Politica | Sviluppi

A22, l’Europa dà il via libera

Niente da obiettare da parte di Bruxelles in merito all’accordo sulla gestione dell’Autobrennero. Ora la parola al governo. Meeting fra Kompatscher, Platter e sindaci.
Autobrennero
Foto: USP

Pollici alzati da Bruxelles. Non ci saranno ostacoli al rinnovo della concessione, pardon, accordo interistituzionale tra lo Stato e gli enti pubblici del territorio altoatesino per quel che riguarda la gestione dell’Autostrada del Brennero. Un responso favorevole, quello della Commissione europea (interpellata per una verifica giuridica dal ministro delle Infrastrutture pentastellato Danilo Toninelli), che il presidente Arno Kompatscher si aspettava. Il traguardo, dunque, si avvicina. Ora la palla passa al governo di Roma che dovrà pronunciarsi sulla questione a fine novembre.

Intanto ieri (31 agosto) il Landeshauptmann, insieme al capitano del Tirolo Günther Platter, ha incontrato a Fortezza oltre 30 sindaci dei comuni attraversati dall’A22 per mettere a punto i prossimi passi. “Lungo il corridoio del Brennero - dichiara Kompatscher - il traffico ha superato il livello di guardia: sia per gli uomini, sia per le infrastrutture. Troveremo una soluzione al problema solo se saremo uniti, e dunque più forti. Il Tirolo e l’Alto Adige, assieme ai sindaci della val d’Isarco, remano nella stessa direzione”. 

 

 

Lungo il corridoio del Brennero il traffico ha superato il livello di guardia: sia per gli uomini, sia per le infrastrutture (Arno Kompatscher)

 

Il primo provvedimento da mettere in campo, sostiene il governatore altoatesino, è l’aumento delle tariffe autostradali per ridurre, se non eliminare, il cosiddetto traffico deviato dei tir che preferiscono l’Autobrennero per la sua convenienza rispetto agli altri valichi alpini. In secondo luogo va introdotta una sorta di pedaggio ambientale i cui proventi possano essere reinvestiti in progetti di mobilità sostenibile lungo l’asse del Brennero, a partire da un potenziamento del traffico ferroviario. E poi: come fare per evitare che il traffico si riversi sulla strada statale? Una soluzione è quella di “ritoccare” il prezzo del gasolio per i mezzi pesanti (e non per il traffico privato), considerato una delle principali cause di “attrazione” per i tir lungo l’Autobrennero. 

 

 

Il tutto senza dimenticare il principale obiettivo comune, come più volte ribadito, ovvero spostare il traffico merci dalla gomma alla rotaia. Del resto opinione condivisa è che a livello ambientale e infrastrutturale la situazione sia ormai insostenibile, e che occorra fare più pressione su Roma, Vienna e Bruxelles per fare in modo che tra Bolzano e Kufstein (ma non solo) si arrivi a una gestione unitaria del tema traffico che, mentre i lavori per la realizzazione del tunnel di base del Brennero proseguono, continua inesorabilmente ad aumentare lungo il principale asse di collegamento nord-sud.