Politik | wahlen 18 Elezioni

Pd e Civiche, il nodo del programma

Manca ancora l’ok su Merano, toponomastica e privati nella sanità. “Solo punti da limare” dice Huber che vede Casolari: "Da noi nessun dogma". I dem chiamano Gennaccaro.
img_4402.jpg
Foto: Salto.bz

Per alcuni il lavoro di preparazione del programma congiunto è “in ritardo”. Per altri invece, soprattutto a livello ufficiale, bisogna “solo concludere” un confronto tra due forze che si sono alleate appena ad agosto. Ci sono tuttavia alcuni punti da chiarire per un accordo pieno tra Pd e i Civici sull’offerta elettorale alle provinciali del 21 ottobre. Uno dei temi sul tavolo è l’aumento del budget per le strutture convenzionate nella sanità, proposto da Andrea Casolari per ridurre i tempi di attesa. Alessandro Huber non chiude: “Va bene, a patto che serva a migliorare la qualità complessiva di una sanità pubblica, per tutti”.

 

Le proposte di Casolari

Il segretario del Pd e l’esponente dei Civici, candidato al secondo posto nella lista dem in virtù del patto tra le due forze, si troveranno a breve per cercare di “chiudere” sul programma. Va trovata una formulazione condivisa per alcuni punti, la sanità in primis. Casolari e i civici credono che un aumento del budget per le strutture convenzionate possa servire per sgravare i servizi pubblici riducendo le liste di attesa per le prestazioni. “Questo a nostro avviso non deve essere un tabù” afferma l’interessato. “Io poi non ho interessi specifici nel settore. Ricordiamo che in Alto Adige il budget per i convenzionati è solo al 2%, mentre in Trentino è all’8%. Non vogliamo certo arrivare al 50% di Lombardia e Lazio, ma fare un discorso d’insieme per ridurre le liste di attesa”. 

Aumentare il budget sanitario per i convenzionati non deve essere un tabù. In Alto Adige è al 2%, in Trentino all'8%. L'importante è fare un discorso d'insieme per ridurre le liste d'attesa. Per la toponomastica poi è opportuno il principio della doppia maggioranza, da parte di tutti e due i gruppi linguistici (Andrea Casolari)

C’è poi il tema delicatissimo delle scelte su toponomastica e onorificenze. I civici vogliono recuperare il principio della doppia maggioranza “etnica”, da parte sia del gruppo linguistico tedesco che italiano, per le decisioni istituzionali in tema di denominazioni dei luoghi e di assegnazione dei riconoscimenti. Era la proposta di Francesco Palermo nell’accordo poi saltato per l’opposizione di Roberto Bizzo. “L’idea è portare questa proposta al tavolo con il Pd, senza pretendere di avere la verità assoluta in mano” aggiunge Casolari. “L’importante è discutere, senza dogmi”.

 

 

Il Pd risponde

Huber si mostra ottimista per l’esito della partita e punta a coinvolgere anche Angelo Gennaccaro e la sua lista Io sto con Bolzano. “Attendiamo le loro proposte”, precisa. Riguardo ai nodi sul tavolo, non parla di ritardi ma di programma “da limare”. “Abbiamo trovato l’intesa sulla lista con i civici il 20 agosto e abbiamo ricominciato da capo il lavoro sul programma”. Nel merito, il segretario parte da Merano, città di cui Casolari è espressione. “Dobbiamo capire come modificare la viabilità e affrontare i problemi del trasporto extraurbano Merano-Bolzano. Si ragiona su una metropolitana di superficie che unisca i due centri in venti minuti. Per la sanità bisogna capire come attuare una stretta collaborazione tra i due ospedali, anche per alleggerire il pronto soccorso di Bolzano”. 

Non ci sono ritardi o divergenze ma solo punti da limare. Vogliamo pensare a Merano, promuovendo una metropolitana di superficie per arrivare a Bolzano in 20 minuti. Sui privati nella sanità va bene aumentare il budget, a patto di migliorare il servizio pubblico generale. Per la toponomastica siamo d'accordo (Alessandro Huber)

Sul ruolo dei privati, Huber “tratta” con i civici. “Si può fare un percorso che serva ad aumentare la qualità dei servizi pubblici, che in alcune parti sono sovraccarichi, attraverso delle convenzioni con i privati. Penso all’acquisto di macchinari, che da parte delle strutture private potrebbe rendere alcune prestazioni più convenienti facendo risparmiare la sanità pubblica. Quindi va bene aumentare il budget, ma nell’ottica di migliorare il servizio per tutti”.

Sulla toponomastica, il segretario è ancora più chiaro. “La doppia maggioranza era la nostra proposta, poi il voto di Bizzo l’ha fermata. Da qui ripartiamo. La storicità di molti nomi italiani va mantenuta, serve per la sicurezza in montagna come hanno segnalato Cai e soccorso alpino, e per la riconoscibilità dei toponimi”. 

Siamo ripartiti da zero da agosto e stiamo facendo una trattativa politica. Vogliamo trovare affinità con le proposte di Gennaccaro e includeremo quelle di Socialisti e +Europa, per un programma integrato (Huber)

“Con i Socialisti, +Europa e Gennaccaro”

Quindi, non resta che superare le ultime divergenze. “Stiamo facendo una trattativa politica e dunque bisogna limare alcuni dettagli - conclude Huber -. Vogliamo trovare affinità con le proposte di Gennaccaro e includeremo quelle di Socialisti e +Europa, per un programma integrato e competitivo”.