta la Bild Zeitung. Alla Provincia di Trento non risulta. Non è infatti arrivata alcuna nota ufficiale dalla Repubblica federale tedesca in merito. “In casi come questi - fanno sapere dal Dipartimento provinciale alla salute - queste comunicazioni sono obbligatorie”.

 

Ritorno alla normalità

 

Come noto lunedì 2 marzo riapriranno le scuole così come anche la Libera Università di Bolzano (e non solo) dopo una settimana di chiusura. Dopo aver adottato tutte le necessarie misure di sicurezza, le lezioni all’Ateneo riprenderanno, la biblioteca sarà aperta al pubblico e si recupereranno gli esami di lingua. L’Open Day, il tradizionale evento di presentazione di corsi unibz previsto inizialmente per venerdì 13 marzo nel campus di Bolzano, si farà per la prima volta interamente online, come misura preventiva della diffusione del Covid-19. “Nei tre campus di Bolzano, Brunico e Bressanone sono state adottate tutte le misure indispensabili ad assicurare la salute e l’incolumità della comunità universitaria, anche in vista del ritorno degli studenti”, riferisce il direttore generale dell’università, Günther Mathà, “abbiamo predisposto la disinfezione delle aule in tutte e tre le sedi, l’installazione di erogatori di disinfettante e affisso cartelli che elencano le principali regole di prevenzione”. Inoltre, i dipendenti che normalmente devono percorrere un lungo tragitto con i mezzi pubblici per recarsi al lavoro, potranno ricorrere al telelavoro. “È essenziale che anche tutti gli studenti e il personale docente che la prossima settimana raggiungeranno l’ateneo da aree potenzialmente a rischio ci contattino in anticipo per coordinare un comportamento che tuteli l’intera comunità universitaria”, conclude Mathà.

 

Perdite economiche

 

Nel frattempo gli effetti del Coronavirus continuano a ripercuotersi anche sull’economia locale, fra le categorie pesantemente colpite c’è quella degli autonoleggiatori che denunciano una perdita del 100% per quanto concerne il traffico relativo a noleggio e viaggi, e su cui grava anche la decisione della Provincia di cancellare le gite degli studenti fino al prossimo 15 marzo nonché tutti gli spostamenti per bambini diretti a varie manifestazioni nel tempo libero. “Il fatturato di questo periodo è ormai irrimediabilmente perso”, commenta amaramente il presidente degli Autonoleggiatori lvh.apa Markus Weissensteiner, “la politica deve intervenire al più presto con un pacchetto di misure ad hoc o con un’altra tipologia di sostegno”. 

 

Restiamo umani

 

A intervenire sul tema Coronavirus è anche la Garante per l’infanzia e l’adolescenza Daniela Höller citando il caso del ragazzo minorenne altoatesino che sarebbe stato prelevato dalla sua classe, in Austria, per essere sottoposto ad accertamenti medici, e invitato inoltre a non frequentare feste o altri luoghi di aggregazione. “Si tratta di una comunicazione che ha destato forte scalpore. E a ragione - afferma Höller -. Parliamo infatti di un adolescente la cui sola colpa è quella di essere italiano, ossia proveniente da uno Stato nel quale si sta espandendo il contagio. La notizia è seria, bisogna parlarne, bisogna alzare la voce tutti assieme contro ogni tipo di discriminazione e combattere uniti tutte le forme di disuguaglianza. Questa forte e giusta indignazione, poi - aggiunge la Garante - teniamola viva e presente anche quando ad essere vittime di discriminazione sono persone di un’altra nazionalità”.

L’appello è infine a tutta la comunità altoatesina: “Restiamo uniti. Non lasciamoci sopraffare dal terrore, non iniziamo a puntare il dito l’uno contro l’altro, a guardarci di sottecchi, come se chiunque costituisse una minaccia per la nostra incolumità. Al contrario, è proprio questo il momento di aiutarci, di mostrare empatia. Manteniamo la nostra umanità”.