Politik | La polemica

A22, il pomo della discordia

Divide il progetto da 700 milioni dell’autostrada in galleria su cui punta il sindaco Caramaschi. Critiche bipartisan ma il M5s è dalla parte del primo cittadino.
Caramaschi, Renzo
Foto: Comune di Bolzano

Traghettate nei primi vagiti del 2018 le polemiche sul progetto dell’A22 in galleria non si placano. La decisione sullo spostamento dell’autostrada nel tratto cittadino è stata annunciata dal sindaco Renzo Caramaschi con la benedizione della Provincia con cui è stato raggiunto un accordo in merito. Costo dell’operazione: 700 milioni di euro. Critiche al primo cittadino arrivano tuttavia da più parti, e ai detrattori non piace la scelta di rinunciare alla variante della statale 12.

Il fronte del No

Molto scettico sull’interramento si dice il sindaco di Laives Christian Bianchi: “Se è vero che lo spostamento in galleria della A22 può essere una soluzione positiva per l’inquinamento, lo stesso non si può certo dire per il traffico. Scegliere per questo progetto, accantonando quello delle circonvallazioni, ad esempio non facendo la galleria che da San Giacomo va a dopo il Virgolo, vuol dire condannare i pendolari a stare per sempre in fila nel mezzo del caos del traffico. Vuol dire anche tenere in scacco tutta la zona industriale, con il caos che già oggi paralizza tutto e tutti. Una scelta che dovrò valutare nei dettagli, che però di primo impatto mi pare sbagliata, o perlomeno molto incompleta”.

A fargli eco, dall’area del centrodestra, anche il consigliere di circoscrizione di Oltrisarco Kevin Morghen che non usa mezzi termini: “Pubblicizzare una soluzione costosissima e lontanissima nel tempo senza intraprendere soluzioni immediate è da irresponsabili”, e aggiunge: “Condannati al traffico e inquinamento”.

E la levata di scudi giunge anche da diversi esponenti del centrosinistra, dal vicepresidente della Provincia Christian Tommasini in primis che preme, appoggiato dal segretario del Pd Alessandro Huber, sulla soluzione della variante alla statale 12. Sempre dal Pd arriva la picconata di Fabrizio Oliver, consigliere dem di Laives, che parla di scelta poco lungimirante sottolineando che sarebbe “molto più utile e funzionale il progetto delle varianti per tutta la conca di Bolzano. I 4 lotti, tra l'altro dal costo molto minore (circa 400 milioni) e già in buono stato di progettazione, risolverebbero le problematiche di viabilità non solo di Bolzano, ma anche dei comuni limitrofi della conca bolzanina. Lo spostamento in galleria di A22 è una bella suggestione, ma risolve solo una parte del problema. Sbagliato accantonare il progetto di variante, tutt'al più andrebbe integrato con quello di A22. Ad esempio il raddoppio della galleria di San Giacomo e il prolungamento della stessa per Bolzano nord sono progetti indispensabili per migliorare la viabilità”.

Caustico e lapidario l’ex segretario del Pd Antonio Frena, che twitta: “Arroganza e inadeguatezza: le doti del sindaco perfetto”. Titubante anche l’ex assessora all'urbanistica Maria Chiara Pasquali che spiega così i motivi delle sue perplessità: “Spostare in galleria l'autostrada è sempre stato un obiettivo primario, ma rinunciare alla circonvallazione è a mio avviso sbagliato. Chi verrà dalla Mebo continuerà ad attraversare Bolzano, chi verrà da Laives/ Ora pure e chi verrà da Sarentino continuerà a passare per via Fago e per via Rosmini, corso Italia e via Roma. Inoltre i tempi mi sembrano lunghissimi visto che la A22 ha diversi soci che devono approvare l'investimento, non c'è solo Kompatscher. Peraltro l’A22 non ha ancora ottenuto il rinnovo della concessione. Invece per la circonvallazione la Provincia potrebbe investire risorse proprie come del resto ha già fatto per tutto il territorio altoatesino che di tunnel e circonvallazioni è ricco”. 

