Cronaca | Sviluppi

1000 euro alla vittima del pestaggio politico

L’aggressione di corso Libertà si chiude con un risarcimento alla vittima?

Sembra avviarsi a una conclusione la vicenda giudiziaria relativa al pestaggio politico, avvenuto lo scorso marzo in corso Libertà - apparentemente con un tirapugni -, ai danni di Giacomo Gatti, giovane militante di sinistra, da parte di alcuni giovani aderenti all’area dell’estrema destra (erano una decina ma solo quattro furono denunciati dalla Digos).

Gli aggressori furono accusati di lesioni aggravate nei confronti della vittima, accusa poi derubricata a “lesioni personali semplici” (competenza del giudice di pace); nella perquisizione a casa dei militanti di destra non fu trovato il tirapugni in questione.

Il sostituto procuratore Alex Bisignano ha ora chiesto l’archiviazione del caso. I quattro militanti di destra, difesi dall’avvocato Alessandro Tonon, hanno versato un’offerta economica reale di mille euro come risarcimento. Sebbene la parte lesa non abbia intenzione di ritirare la querela spetterà al giudice di pace stabilire se il risarcimento sarà congruo. Se così fosse il reato verrà estinto.