Politik | Bolzano

“Sicurezza in centro, la priorità”

Robert Auer (Svp) nuovo presidente del quartiere dopo la sfiducia a Armin Widmann, che non ci sta: “Ho lavorato bene, pago il no a Benko”. Ma il voto è stato unanime.
Robert Auer Svp
Foto: R. Auer

La circoscrizione Centro/Piani/Rencio volta pagina dopo i contrasti tra l’ormai ex presidente Armin Widmann e il resto dei consiglieri dell’aula, compreso i colleghi dell’Svp, che alla fine si sono coalizzati per sfiduciarlo. Riuscendoci. Il voto - dieci sì su undici presenti, solo l’interessato ha detto no - è arrivato nella riunione di ieri, nella quale è stato anche eletto il successore. Robert Auer, anche lui della Volkspartei, prima di tracciare la ripartenza per il lavoro del quartiere (“Dalla maggiore sicurezza in centro - racconta - ai parcheggi per le bici”) motiva il passaggio con l’atteggiamento “poco collaborativo” che avrebbe tenuto Widmann anche con i compagni di partito. E mentre l’interessato nega, e si definisce invece vittima di una manovra dettata anche dalla sua opposizione al trasloco di Ötzi al Virgolo tira dritto Barbara Pegoraro, del Centrodestra: “Non sono litigi personali, si è dimostrato finalmente che le regole di correttezza valgono per tutti”.

 

Sfiducia ok

 

La mozione di sfiducia, giunta al culmine di un clima difficile emerso già a gennaio, ha prodotto i suoi effetti senza tentennamenti. Dieci i voti ottenuti a livello bipartisan, con una condivisione politica pressoché unanime nel consiglio composto da Daniele Moretti (Pd), vicepresidente, Thomas Brachetti e Ulrike Spitaler (Verdi), Michela Corruggiero (Lega) - protagonista dello scontro con Widmann a inizio anno -, Claudia De Lorenzo (Civica Caramaschi), Robert Auer, Patrick Eccel e Ulrich Kauer (Svp), Barbara Pegoraro (Centrodestra), Deborah Sibi (M5s). 

Tutti quanti abbiamo votato, anche noi dell’Svp. Posso dire che Widmann non ha certo fatto cose gravi, il problema principale è che andava avanti con il suo programma, pur condivisibile, parlando poco, anche con noi del suo partito (Robert Auer, Svp)

L’onore e l’onore della presidenza è toccato ad Auer: “Tutti quanti abbiamo votato, anche noi dell’Svp. Posso dire che Widmann non ha certo fatto cose gravi, il problema principale è che andava avanti con il suo programma, pur condivisibile, parlando poco, anche con noi del suo partito. Quanto alla parolaccia che sarebbe stata detta a Corruggiero, io non ho sentito. Comunque noi gli avevamo suggerito di chiedere scusa. È stato insomma poco diplomatico. Nonostante questo, mi auguro di continuare a lavorare con lui come consigliere”.

Respingo le accuse. Sospetto che dietro ci sia una manovra, un posizionamento per le comunali del 2020. Giusto il mio no al trasloco di Ötzi, danneggerebbe il centro (Armin Widmann)

 

 

L’ex presidente e Pegoraro

 

Widmann, dal canto suo, conferma che rimarrà consigliere, per l’Svp fino a valutazioni contrarie. L’ex presidente non ci sta rispetto alle accuse ricevute. “Io mi sono sempre impegnato per i cittadini e questo continuerò a fare. Il contenuto della mozione non regge. E mi ero scusato con Corruggiero”. Poi punta il dito anche verso l’interno del suo partito: “Mi avevano chiesto di dimettermi ma ho rifiutato. Sospetto che dietro ci sia una manovra, un posizionamento che comprende le comunali del 2020. Ritengo giusta la mia opposizione al rischio di un trasloco di Ötzi, danneggerebbe i commercianti e con loro il centro storico”.

Non è un litigio personale, ma un segnale forte che dimostra che le regole valgono per tutti. Io stessa avevo segnalato le irregolarità per le procedure e i verbali (Barbara Pegorato, Centrodestra)

Le accuse sono ovviamente tutte da dimostrare. Pegoraro tuttavia ribadisce le ragioni della mozione, che ha messo d’accordo tutti i partiti. “È stato un segnale forte, doveroso. Non un litigio personale, come purtroppo hanno detto alcuni cittadini intervenuti in aula, ma un passo dettato dalla mancanza di rispetto delle regole. Io stessa ho fatto quattro ricorsi per il marcato rispetto delle procedure e nell’approvazione dei verbali. Adesso si volta pagina, speriamo in una nuova aria”.

Gli obiettivi sono la sicurezza in centro, perché la gente non si sente tranquilla, i posteggi per le biciclette, le passeggiate di Sant’Osvaldo che vanno abbellite (Auer)

 

Le priorità di Auer

 

Se nuova aria sarà, il nuovo presidente ha già pronte le priorità dell’azione di quartiere. Primo, la sicurezza. “Anche se non succede nulla di grave, la popolazione non si sente sicura in diverse aree del centro. Qui dobbiamo lavorare”, afferma Auer. Seguono, prosegue, “l’individuazione di posteggi per le biciclette, perché molti parcheggiano davanti ai negozi e questo disturba”, il miglioramento con luci e ringhiere delle passeggiate a Sant’Osvaldo (“Facciamo qualcosa di bello, come a Merano”, dice), ancora la pulizia di strade e marciapiedi e la questione rifiuti “che sarà rivista”.

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Karel Hyperion Do., 13.06.2019 - 21:45

Das größte Problem ist die Luftverschmutzung und der Umstand, dass die Bozner Altstadt ein Parkhaus geworden ist in dem man sich zu Fuß bis 12 Uhr Mittags nicht bewegen kann ohne überfahren zu werden. Im Übrigen sollte man keine Politik auf Gefühlen aufbauen: da verliert man die wichtigen Themen aus den Augen!

Do., 13.06.2019 - 21:45 Permalink