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Regione, assessori a fine mese

Consiglio regionale convocato il 29-30 gennaio. Da decidere giunta e questori: a Trento è gara tra Claudio Cia e Giorgio Leonardi. Segretari, la Lega vuole Savoi.
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Foto: C. Cia

Mentre a Bolzano i nomi sono già pattuiti - Manfred Vallazza e Jasmin Ladurner - a Trento ci si divide. Nella compagine delle liste minori che sostengono il presidente della Provincia, il leghista Maurizio Fugatti, è testa a testa fra Claudio Cia (Agire per il Trentino), che si considera in pole position per la nomina, e Giorgio Leonardi, di Forza Italia. Il consigliere provinciale azzurro punta anche a prendersi la guida del partito in Trentino esaurendo il commissariamento di Michaela Biancofiore.

La partita della giunta regionale è l’ultima che rimane nella fase di rinnovo dei consigli provinciali e dei relativi esecutivi, che hanno segnato il successo della Lega e la ridefinizione degli equilibri politici locali.

 

 

I protagonisti della trattativa che comprende a cascata anche i questori del consiglio sono Svp e Lega. Quest’ultima è forte di 18 consiglieri in totale, ma non è esente da diversità di vedute tra Bolzano e Trento, vedi l’assenza di punti forti per la Regione nel programma di governo altoatesino. Inoltre, lo scoglio principale è la concezione dell’ente, che la Volkspartei vorrebbe semplicemente abolire, mentre per i trentini è l’ancoraggio istituzionale dell’autonomia, la vera rassicurazione dello status quo rispetto a Roma.

Per un faccia a faccia istituzionale tra Fugatti e Kompatscher - salvo contatti telefonici nel frattempo - si attende la prossima seduta dell’Aula, che il presidente Roberto Paccher (Lega) intende convocare nella finestra di martedì 29 e mercoledì 30 gennaio (e la successiva sarà attorno al 13 febbraio). Si ripartirà, chiarisce Paccher, dall’ordine del giorno sospeso nel giorno di insediamento. E dai punti che attendono: il completamento dell’ufficio di presidenza e gli assessori regionali. In quest’ultimo caso, Trento deve risolvere la grana su chi andrà a ricoprire “l’assessorato di Plotegher”, dal nome di Violetta Plotegher (Pd), l’assessora uscente al welfare. 

 

 

Claudio Cia, sostenitore di Fugatti della prima ora, ma eletto per un soffio in consiglio, punta da tempo alla nomina. Deve però fare i conti con il pressing di Leonardi e di Forza Italia. Fugatti deve considerare diverse variabili, soprattutto l’intesa con gli alleati di centrodestra per le suppletive di maggio (si rivota nei collegi di Trento e Valsugana per la Camera) associate alle europee. La Lega vorrebbe candidati propri in entrambi, ma non è detto che riesca a spuntarla. E poi malgrado tutto bisogna vincere per non interrompere il corso positivo che porterà prima o poi anche alla candidatura per il sindaco di Trento.

Riguardo all’ufficio di presidenza del consiglio, senza il quale l’Aula è bloccata, si riparte dalle valutazioni fatte dai capigruppo regionali durante la pausa dei lavori a novembre. Con alcune novità. Josef Noggler, “retrocesso” da assessore, è dato come vicepresidente vicario al posto di Thomas Widmann (che entra nella giunta provinciale di Bolzano). Ben posizionato Luca Guglielmi nell’altra vicepresidenza, restano i questori: Svp e Lega ne rivendicano uno a testa per la maggioranza e per il Carroccio il prescelto è Alessandro Savoi. La casella rimanente andrebbe ad un esponente della minoranza, altoatesino. Si era parlato di Alessandro Urzì (Alto Adige nel cuore) o Diego Nicolini (M5s), visto che nella passata legislatura c’era un trentino.