Wirtschaft | Aree rurali

“Salviamo i piccoli negozi”

L’Unione commercio soddisfatta per i contributi al commercio nei paesi confermati dalla giunta per il 2020/2021. Nel 2019 erogati 900.000 euro a 86 attività.
commercio vicinato
Foto: ASP/Peter Daldos

Fino a 15.000 euro per l’apertura di nuovi negozi in località prive di strutture di vendita, solitamente i centri di montagna e delle valli. Incentivi ulteriori, tra i 9.000 e gli 11.000 euro, a seconda dei servizi offerti, dalla vendita di giornali alla posta fino all’offerta di prodotti locali. Sono i contributi pensati per il sostegno ai negozi di vicinato, situati nei paesi, che la giunta provinciale ha confermato per il 2020/2021. Soddisfatta l’Unione commercio turismo e servizi, da tempo impegnata nella tutela al commercio “fisico”: un settore in via di trasformazione, anche per l’agguerrita concorrenza dell’online, e recentemente interessato dalla nuova normativa provinciale che mira a proteggere la struttura del dettaglio esistente.

 

Alimentari e generi di prima necessità

 

La conferma ai contributi è contenuta nella delibera approvata dall’esecutivo Kompatscher nell’ultima seduta dello scorso anno. Il focus sono i negozi che operano in località rurali con almeno 150 abitanti e che esercitano il commercio al dettaglio di generi alimentari e di prima necessità.

Per l’Unione presieduta da Philipp Moser i contributi destinati all’apertura di un primo negozio di vicinato ovvero al mantenimento dell’unica attività di vendita di alimentari e beni di uso quotidiano. “La conferma di questo particolare sostegno è un segnale importante da parte della politica, che ha preso atto del fondamentale ruolo economico e sociale del commercio al dettaglio nelle aree periferiche”, sottolinea l’imprenditore. 

Il commercio di vicinato garantisce posti di lavoro sul territorio, occasione di aggregazione e mantenimento del potere d’acquisto, tutti fattori che contribuiscono in modo determinante alla qualità della vita nei nostri centri urbani (Philipp Moser, Unione-hds)

“Il commercio di vicinato garantisce infatti posti di lavoro sul territorio, occasione di aggregazione e mantenimento del potere d’acquisto, tutti fattori che contribuiscono in modo determinante alla qualità della vita nei nostri centri urbani”, aggiunge Moser.

 

Un aiuto per 86 esercizi commerciali

 

Le richieste di finanziamento potranno essere presentate fino al 30 aprile 2020 (nuova apertura) o al 31 agosto 2020 (mantenimento di un esercizio esistente). I requisiti sono rimasti gli stessi.

Il sostegno diretto è apprezzato. Il commercio è fondamentale per innalzare l’attrattività dei nostri borghi sia per i residenti che per i turisti

Moser sottolinea poi l’utilità del sostegno nello scorso anno. Nel corso del 2019 sono stati elargiti contributi per un totale di 889.500 euro a 86 esercizi commerciali. “Numeri che confermano l’apprezzamento per un sostegno diretto a garantire la vitalità dei nostri paesi e delle zone periferiche e rurali. Insieme alle altre attività economiche locali, infatti, il commercio ha un ruolo fondamentale per conservare e innalzare l’attrattività dei centri urbani sia per i residenti che per i turisti”, conclude Moser.