Politica | Comunali 2020

Caramaschi senza Team K (e Gennaccaro)

Bolzano verso il ballottaggio, fallisce l’incontro con il Team sulla possibile giunta: “Troppi diktat Svp. Ma lontani da Zanin”. Gennaccaro: nessuna indicazione di voto.
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Foto: Comune Bz

Mentre si avvicina il secondo turno per le elezioni comunali a Bolzano e a Merano proseguono i contatti tra gli schieramenti. Alcuni tentativi sembrano condurre ad un punto morto. È il caso, nel capoluogo, di Renzo Caramaschi che com’era prevedibile ha ottenuto il sostegno dell’Svp ma deve rinunciare a quello dichiarato di Team K, Psi, Volt e +Bolzano. “Convergenza a parole ma non nei fatti, i diktat Svp finiscono sempre per prevalere” protestano le quattro forze politiche che chiudono ad un’intesa sulla possibile giunta, anche se lasciano intendere un aiuto al ballottaggio (“Non siamo equidistanti dai due schieramenti, e riteniamo non lo siano nemmeno i nostri elettori”). Dal fronte dei centristi di Io sto con Bolzano, la lista di Angelo Gennaccaro forte dei 3.655 voti ottenuti al primo turno (7,7%), arriva la doccia gelata per entrambi i contendenti. “Nessun apparentamento e nessuna indicazione di voto, ognuno dei nostri elettori sceglierà secondo coscienza” dice l’assessore uscente sui social.

 

Team K: “Solo chiacchiere, faremo opposizione”

 

In una nota congiunta, i due neoconsiglieri comunali del Team K, Thomas Brancaglion e Matthias Cologna, uniti a Federico Simoni (Psi), Filippo Badolato (Volt) e Diego Lazzaro (+Europa), ritengono insufficienti le garanzie offerte da Caramaschi, impegnato nel rafforzare la propria sfera di consenso in vista di domenica 4 ottobre. “Venerdì il sindaco Caramaschi ci ha invitati in municipio per un incontro ufficiale. Oltre che l’appoggio in vista del ballottaggio, ci aveva chiesto di sostenere la sua eventuale nuova giunta, ma è stato subito chiaro che si trattava di semplici chiacchiere in libertà. In sintesi, la situazione è questa: ci chiedono indicazioni di voto per il centrosinistra, chiedono collaborazione, ma sui temi che al Team K stanno maggiormente a cuore per Bolzano (la formazione plurilingue, la revisione del progetto dell’areale ferroviario, il no a Ötzi sul Virgolo) il sindaco e la sua coalizione non vogliono (o meglio non possono) trovare un accordo. I diktat Svp finiscono per prevalere sempre, che sia l’ormai consueto veto sul Team K o la soddisfazione dei robusti appetiti, urbanistica in primis”.

 

 

Dopo la precisazione sul ballottaggio, gli alleati concludono: “Siamo sempre disponibili a confrontarci sui temi che riguardano la nostra città e a sostenere anche dall’opposizione proposte per il bene dei cittadini, quando ci convinceranno. Lavoreremo, come Team K e con i nostri alleati, su un ambizioso obiettivo di lungo termine: immaginare un governo diverso per questa terra dopo 70 anni di politica monocolore, uscendo dai soliti schemi saldamente rappresentati anche dalla futura giunta bolzanina. Qualunque essa sia, purtroppo”.

 

Gennaccaro: “Noi equidistanti”

 

Piena equidistanza in attesa di potersi confrontare con il prossimo vincitore del ballottaggio è invece la scelta della lista di Gennaccaro. “Io sto on Bolzano vuole rispettare tutti coloro che ci hanno votato, che arrivino da un’area di centrodestra o di centrosinistra - scrive l’assessore uscente su Facebook -. Ognuno quindi sceglierà secondo coscienza: noi siamo pronti a dialogare con tutti, ma faremo parte di una maggioranza solo ed esclusivamente se troveremo unità di intenti e di programma. Ci impegneremo per spostare il futuro governo cittadino verso un centro moderato”.

 

STF: sostegno a chi rimuove un relitto del fascismo

 

Dalle destre di lingua tedesca giunge la proposta rivolta non solo ai candidati di Bolzano ma anche a quelli di Merano. Appoggio al ballottaggio in cambio di un impegno a rimuovere uno dei “relitti del fascismo in Alto Adige”, questo l’invito di Süd-Tiroler Freiheit. “I voti della popolazione di lingua tedesca e ladina saranno decisivi per decidere chi sarà eletto” afferma Christoph Mitterhofer, consigliere comunale riconfermato a Merano. “STF fornirà quindi un aiuto elettorale chiedendo ai candidati a sindaco su una questione specifica, ovvero chi è disposto a rimuovere una reliquia fascista o un nome di strada fascista dal proprio Comune nel corso del prossimo mandato”.