Kultur | Bolzano

“Il videogioco è cultura”

Con “Game ground” arriva a Bolzano il primo festival del videogioco. Dal 14 al 24 ottobre, 100 postazioni video-ludiche, eventi e vetrine artistiche in tutta la città.
Gameground
Foto: Salto.bz

Un'istituzione che sposa e valorizza il videogioco parte dall'assunto che il videogioco sia già cultura”. Ne sono convinti gli organizzatori della prima edizione di “Game Ground”, il festival del videogioco organizzato a Bolzano dall’associazione BeYoung/UPAD col sostegno dell’Ufficio Politiche Giovanili della Provincia. Per dieci giorni la città capoluogo sarà disseminata di iniziative videoludiche, all’insegna di mostre di retrogaming giocabili, eventi a teatro, conferenze e incontri completamente gratuiti. Dal 14 al 24 ottobre, dunque, 100 postazioni tra console e cabinati arcade – giocabili in maniera gratuita – saranno posizionate in vari luoghi della città, quali Museion, Twenty, Naturmuseum, spazio di co-working DRIN ed ex spazio Resistenze. “In città vi saranno 5 mostre tematiche, nonché eventi dal vivo in una trentina di location, trovando un equilibrio tra temi pop e approccio accademico” ha spiegato nel corso di una conferenza stampa allo spazio DRIN Aaron Damian dell’associazione BeYoung.

 

 

Lunedì abbiamo presentato il primo festival della scienza, ora presentiamo il primo festival del videogioco”, sottolinea il Direttore dell'Ufficio Politiche giovanili Claudio Andolfo, “sono entrambi progetti che valorizzano le passioni giovanili”. Si tratta di superare il gap tra cultura umanistica con le scienze e tecnologie, “perché la cultura dev'essere sexy”: “Si parla sempre di prevenzione dai rischi connessi al videogioco, invece vi sono aspetti positivi di natura economica, nel lavoro culturale e nelle sue maestranze” ha aggiunto Andolfo. Dello stesso avviso è il Capodipartimento degli Assessorati alla cultura italiana e all'ambiente, Antonio Lampis, secondo cui “il videogioco ha più potenzialità di quanto si creda: io stesso ho scritto di questa materia e ho convinto i grandi musei statali a un impegno sul gaming. Saper utilizzare i videogame significa anche capire il lavoro degli artisti, che lavorano sullo stesso meccanismo creativo”.

 

 

Lo spazio DRIN ospiterà tra oggi e domani l’illustratore e fumettista italiano Francesco Barbieri, che realizzerà una composizione sulla vetrina dello spazio di Corso Italia in omaggio al mondo del gaming, nonché un workshop di illustrazione. Altri dieci artisti illustreranno altrettante vetrine nei quartieri.