Gesellschaft | Merano 2000

L’Ivigna appeso a un filo

Il progetto di rinnovamento del complesso funiviario Merano 2000 preoccupa le associazioni ambientaliste: “Quella terrazza panoramica darà il via alla cementificazione”.
Merano 2000
Foto: Salto.bz

Le scorse settimane, i vertici della società Merano 2000 Funivie SPA hanno illustrato alla Giunta comunale di Merano i progetti per il rinnovamento di due impianti di risalita, ritenuti obsoleti. Sono la seggiovia Piffing e Valcanova, entrambe entrate in funzione nel 1991 e destinate ora in parte alla dismissione. La società infatti, partecipata per circa i due terzi dal Comune, non intende limitarsi a un mero rinnovamento di un impianto ma intende costruirne di nuovi, sostituendo la Piffing, che collega la parte anteriore dell'area sciistica ed escursionistica intorno alla Piffinger Alm con la parte posteriore intorno alla Waidmann-Alm, con Naifjoch, una nuova cabinovia a 10 posti su un nuovo tracciato con tanto di stazione intermedia panoramica con vista sul Monte Ivigna. Il costo di realizzazione del progetto è stato stimato per 15 milioni di euro ed è in programma di essere realizzato entro la fine dell’anno.


La Kesselberg-Valcanova verrà invece potenziata con nuove seggiovie a 6 o 8 posti dotate di cupole protettive. La sostituzione viene prevista entro dicembre 2023 con un volume di investimento di circa 11 milioni di euro.
Anche in questo caso, la società intende affidarsi allo stanziamento dei contributi pubblici che, per le nuove costruzioni ammontano  al 45% del costo totale. Per quanto riguarda la futura Naifjoch, su un investimento di 15 milioni il costo stimato per la società ammonterebbe a 6,734 milioni (che arriverebbe a 7,984 milioni netti se considerate le opere collegate, come la realizzazione di un parcheggio e l’ampliamento delle piste), a fronte di 2,416 milioni di euro di sovvenzioni nell’ambito del progetto “Industria 4.0” e 5,850 milioni di contributi provinciali. 
Il piano di investimento verrà illustrato al Consiglio comunale domani, 23 febbraio, in cui la Giunta chiederà il voto affinchè il Comune di Merano possa partecipare alle spese di investimento della società.


 

Le reazioni
 

Secondo le organizzazioni montane e ambientaliste il progetto della Merano 2000 Funivie Spa rappresenta l’ennesimo esempio dell'espansione obsoleta e sconsiderata delle stazioni sciistiche dell'Alto Adige che prevede in questo caso il massiccio intervento sulla cima di una montagna precedentemente libera di costruzione, il Rötboden sul Naifjoch, un'area geologicamente instabile nonché luogo di riposo mesolitico, ovvero una zona di protezione archeologica. Scavi profondi non possono dunque che compromettere in maniera irreversibile la già fragile ecologia dell’habitat alpino. Nonostante questo,  la società è decisa a realizzare la propria stazione intermedia con terrazza panoramica. "Nulla impedisce di migliorare o modernizzare le strutture esistenti in aree già sviluppate - sostengono Carlo Zanella e Georg Simeoni, rispettivamente presidenti del Cai e dell’AVS -. In questo caso si pone la questione del dimensionamento: si vuole sostituire una seggiovia esistente con una cabinovia a 10 posti, il che equivale a un ampliamento incomprensibile, e si vuole trasformare la nuova stazione intermedia in un punto panoramico con tutti i crismi: non certo opportuno per questa zona. Va da sé - aggiungono - che i servizi igienici sono necessari per i visitatori, così come un ombrellone per i mesi caldi su questa specie di terrazza. E poi? La costruzione di un ulteriore ristorante con vista sull'Ivigna o di una sky lounge è solo una questione di tempo”.

 


Scettica anche l’opposizione comunale dei Verdi, intenzionata a votare contro la proposta di investimento: “Ci stanno chiedendo di accettare a scatola chiusa l’accordo di massima per investire su un progetto dai costi ancora ipotetici e che non è stato ancora sottoposto a valutazione ambientale - spiega a salto.bz Toni Ladurner -. Voteremo contro, sia perché si tratta di un progetto insostenibile e ingiustificabile sia perché i costi potrebbero essere maggiori per il Comune, qualora il progetto non venisse sovvenzionato come preventivato”. Ad opporsi al progetto anche Claudia Plaikner, presidente della Heimatpflegeverband e Klaus-Peter Dissinger, presidente della Federazione Protezionisti Sudtirolesi: “Una piattaforma panoramica su qualche collina sciistica può non sembrare così scioccante alla maggior parte delle persone, ma il problema - sottolineano - è che questa messa in scena ed eventizzazione del paesaggio alpino non si fermerà fino a quando ogni società di impianti di risalita avrà la sua piattaforma panoramica, il suo percorso a tema,la sua installazione di animazione per bambini, la sua torre di vetro”.

La scala di questi progetti sarebbe più piccola e più ecologica se il sostegno finanziario pubblico non fosse così alto


Le presidenze delle quattro associazioni altoatesine. AVS, Federazione Protezionisti Sudtirolesi, CAI e Heimatpflegeverband chiedono infine che i fondi pubblici vengano investiti esclusivamente in impianti di risalita integranti il sistema di trasporto pubblico locale, finalizzato a rendere veramente, e non strumentalmente, sostenibile la mobilità in montagna.: "Siamo dell'opinione - concludono - che la scala di questi progetti sarebbe più piccola e più ecologica se il sostegno finanziario pubblico non fosse così alto. Se l'Alto Adige vuole davvero diventare il luogo sostenibile più ricercato d'Europa, bisogna porre fine a progetti come questi”.

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M A Di., 22.02.2022 - 13:45

Wer braucht in den Bergen eine Aussichtsterrasse, um das zu sehen, was man ohne genauso gesehen hätte?
Nachdem im Schnalstal eine solche sogar auf einen Berggipfel gepflanzt worden ist, kommen jetzt wohl alle Schigebiete der Reihe nach angetanzt und errichten so etwas Extravagantes, noch nie Dagewesenes...
Ist das nun absurd oder pervers?

Di., 22.02.2022 - 13:45 Permalink
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Laurin Kofler Di., 22.02.2022 - 13:57

Daß der Verbindungslift erneuert wird, finde ich gut und richtig. Für was es aber eine Aussichtsplattform braucht, erschließt sich mir einfach nicht.

Di., 22.02.2022 - 13:57 Permalink