Economia | Spesa pubblica

Chi paga?

Una lunga stagione di maggiore spesa pubblica e di minori entrate fiscali e previdenziali, non è sostenibile. Occorre il coraggio di dirlo.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.

“Lo Stato non è una mucca da mungere” era incredibilmente (per me) il testo di un manifesto appeso dietro la scrivania del sindacalista che stavo incontrando anni fa ad Innsbruck. Una frase come quella – “der Staat ist keine Kuh die man melken darf” – suonava e suona tutt’ora poco rivendicativa di migliori condizioni per i lavoratori. Non certo uno slogan accattivante e di facile presa, ho pensato io quella volta. Lo ripenso oggi perchè il Coronavirus ha reso necessari molti nuovi provvedimenti a carico dello Stato (o della Provincia), ma nessuno ci spiega come essi saranno finanziati. O forse interessa poco saperlo: l’impressione che si coltiva è che sarà qualche Ente Superiore a provvedere. Al momento è più facile annunciare ed ascoltare le nuove facilitazioni in arrivo. La domanda e la risposta sul “chi paga” non è presente.
Ripenso ora con più cognizione di causa alla frase di quel manifesto: il bilancio pubblico diventa prima o poi anche il bilancio privato delle famiglie ed in particolare di quelle che vivono di reddito da lavoro. Il deficit di bilancio lo pagheranno loro. Prima o poi.
(www.albertostenico.it)