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Vino come le sigarette?

Nei giorni scorsi l'UE ha approvato le norme irlandesi sulle etichette per gli alcolici, ma la scelta ha ripercussioni molto meno incisive di quanto si creda.
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Foto: (c) unsplash

Nei giorni scorsi la Commissione europea ha deciso di dare il via libera alla normativa irlandese sulla nuova etichettatura per gli alcolici. Nonostante i pareri contrari di Francia, Italia e Spagna, primi produttori di vino in Europa, in Irlanda sarà possibile apporre sulle confezioni di prodotti alcolici etichette simili a quelle già previste per le sigarette, contenenti frasi che ricordano i danni provocati dal loro consumo. La decisione ha scatenato una grande ondata di polemiche e anche l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha ribadito con forza la sua contrarietà verso una normativa vista come fortemente penalizzante per il settore vitivinicolo: per i produttori di vino, infatti, tale scelta rappresenta un pericoloso precedente, che può spingere altri Stati a seguire l’esempio irlandese e condizionare, così, il mercato del vino europeo. 

 Anche il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione, che, però, ha accolto solo parzialmente la parte del piano relativa all’alcol 

Il recente via libera, in realtà, segue una strategia più complessa e si inserisce nel Piano europeo di lotta contro il cancro, presentato nel 2021, che mira a ridurre l’incidenza della malattia su tutta la popolazione europea anche attraverso delle misure di prevenzione. Nel 2022, anche il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione, che, però, ha accolto solo parzialmente la parte del piano relativa all’alcol, limitandosi a segnalarne il contrasto all’abuso, visto come dannoso e nocivo, e non il semplice uso, come aveva previsto la Commissione. Inoltre, sempre divergendo rispetto al piano iniziale, il Parlamento ha deciso di sposare la linea per una migliore informazione dei consumatori, attraverso una specifica più completa di ingredienti e valori nutrizionali, non uniformandosi alla proposta della Commissione sull’obbligo di informazioni sanitarie sulle etichette. Si tratta comunque di un importante passo avanti, perché da dicembre 2023 anche sulle bottiglie di vino sarà possibile leggere valori nutrizionali, ingredienti ed additivi utilizzati, al contrario della sola provenienza delle uve e della eventuale presenza dei solfiti, uniche specifiche finora obbligatorie. Il tutto sarà poi accompagnato da un QR code, che rimanderà ad un’etichetta digitale, per risolvere il problema del poco spazio solitamente presente. 

 

Segno più in Sudtirolo

 

Solamente per i prodotti destinati al mercato irlandese sarà, quindi, obbligatorio apporre etichette che rimandino al pericolo del consumo di alcol e, invece di sospendere l’iter per trovare una soluzione che armonizzasse l’intero sistema di etichettatura all’interno del mercato europeo, l’azione della Commissione si è limitata all’approvazione di una normativa nazionale. Al di fuori di questa piccola eccezione, i produttori non dovranno apporre alcun tipo di riferimento alla salute, per un settore che, dopo il complicato 2020, è tornato a crescere anche in Alto Adige.

 

 Nel 2022 le cooperative, che rappresentano circa il 70% della produzione sul territorio provinciale, hanno registrato una crescita media del fatturato più alta del 20% rispetto all’anno precedente

 

Come riporta il Sole 24 Ore, nel 2022 le cooperative sudtirolesi, che rappresentano circa il 70% della produzione vitivinicola sul territorio provinciale, hanno registrato una crescita media del fatturato più alta del 20% rispetto all’anno precedente, con una produzione di 38,4 milioni di bottiglie. Insieme alle vendite nel mercato interno, sono riprese anche le esportazioni, che, oltre ad interessare i classici mercati di Germania e Svizzera, si sono dirette anche verso UK, Asia e USA, a dimostrazione del crescente interesse ed apprezzamento per la cultura del vino, elementi, di fatto, propedeutici al sempre più diffuso turismo vitivinicolo. Alla luce di questo trend positivo, può davvero un’etichetta essere un pericolo?
 

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Hartmuth Staffler Mer, 01/25/2023 - 16:58

In Irland betrifft es ja vor allem nicht den Wein, sondern Bier und Whiskey. Ich glaube aber nicht, dass sich jemand durch ein Etikett abschrecken lässt, die hysterische Reaktion von Italien ist daher nicht angebracht.

Mer, 01/25/2023 - 16:58 Collegamento permanente
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Erich Daniel Mer, 01/25/2023 - 21:59

Abgase sind schädlicher als Alkohol
Sollten auf Weinflaschen Schockbilder geklebt werden, die vor den Gefahren des Alkohols warnen, schlage ich auch für Autos Schockaufkleber vor (auch auf mein Auto!), die auf die lokal und global bedrohlichen Auswirkungen der Abgase auf Gesundheit und Klima hinweisen.

Mer, 01/25/2023 - 21:59 Collegamento permanente
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Josef Fulterer Gio, 01/26/2023 - 07:22

In risposta a di Erich Daniel

Der Ehrlichkeit-halber müssten schon auch, die wegen Alkohol verursachten Verkehrsunfälle, das Leid in den Familien mit Alkohol-Abhängigen und die erheblichen Kosten zur Bekämpfung der Alkohol-Abhängigkeit, genannnt werden.
Und der W E I N-Werbung, die wöchentlich "in den Medien mit Promenenten die ein Weinglas in der Hand halten trommelt," sollten zumindest üppigeren öffentlichen Beiträge gestrichen werden, die höher sind als für das Grundnahrungs-Mittel-Milch.

Gio, 01/26/2023 - 07:22 Collegamento permanente