Questa rubrichina salta un giro e tornerà tra alcuni giorni. Motivo: il mio invito a leggere l’articolo linkato qui sotto e tutti gli altri, anche futuri, sullo stesso tema e con gli stessi protagonisti. Compresi nuovi protagonisti che si proporranno.
Il tempo che avreste impiegato a leggere (e a criticare) un nuovo “Cappuccino” (grazie a chi lo fa, a patto di firmarsi senza nascondersi dietro un filo d’erba), ebbene vi preghiamo di impiegarlo – più fruttuosamente - nel leggere i contributi che vi indichiamo.
La famiglia di chi scrive, solo della stessa generazione, è rappresentata da ben tre medici. Le\li abbraccio insieme con tutti quelle\i che stanno raccontando su salto.bz la loro Ucraina. E naturalmente, non solo su salto.
"Dove dovrei essere, se non qui?"
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Terrificante e bellissimo. Mia moglie sta dando lezioni di italiano ai piccoli ucraini...
https://www.derstandard.at/story/2000135700061/als-aerztin-in-der-ukrain...
auch hier ein podcast vom Standard über eine Ärztin aus Südtirol im Einsatz