 

Il fronte del Sì

Si schiera, al contrario, dalla parte del sindaco, oltre a Roberto Bizzo, anche il consigliere socialista Claudio Della Ratta che ricorda come da anni a Bolzano si parli invano di intervenire a livello strutturale per quanto concerne lo spostamento dell’autostrada, e poi afferma fiducioso: “So che i tempi sono lunghi, e la strada in salita, ma questo è il progetto che i bolzanini sognano. Ora che pare forse vi siano finalmente aperture politiche in tal senso, lasciateci sognare”. A sostegno di Caramaschi il fedelissimo Sandro Repetto che cita il DUP, il documento di programmazione di recente approvato dal consiglio comunale, dove c'è scritto che “se lo spostamento dell'A22 non è realizzabile si passa all'altro progetto”, ovvero quello della circonvallazione. Si accodano anche gli alfieri dell’opposizione per antonomasia, ovvero i rappresentanti del Movimento 5 stelle, nella fattispecie il consigliere provinciale Paul Köllensperger e il consigliere comunale di Bolzano Pierluigi Gaianigo, che elencano 3 punti a favore del progetto:

1) In galleria si mette o l’autostrada o la circonvallazione. Punto. Non è pensabile di mettere tutte e due le arterie in galleria sia per mancanza di spazi fisici (sotto il colle passerà anche il tunnel ferroviario per la nuova linea del Brennero), sia per i notevoli costi. Se si procede con la costruzione della circonvallazione, l’autostrada rimarrà in eterno sopra la testa dei cittadini. E l’autostrada è la fonte principale degli inquinanti che noi respiriamo e che in galleria possono invece essere abbattuti con nuovi sistemi di filtraggio. E’ notizia recentissima che la società “Autostrade per l’Italia” (gruppo Benetton) ha raggiunto un accordo con il ministero delle infrastrutture per realizzare tra il 2020 ed il 2028 il passante di Genova (l’unica altra città “sorvolata” da un’autostrada) per un costo stimato di 4,3 miliardi di euro. A Genova si può e a Bolzano no?

2) La circonvallazione è la soluzione dei problemi del traffico a Bolzano? Questa è una convinzione assai diffusa tra i cittadini e i politici (vedi il Sindaco di Laives e altri). Vero? Falso? Decisamente falso: dallo studio fatto dalla Provincia sulla viabilità nella conca di Bolzano e presentato a pochi intimi nell’estate del 2016 risulta che solo a lavori conclusi e completi -  (ponte sull’Isarco, viadotto a quattro corsie sopra l’autostrada per collegare la MEBO a via Einstein, raddoppio del tunnel di San Giacomo, galleria a doppia canna sotto il colle da via Maso della Pieve a ponte Campiglio, galleria a canna singola sotto monte Tondo per il collegare la val Sarentino con via Innsbruck dopo la Mila, problematico accesso al centro storico; tutto questo per un costo di poco inferiore alla A22 in galleria) – la riduzione del traffico in città sarebbe di circa il 5% (cioè niente) rispetto alla situazione attuale; e il quartiere di Gries vedrebbe addirittura peggiorata la sua situazione viabilistica. Perché questo? Perché quasi tutti dimenticano che Bolzano è un punto di arrivo o di partenza, non di transito. Il transito può passare in autostrada, magari gratuitamente come da noi proposto in consiglio comunale.

3) Bolzano è un imbuto. Non si risolve il problema dell’accesso alla città costruendo una circonvallazione. Per risolvere il problema del traffico urbano, in gran parte prodotto da pendolari, servono mezzi pubblici: tram, ferrovia, bus, ecc. e provvedimenti normativi di controllo di entrata con auto in città. E anche su questo sia il Sindaco, sia noi stiamo lavorando.

 

 

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Cristina Sittoni Do., 04.01.2018 - 09:26

Il sindaco di Laives si è espresso contro la galleria dell'A22 perché sbucherebbe a San Giacomo o Pineta. Inoltre Laives è contraria al prolungamento della pista dell'aeroporto. Ma il sindaco dimentica che la sua variante in galleria per la statale che arriva a Laives l'ha avuta. Non si può sempre volere la botte piena e la moglie ubriaca. Deve prevalere l'interesse superiore della popolazione sugli interessi localistici.

Do., 04.01.2018 - 09:26 Permalink