Chronik | La svolta

“Schwazer non ha commesso il fatto”

Il gip del Tribunale di Bolzano, Walter Pelino, archivia l’accusa di doping. “Probabile la manipolazione delle provette”.
Alex Schwazer
Foto: upi

Alex Schwazer taglia da vincitore, in un’aula di tribunale, l’agognato traguardo. Il gip Walter Pelino ha disposto l’archiviazione del procedimento penale a carico dell’atleta altoatesino per “non aver commesso il fatto”.
Ovvero Schwazer nel 2016 non si è dopato. L’incubo era iniziato il 21 giugno 2016 quando al marciatore venne comunicata la positività a metaboliti di testosterone per un controllo del 1° gennaio dello stesso anno che inizialmente era risultato regolare e che poi gli costerà invece una squalifica di 8 anni emessa dal Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) di Losanna.

Il gip del Tribunale di Bolzano sottolinea nelle motivazioni la scarsa collaborazione di Wada (l’agenzia mondiale antidoping) e Iaaf (la federazione internazionale di atletica leggera). “Hanno operato in maniera totalmente autoreferenziale non tollerando controlli dall’esterno fino al punto di produrre dichiarazioni false”, scrive Pelino. “È quindi provato che la manipolazione delle provette che lo scrivente ritiene provata con alto grado di probabilità razionale, avrebbe potuto avvenire in qualsiasi momento a Stoccarda come a Colonia, ove si è dimostrato esservi provette non sigillate dunque agevolmente utilizzabili alla bisogna”.

Parole che sembrano avvalorare la tesi del complotto ai danni del campione altoatesino, sostenuta da sempre dallo stesso Schwazer e dal suo allenatore Sandro Donati. Scrive nelle conclusioni il giudice Pelino: “Si ritiene accertato con alto grado di credibilità razionale che i campioni di urina prelevati ad Alex Schwazer il primo gennaio 2016 siano stati alterati allo scopo di farli risultare positivi, e dunque di ottenere la squalifica e il discredito dell'atleta, come pure del suo allenatore Sandro Donati”. E ancora: “Sussistono forti evidenze del fatto che nel tentativo di impedire l’accertamento del predetto reato siano stati commessi una serie di reati”, ovvero falso ideologico, frode processuale e diffamazione.

Resta la squalifica fino al 2024 comminata al marciatore di Racines dal Tribunale arbitrale dello sport di Losanna. Schwazer, tuttavia, forte della decisione del Tribunale di Bolzano, potrebbe ora rivolgersi alla Corte Federale Svizzera per impugnare la sentenza del Tas.

 

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Karl Trojer Fr., 19.02.2021 - 09:51

Herzlichen Glückwunsch an Alex Schwazer ! Diesen Anklage-Stress überstanden zu haben , ist bereits ein Olympia-Sieg. Möge Schwazer nun die nächsten Wettbewerbe bestreiten können und auch bei Olympia in Tokyo aufs Podium steigen !

Fr., 19.02.2021 - 09:51 Permalink