Gesellschaft | Dal consiglio

Lite sulla carta d’identità

Ok alla mozione di STF che chiede di sostituire l’italiano con il tedesco al primo posto sul documento elettronico. Urzì: “Mi rivolgerò al Ministero degli Interni”.
Knoll, Sven
Foto: Youtube

L’ultima polemica a sfondo etnico, in ordine di tempo, consumatasi in consiglio provinciale, ruota intorno alla carta d’identità elettronica. Pietra dello scandalo la mozione di Sven Knoll (Südtiroler Freiheit) il quale ha chiesto che il consiglio provinciale si dichiarasse favorevole all’introduzione, su tutto il territorio provinciale, della carta d’identità elettronica plurilingue, sulla quale i termini prestampati – come prescritto – figurino in lingua italiana e inglese, e oltre a ciò in lingua tedesca, e nei Comuni ladini su richiesta anche in lingua ladina; che l’Aula si dichiarasse favorevole a stabilire che nell’inserire i dati negli appositi campi si usino le lingue nell’ ordine corrispondente alla consistenza numerica dei gruppi linguistici esistenti in provincia di Bolzano, ovvero tedesco, italiano e ladino; e di incaricare la giunta a intervenire presso il Governo e nelle sedi competenti per creare i presupposti per l’introduzione della carta d’identità elettronica plurilingue in tutti i Comuni del territorio provinciale. 

Ruolo di chiarificatore spetta al presidente Arno Kompatscher il quale ha spiegato che il motivo per cui in Alto Adige non c’è ancora la nuova variante di carta d’identità elettronica è perché si vuole che le tre lingue abbiano uguale spazio, posizione ribadita al Governo già il mese scorso. Il Landeshauptmann ha sottolineato che “non c’è posto per 4 lingue sul documento, e che l’inglese deve essere presente per direttiva statale, pertanto la scelta è fra tedesco o ladino. Opportuna sarebbe la soluzione a livello comunale. L’approccio è giusto, ma i dettagli devono essere contrattati col Ministero”. Su richiesta di Alessandro Urzì, consigliere provinciale di Alto Adige nel cuore, Kompatscher ha chiesto di correggere il testo in modo che sia chiaro che si tratta di indicazioni in tre lingue (italiano, inglese, tedesco o ladino) e non di 4 (italiano, inglese, tedesco e ladino) e ha annunciato sostegno alla mozione, che è stata approvata.

Un via libera che è arrivato non senza l’insofferenza del paladino dell’italianità Urzì: “In Alto Adige la lingua tedesca sostituirà al primo posto quella italiana sulla carta d’identità. A nemmeno tre giorni dal voto arrivano dalla Svp le prime richieste al Governo che ancora si deve insediare”. Chiamato in causa il Pd di Christian Tommasini, perché “di fronte all’impegno di Kompatscher come presidente della Giunta è rimasto silente per poi votare contro ma senza alcuna dichiarazione di voto. Non ha votato contro neppure il Movimento 5 stelle”, conclude Urzì annunciando che invierà una relazione critica al Ministero degli Interni.

 
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alfred frei Do., 08.03.2018 - 10:11

Proposta: perchè l'Austria oltre a rilasciare il passaporto per i sudtirolesi vogliosi non pensa anche all’introduzione per gli stessi della carta d’identità elettronica solo in lingua tedesca ? Se tanto mi dà tanto ........... e dopo Alfano per l'otto marzo si consiglia la lettura di "Dove tutto diventa passibile" di Sarah Lark.

Do., 08.03.2018 - 10:11 Permalink
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gorgias Do., 08.03.2018 - 14:38

Antwort auf von alfred frei

Wenn jemand die österreichische Staatsbürgerschaft besitzt hat er wohl Anrecht auf einen österreichischen Personalausweis. Mit der doppelten Staatsanwaltschaft löst das aber nicht das Problem mit dem Italienischen Personalausweiss und der Reihenfolge der Sprachen.

Do., 08.03.2018 - 14:38 Permalink
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Ludwig Thoma Do., 08.03.2018 - 20:10

Antwort auf von gorgias

Ihr Beitrag läßt den Schluss zu, dass die doppelte Staatsbürgerschaft irgendwelche Probleme lösen könnte. Können Sie mir sagen welche? Oder soll ich mich an den Bindestrichtiroler mit der Trumpfrisur wenden, der mit ausländischer targa in inländische Radarfallen tappte und den furbo zecken und nicht zahlen wollte?

Do., 08.03.2018 - 20:10 Permalink
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gorgias Do., 08.03.2018 - 21:45

Antwort auf von Ludwig Thoma

Eigentlich wollte ich nicht andeuten, dass der Doppelpass irgendwelche Probleme löst, doch für manche tut er das schon. Für jene die sich als Österreicher fühlen und es gerne durch einen Pass bestätigt haben möchten.
Es kann auch von Vorteil sein eine zweite Staatsbürgerschaft zu besitzen. - Oder manchmal auch von Nachteil. Wenn z.B. deutsch-türkische Journalisten die in der Türkei zu unrecht festgenommen werden es der BRD schwerer gemacht wird für diese zu intervenieren, als wenn sie nur Bundesbürger wären.
Mit Österreich sehe ich da weniger Probleme im Ausland, da es dieser Staat gerne allen anderen Staaten recht macht. Nur bei dem Doppelpass sieht es anscheinend so aus dass man hier da über den eigenen Schatten springt und diplomatische Verstimmungen mit seinem Nachbarn riskieren will. - Mal sehen.

Do., 08.03.2018 - 21:45 Permalink
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Martin B. Sa., 10.03.2018 - 10:34

Schade das nicht alle drei Landessprachen angeführt sein können. Ich fände es gut, wenn die Gemeinde entscheiden könnte und ev. das Engl. weggelassen werden könnte, wenn die Italiener in der Gemeinde die kleinste Gruppe darstellt. Eine Reihung nach prozentuellem Vorkommen in der Gemeinde finde ich auch korrekt und informativ.

Sa., 10.03.2018 - 10:34 Permalink