Kultur | arte

Una borsa nel nome di Agitu

“Razzismo brutta storia” e Centrale Fies, in collaborazione con Black History Month Florence, lanciano una fellowship in onore dell’imprenditrice trentina uccisa nel 2020
Agitu Ideo Gudeta FELLOWSHIP
Foto: Razzismo Brutta Storia

Quando, alla fine di dicembre, l’attivista di origini etiopi e titolare dell’azienda agricola “La capra felice” Agitu Ideo Gudeta venne uccisa da un suo dipendente, la commozione e l’incredulità di chi la conobbe (e non) travalicò i confini del Trentino. Nota per l’allevamento di capre e la produzione di formaggi nella val dei Mocheni, Agitu rappresentava un esempio di lotta alle discriminazioni razziali e di genere che andava ben al di là della semplice testimonianza. A due mesi di distanza dalla tragica morte, un’iniziativa vuole portare avanti tale lotta. Le ed i militanti di “Razzismo Brutta Storia”, in collaborazione con Centrale Fies e il Black History Month Florence, hanno lavorato con l’appoggio della famiglia alla costruzione di un bando artistico intitolato ad Agitu Ideo Gudeta, “vittima di un femminicidio arrivato a interrompere una vita di lotta e forza”.

 

 

Una donna coraggiosa – scrivono le promotrici – che con il suo impegno politico ci ha mostrato la strada verso un mondo diverso, un mondo ripopolato di bellezza e diversità, che si è dedicata a una pratica ecologica illuminata, alla giustizia sociale e al rispetto dellə altrə così come allo sviluppo di un’economia di montagna immaginata in un’ottica visionaria, coraggiosa e controcorrente. La filosofia politica del lavoro di Agitu è e sarà di forte ispirazione per tuttə noi”. La borsa, proseguono, è “pensata per artistə razzializzatə. Si tratta di un tentativo di affirmative action (discriminazione positiva, ndr). Non tanto perché il mondo dell'arte, (in)consapevolmente bianco, inizi a riflettere la differenza che abita la società, ma perché sappiamo che questa bianchezza è il frutto di barriere simboliche e materiali reali, che precludono l'accesso a chi devia da questa norma silenziosa. Un piccolo passo per sfidare quella norma”.

 

Una fellowship per soggetti razzializzati

 

Il Trentino è il territorio nel quale Agitu Ideo Gudeta trovò lo spazio per realizzare il proprio progetto di vita: la fellowship artistica è pensata affinché sia mantenuto tale spazio per chi ha vissuto la medesima esperienza. Il bando è infatti rivolto ad artiste e artisti che s'identificano come soggetti razzializzati, e/o appartenenti a minoranze etniche oppure con background migratorio, con forti legami con l’Italia – ovvero che siano nate/i o cresciute/i in Italia, residenti in Italia o all’estero, con o senza cittadinanza italiana. Il bando non prevede limiti di età ed è aperto a singoli o gruppi, incoraggiando la partecipazione di artiste e artisti autodidatte/i, fuori dai circuiti artistici o senza un’educazione artistica formale.

Sono ammesse al bando azioni performative di varia natura, comprese anche sound and new media art, text-based performance, lecture performance, multimedia storytelling, pratiche coreografiche o relazionali e progetti workshop-based. Tutti i dettagli della borsa si trovano a questo link.