Umwelt | Il nuovo Paesc

Clima, il piano d’azione

Bombe d’acqua e di calore, allagamenti, frane, siccità: gli eventi estremi e come affrontarli. Bolzano aggiorna l’impegno per il pianeta. Co2, 40,65% in meno nel 2030.
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Foto: Comune Bz

La città di Bolzano cerca di rendere più concreto l’impegno contro l’emergenza climatica, oggetto di una delibera approvata in consiglio, e aggiorna gli obiettivi a favore del pianeta. Il nuovo Piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima (Paesc) prevede azioni fino al 2030, con un traguardo coordinato: ridurre del 40,65% le 520.715 tonnellate di anidride carbonica - Co2 - emesse nel 2010, arrivando ad un totale di emissioni inquinanti pari a 309.046 tonnellate fra 10 anni. 

 

Il piano dei Verdi con Caramaschi

 

La delibera di indirizzo proposta da Marialaura Lorenzini, assessora all’ambiente ed esponente dei Verdi, è stata approvata dalla giunta lunedì scorso. Giovedì verrà illustrata alla commissione ambiente, prima del passaggio in Aula per l’ok finale. Si tratta di uno degli impegni finali per l’amministrazione del sindaco Renzo Caramaschi che si ripropone agli elettori alle comunali di maggio sostenuto dall’alleanza Pd, Verdi, Noi per Bolzano.

Gli interventi in programma verranno illustrati nel dettaglio durante il dibattito. Si tratta di una serie di iniziative, in parte già avviate nei precedenti piani, che vanno dal teleriscaldamento al risanamento energetico degli edifici pubblici, dal progetto Sinfonia ai provvedimenti sul traffico al prolungamento dei percorsi ciclabili. Provvedimenti, sintetizza l’amministrazione, che formulati con traguardi più stringenti dovrebbero portare ad un significativo miglioramento della situazione sul fronte dell’inquinamento in città. Oltre a contribuire ad attenuare il cambiamento climatico “sempre più visibile - si legge - anche a livello locale”. Basti ricordare la tempesta che ha stravolto Bolzano nell’agosto 2019.

 

Obiettivi più stringenti

 

Il nuovo programma costituisce un aggiornamento del Patto dei sindaci, sottoscritto nel 2010 da Bolzano, con il quale la città si è impegnata a ridurre del 20,4% le emissioni di Co2 nel 2020. Il traguardo è stato rinnovato nel 2017, nella veste di Patto dei sindaci per il clima e l’energia, che ha vincolato i Comuni ad un abbattimento del 40%. L’ultimo documento, definito Paesc, fissa più in là l’asticella, al 40,65% di emissioni in meno.

 

 

Il rischio di eventi estremi e cosa fare

 

Il piano è suddiviso in due parti. La prima, più descrittiva, contiene un’analisi della situazione: di fattori come la morfologia del territorio, l’andamento delle temperature e del clima e quindi il rischio legato ai cambiamenti climatici che interessano Bolzano. Vengono analizzati i principali accadimenti degli ultimi anni, per quanto riguarda ondate di calore, inondazioni e allagamenti, frane e siccità. All’identificazione dei fenomeni segue l’analisi dei rischi associati, realizzando la probabilità di aumento della frequenza del fenomeno in questione e l’entità del danno associato. Viene poi analizzata la vulnerabilità del capoluogo a questi eventi estremi e soprattutto si individuano le priorità di intervento.

Nella seconda parte sono definite le azioni da intraprendere per la mitigazione e l’adattamento alle evoluzioni del clima. Interventi che saranno illustrati nel dettaglio dall’assessora e poi affidati al dibattito con i consiglieri.