Politik | Forum Alpbach

Heiliges Land Olympia

Consueto appuntamento tra i presidenti dell'Euregio Kompatscher, Rossi e Platter alle Giornate del Tirolo ad Alpbach. E si torna a parlare di cooperazione alle Olimpiadi.
tiroltag
Foto: Provincia Autonoma di Trento

E così, puntuale come ogni agosto, arrivano i Tiroltage del European Forum Alpbach, summit internazionale che si svolge nell'omonima località di villeggiatura del Tirolo del Nord. A fare gli onori di casa i tre Landeshauptmann dell'Euregio Tirolo-Sudtirolo-Trentino Günther Platter, Arno Kompatscher e Ugo Rossi - stavolta senza ospiti ingombranti da gestire: lo scorso anno arrivò il presidente della commissione europea Jean Claude Juncker a definirli bonariamente die drei Landesobermuftis - che hanno seguito il protocollo nella maniera più tradizionale possibile. Il cerimoniale ormai consolidato prevede la messa domenicale di primo mattino, cui segue una grande cerimonia davanti alla chiesa di Alpbach, con un marea di Schützen ed esponenti della politica e dell'economia euroregionale a rendere omaggio ai tre Capitani, che ricambiano intrattenendoli con altrettanti interventi appassionati.

Cooperazione è la parola d'ordine: secondo Kompatscher "per evitare grandi conflitti come quelli segnati in passato dalle guerre, dobbiamo intraprendere nuove vie di cooperazione, sul piano economico, culturale, sociale e comunitario. La sfida principale è data oggi dai flussi migratori". "Nella cornice dell'Euregio dobbiamo dimostrare responsabilità attraverso la cooperazione, dotarci di regole comuni e condividere la storia senza commettere gli errori del passato: l'Euregio vuol dire cooperazione, pace, fratellanza, capacità di lavorare assieme" gli fa eco il collega trentino Rossi. Anche il governatore tirolese Platter ribadisce la necessità della collaborazione, pur sapendo che le relazioni non sono mai prive di conflitti: "Proprio grazie alla buona cooperazione si è riusciti a evitare il caos alla frontiera del Brennero nella questione dei profughi" sostiene il Capitano del Tirolo, non senza far storcere il naso a qualcuno dei presenti (il governatore del Trentino avrebbe poi precisato che i confini "non sono i luoghi adatti a gestire fenomeni complessi come le migrazioni"). E a proposito di cooperazione, Platter tira in ballo l'esempio delle Olimpiadi invernali di Innsbruck 2026, nonostante l'Euregio non venga più nominata come possibile sede allargata dei Giochi olimpici.

BBT post-olimpico

Tema delle Giornate del Tirolo la mobilità sostenibile nelle regioni alpine, perché come spiega Kompatscher "la libera circolazione di persone e beni ha portato progresso e benessere ma anche criticità, che richiedono di individuare soluzioni per garantire un bilanciamento di tutti gli interessi in gioco". Platter ricorda che il traffico di transito nell'Euregio tirolese ha raggiunto la sua capacità massima, con circa 2,1 milioni di mezzi pesanti all'anno che valicano il Brennero. Grazie al think tank EuregioLab - coordinato da Helmuth Moroder e organizzato dall’ufficio dell’Euregio con il supporto degli atenei di Innsbruck, Bolzano e Trento, dell’Eurac e del Management Center Innsbruck - sono state avanzate una serie di proposte risolutive, in primis per il Tunnel di base del Brennero (BBT). Prioritario sarà assicurare che il traffico merci e di transito venga effettivamente trasferito sulla nuova linea, con un regolare servizio passeggeri con treni a cadenza di mezz’ora. La tratta storica che quest'anno compie 150 anni dovrebbe essere così destinata a un servizio regionale concepito come vera e propria metropolitana di superficie. Tutto questo però, con tutta probabilità, dopo le (eventuali) olimpiadi euroregionali.