Centrodestra, carica al femminile
“Non solo il vento nazionale, anche il lavoro sul territorio ci ha premiato. E le politiche scellerate del centrosinistra autonomista a livello nazionale e locale, a partire dal disastro sulla sanità nelle valli”. Giulia Zanotelli (nella foto in alto, a destra con Vanessa Cattoi a sinistra) è una delle tre neoparlamentari trentine della Lega che in Trentino alle elezioni politiche del 4 marzo ha travolto, assieme agli alleati, i candidati della coalizione di governo provinciale. Quella del centrodestra è una carica (quasi) tutta al femminile. “La gente si aspetta cose semplici ma efficaci. A Roma le esigenze e i problemi delle famiglie” le fa eco Vanessa Cattoi, compagna di partito. Della pattuglia in viaggio per Roma fanno parte, per Forza Italia, Elena Testor e Donatella Conzatti.
“Che dire, grazie, grazie, grazie a voi tutti che mi avete sostenuto in questa campagna elettorale!Il lavoro svolto sul territorio in questi anni ha portato grandi risultati. E grazie alla Val di Non, la mia amata terra, a Livo (paese nativo) e Tuenno e tutti voi!” ringrazia su facebook Zanotelli (con gli hashtag #trentinoalcentrodestra e #risultatostorico).
La coalizione si gode la vittoria senza mezzi termini a livello provinciale, mentre in Alto Adige l’Svp ha retto l’urto arginando l’onda nazionale. “Sicuramente è un eccellente risultato” afferma la consigliera comunale di Livo, in val di Non, nella Lega da 8 anni, candidata per Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia nel collegio uninominale di Trento per la Camera. Già ieri aveva colto il momento favorevole. “A Campodenno, paese del segretario del Patt Panizza, il centrodestra ha raggiunto la maggioranza per la Camera. Siamo felici, le valli hanno risposto bene e la mia valle mi ha sostenuto tantissimo”.
Il successo, continua, non nasce ieri. “Abbiamo lavorato tantissimo sul territorio – ricorda Zanotelli –. E il centrosinistra autonomista ha attuato politiche scellerate, acuite dalle loro divisioni interne: su punti nascite, medici di base sul territorio, taglio delle guardie mediche e la mancanza di politiche sui grandi carnivori che tutelino la zootecnia”. Materie delle quali si fa ora interprete la neodeputata: “A Roma porteremo la difesa dell’autonomia, che potrà essere estesa alle altre Regioni, la flat tax, il sostegno a turismo, imprese, agricoltura e lavoro”.
Gioisce dal sud del Trentino anche Vanessa Cattoi, “nata, crescita e residente a Ala”, racconta, e nella Lega da una decina di anni. “Ce l'abbiamo fatta, grazie a voi – scrive su facebook -. Noi sapevamo di essere forti ma i pronostici erano contro. Per il Trentino è una giornata epocale. Grazie di cuore a tutti”.
L’ex candidata sindaco per la Lega nel 2015 ha staccato di quasi diecimila voti Michele Nicoletti, deputato uscente del Pd. “C’è grande soddisfazione – racconta a voce –, per il lavoro a stretto contatto con i cittadini che abbiamo fatto come gruppo e coalizione. Porterò a Roma il mio impegno per i problemi delle famiglie italiane. Mai come oggi madri e padri fanno fatica a mantenere il proprio nucleo familiare”. Sul successo, aggiunge: “È davvero merito di tutti, ho personalmente ho ricevuto sostegno da tante donne, giovani, adulte, anziane sul territorio”.
Elena Testor, procuradora del Comun General de Fascia, ha vinto nel collegio del Trentino orientale. Un risultato personale positivo pur in una performance non esaltante per il partito. “Mi aspettavo che andasse bene – afferma –, ma è andata meglio, al di sopra delle aspettative. Siamo consapevoli della gran voglia di cambiamento che i cittadini hanno manifestato con questo voto. Ci impegneremo per risolvere i problemi e attuare i punti del nostro programma, dalla flat tax alla sicurezza passando per l’immigrazione”. Su Forza Italia precisa: “Il partito ha avuto un calo ma sono i cittadini che decidono e scelgono la forza politica. La mia candidatura è stata condivisa da tutta la coalizione, l’importante è che l’alleanza risulti forte, come è stato”. Un ultimo commento guardando alla scadenza delle provinciali in autunno: “Con un candidato presidente di rilievo il centrodestra può vincere”, conclude Testor.
Protagonista di un cambio “di casacca” fortunato è Donatella Conzatti, che aveva lasciato l’Upt (nel centrosinistra) per la candidatura nel collegio sud per il Senato, dove ha battuto il suo ex segretario di partito, Tiziano Mellarini (anche nel suo paese natale, ad Ala). “È stato un plebiscito democratico. E la vittoria è anche un riconoscimento allo spazio politico che ho sempre interpretato, l’anima liberal e popolare e che nell’Upt ha vinto due congressi ma poi non è stata valorizzata” afferma la neosenatrice. Sulla critica fatta a caldo dall’assessore provinciale (Conzatti avrebbe “vinto con i voti della Lega, pur essendo candidata con Forza Italia”) risponde: “Le candidature rappresentano tutta la coalizione e le sue idee plurali. Quanto al centrosinistra, non ha colto le sollecitazioni che venivano dai cittadini, sulla differenza tra ciò che si fa e ciò che si dice. La narrazione aulica sull’accoglienza, quando noi roveretani sappiamo in che condizioni poco dignitose vivono i profughi a Marco, sui punti nascita, sull’autonomia. A Roma porteremo un’idea di Specialità meno Trentino centrica, aperta al regionalismo differenziato per gli altri territori, Veneto, Lombardia, Liguria”.
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