Economia | Doglianze

Legge urbanistica "troppo lunga"

Testo eccessivo ("110 pagine") e misure scarse sulle case "a prezzo sostenibile": per i Costruttori altoatesini la riforma è "un insuccesso". La difesa di Kompatscher.
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Foto: saltobz

La nuova legge urbanistica? Piace poco al Collegio dei costruttori edili (industriali) dell’Alto Adige, che nel corso dell’assemblea generale alla Fiera di Bolzano hanno manifestato le proprie perplessità direttamente ad Arno Kompatscher. Al governatore, invitato per il saluto dopo l’investitura del nuovo presidente del Collegio Michael Auer, non è rimasto che replicare sottolineando i vantaggi della riforma. Davanti alla critica mossa sul mancato accoglimento della proposta dell’associazione a favore delle “abitazioni a prezzo sostenibile”, il Landeshauptmann ha parlato della scelta del criterio della “flessibilità” con cui i Comuni dovranno assegnare "almeno il 40%" (comma 2-bis dell’articolo 24) delle nuove destinazioni miste residenziali proprio per l'edilizia agevolata. 

 

Primo, la lunghezza

“L’obiettivo annunciato era quello di formulare una normativa leggibile, semplice da applicare, possibilmente breve” afferma Auer nella sua relazione in assemblea. “Guardando al disegno di legge attualmente in discussione (torna in aula dal 5 all’8 giugno, ndr) bisogna dire che questo obiettivo probabilmente è stato mancato. Il disegno di legge proposto dalla giunta provinciale comprendeva 106 articoli distribuiti su ben 110 pagine – senza contare tutte le norme di attuazione a cui si demanda e senza contare nemmeno i vari allegati”.

L’obiettivo annunciato era quello di formulare una normativa leggibile, semplice da applicare, possibilmente breve. Bisogna dire che questo obiettivo probabilmente è stato mancato (Michael Auer).

 

Secondo, i prezzi delle case

La doglianza numero due dei costruttori riguarda il tema dei prezzi elevati degli immobili e degli affitti, uno dei punti deboli della crescita economica sudtirolese. “Fin dall’inizio il Collegio – prosegue Auer, guida dell’associazione per il triennio – si è impegnato per un obiettivo preciso: abitazioni a prezzo sostenibile e un mercato degli affitti. Abbiamo elaborato una proposta innovativa per l’edilizia abitativa in Alto Adige che abbiamo avuto modo di presentare a rappresentanti del mondo politico, associativo e sociale. È stata accolta come uno contributo costruttivo e alcune idee contenute sono state messe in pratica. Purtroppo la proposta può funzionare solo nel suo insieme, motivo per cui siamo scettici sul fatto che la riforma possa realmente avere il successo sperato”.

Il Collegio si è impegnato per un obiettivo preciso: abitazioni a prezzo sostenibile e un mercato degli affitti. Ma la nostra proposta può funzionare solo nel suo insieme, motivo per cui siamo scettici sul fatto che la riforma possa realmente avere il successo sperato (Auer).

 

La replica della Provincia

Malgrado l’atmosfera di cordialità, Kompatscher è stato costretto a difendere l’operato della giunta. “La nuova legge urbanistica – esordisce – è necessaria perché con il testo attuale non si può più lavorare. E accorpa due leggi esistenti, ecco spiegata l’ampiezza. Inoltre, si prevede nella nuova procedura un dialogo costruttivo, anche con il contradditorio, tra progettisti, committenti e organi decisionali. Un meccanismo rivoluzionario”.

Il presidente della giunta passa al tema dell’edilizia sostenibile. “Per l’edilizia residenziale a costi accessibili abbiamo agito secondo il principio della flessibilità. I Comuni potranno utilizzare in maniera flessibile i volumi dell’edilizia agevolata nelle zone di costruzione. Il meccanismo del 60-40% garantirà la possibilità di avere qualità edilizia a prezzi accessibili. Sono certo il modello funzionerà”.

La nuova legge urbanistica è necessaria perché con quella attuale non si può più lavorare. Il testo accorpa due leggi esistenti, ecco spiegata l’ampiezza. Quanto all'edilizia agevolata, viene introdotto un meccanismo all'insegna della flessibilità, basato sulla quota del 40%, per garantire qualità edilizia a prezzi accessibili. Il modello funzionerà (Arno Kompatscher).

 

Cosa dice il ddl

L’articolo su cui si incentra il dibattito è il numero 24. Riguarda la “zona mista” che “è destinata prevalentemente – si legge – alla residenza e alle destinazioni d’uso con essa compatibili che non superano i limiti di emissione fissati dalla giunta provinciale”. In tale zona mista, precisa il comma 2, “almeno il 60 per cento della volumetria e della superficie deve essere destinato ad uso residenziale”. C’è poi il comma 2-bis, che in consiglio l’assessore Richard Theiner, primo firmatario, ha voluto mantenere invariato rispetto alle richieste fra gli altri di Riccardo Dello Sbarba (Verdi), che puntava ad aumentare la quota al 60%. Nella votazione sull'articolato è stato approvato un emendamento dell'assessore che precisa il rapporto 60-40% per i singoli lotti. “Il Comune – dice il comma – deve in ogni caso garantire che almeno il 40 per cento delle superfici da individuare con nuova destinazione venga riservata all’edilizia agevolata”.