E-bike, continua lo scontro

“Sarebbero 440 mila euro di fondi europei e su questi nemmeno la disponibilità a renderne atto all’opinione pubblica”. Alessandro Urzì torna a criticare il sindaco Wilfried Trettl per il progetto delle e-bike ai pendolari di Appiano. Dopo il no ad un chiarimento incassato dal consigliere nell’interrogazione in consiglio provinciale - a cui il Comune ha risposto contestando la competenza di Urzì nella questione relativa ad un ente locale - ora l’esponente di Alto Adige nel cuore, legato a Fratelli d’Italia, risponde annunciando un’iniziativa presso il Parlamento di Roma e quello europeo.
Urzì coinvolge Roma e Ue
“Il caso delle biciclette elettriche in comodato a cifra assolutamente simbolica di cui ha beneficiato un selezionato numero di cittadini scelti chissà come e chissà per che cosa dall’amministrazione comunale di Appiano approderà immediatamente a livello parlamentare, con un’interrogazione presentata dal Gruppo di Fratelli d’Italia e al Parlamento Europeo subito dopo le imminenti elezioni”, afferma Urzì affiancato da Francesca Gerosa, candidata territoriale di Fratelli d’Italia alle prossime consultazioni europee.
Biciclette elettriche in comodato a cifra simbolica, per un selezionato numero di cittadini scelti chissà come. E con fondi europei per 440.000 euro: Fratelli d’Italia presenterà un’interrogazione a Roma e si muoverà presso l’Europarlamento (Alessandro Urzì)
Il sindaco risponde
Il consigliere provinciale dunque non molla sul progetto per il quale il Comune della conca bolzanina ha ottenuto 61.750 euro dalla Provincia. Dal canto suo, Trettl rimanda al mittente le critiche e risponde su alcuni punti sollevati. “A me risulta che riguardo ai fondi europei abbiamo accettato 280.000 euro, per via del fatto che la contribuzione è al 75%. Quanto invece alla scelta dei beneficiari, i criteri sono assolutamente trasparenti”.
Nell’ambito del progetto a 100 cittadini di Appiano è stata assegnata nel novembre 2018 una bici a pedalata assistita, in cambio di un contributo annuo a testa di 150 euro, per tre anni. Per Urzì l’assegnazione non sarebbe stata esente da dubbi sulla discrezionalità. Trettl invece precisa: “I beneficiari hanno garantito di essere pendolari, di partecipare al progetto per tre anni, di lavorare fuori dal Comune e di utilizzare la bici per recarsi alla fermata dei mezzi pubblici, soprattutto il Metrobus per Bolzano”.
Urzì non mi ha mai chiesto nulla, il progetto è apprezzato da tanti Comuni ed è servito a far diminuire il traffico. Riguardo ai soldi Ue, sono 280.000 euro circa e la scelta dei beneficiari è stata trasparente. Sono pendolari (Wilfried Trettl)
Il primo cittadino, che dice di usare lui stesso la bici anche per dare “il buon esempio, non capisce l’ostilità di Urzì sull’iniziativa. “A me non ha mai chiesto nulla. Il progetto invece è stato apprezzato dai Comuni di Bolzano, Merano, Caldaro e Laives nel tavolo sulla riduzione delle emissioni inquinanti e ricevo elogi da altre amministrazioni che sono interessate a replicarlo. Posso dire inoltre che ha un effetto positivo perché il traffico interno ad Appiano è diminuito e lo stesso vale per quello verso Bolzano”.
Da Appiano dunque non si capisce il motivo della perplessità di Alto Adige nel cuore. Ma lo scontro a distanza è destinato a proseguire.
Stimme zu, um die Kommentare zu lesen - oder auch selbst zu kommentieren. Du kannst Deine Zustimmung jederzeit wieder zurücknehmen.