Politik | Intercettazioni SAD

“Anche Vettorato deve dimettersi”

Diego Nicolini, consigliere provinciale 5 Stelle, è pronto a sfiduciare l'assessore leghista: “La combriccola SAD lo voleva vicepresidente. Kompatscher? Il meno peggio”.
Diego Nicolini, Giuliano Vettorato
Foto: Salto.bz

“Le macchinazioni interne e l’intromissione di soggetti esterni che hanno portato al siluramento di Bessone come vicepresidente della Provincia sono un campanello d’allarme”. Non sembra usare mezzi termini Diego Nicolini, consigliere pentastellato in Landtag, pronto a presentare una mozione di sfiducia rivolta al vice “italiano” di Arno Kompatscher, Giuliano Vettorato della Lega.

salto.bz: Consigliere Nicolini, per quale motivo ritiene non vi siano più i presupposti affinché Giuliano Vettorato prosegua nel suo mandato di assessore e vicepresidente della Provincia?

Diego Nicolini: Sin dall’inizio delle rivelazioni di questo scandalo, abbiamo ritenuto che le due figure che fanno parte della Giunta provinciale coinvolte nelle intercettazioni dovessero fare un passo indietro. È stato dimostrato un disegno, una macchinazione: sebbene non sia andata a buon fine riguardo la concessione a SAD, nel caso della nomina a Vicepresidente di Vettorato si è realizzato quanto aveva in mente la “combriccola”.

La concessione a SAD non è andata a buon fine, la nomina di Vettorato a Vicepresidente invece sì

Ci sono poi delle uscite del futuro assessore che non sono compatibili con l’importante ruolo. Vettorato è sembrato disposto a tutto pur di diventare vicepresidente.  Dovrebbe poi chiarire come è andata con la questione delle lezioni per diventare “il miglior assessore possibile” alla mobilità e delle 4 bottiglie di vino di cui parla uno degli intercettati. Perciò chiediamo le dimissioni della parte italiana (della Lega) in Giunta provinciale.

La Volkspartei sta lavando i panni sporchi, mentre la Lega no?

La SVP ha reagito internamente. Certo, magari sarebbe necessario cadessero altre teste, ma almeno lì è nata una discussione. Nella Lega c’è un immobilismo totale, scandaloso, che è speculare alla loro funzione in Giunta. Non sono riusciti a fare un disegno di legge che sia uno, in quattro anni hanno presentato una mozione: non un grande rendimento, direi. E, entrando nel merito dell’azione di governo, hanno contribuito ad esempio alle disparità nella scuola italiana. C’è un’incapacità assoluta e dare le dimissioni sarebbe un segnale.

L’assessore Widmann, nonostante il ritiro delle deleghe, non lo ha ancora fatto.

Certo, all’interno del partito di maggioranza c’è un caos totale, non c’è più una leadership. Lunedì, con gli altri partiti di opposizione, abbia ritenuto - in modo forse un po’ affrettato - che l’unica soluzione fosse tornare alle urne e ridare la parola agli elettori. Pur riconoscendo che l’opposizione debba agire unita, ero un po’ riluttante e mi resta il dubbio non sia la soluzione migliore.

Ha sottoscritto con le opposizioni una richiesta di elezioni anticipate che non condivide?

Riconosco che ho fatto una scelta affrettata, andrebbe ponderata meglio.

Perché?

Dare la parola agli elettori è sempre positivo. Il problema, però, è questo momento di crisi. C’è forte disagio da parte dei cittadini, che subiscono i rincari di bollette, alimenti, materie prime. La pandemia sta riemergendo. Non so se un vuoto politico di tre-quattro mesi aiuterebbe.

Elezioni anticipate? Non so se un vuoto politico di tre-quattro mesi sarebbe d'aiuto per i cittadini

 

Tornando a Vettorato. Kompatscher ha ritenuto di dover ritirare le deleghe solamente a Thomas Widmann. Come mai? Ci sarà una ragione della “grazia” a Vettorato…

La vicenda è abbastanza complessa. C’è una sovrapposizione poco chiara anche nel caso del Landeshauptmann. Lunedì la richiesta di dimissioni a Widmann non era stata programmata. Era una richiesta supplementare, una “voce fuori campo” dalla quale Achammer ha preso le distanze. Ma non si capiva se Kompatscher interveniva da Presidente della Giunta oppure nell’ambito della resa dei conti all’interno del partito, in quanto membro di esso. Si è trattato in ogni caso di una resa dei conti tra due fazioni, che dovrebbe avvenire specularmente anche nella Lega.

Ma ciò non sta avvenendo, nonostante l’esplicita richiesta di Bessone.   

C’è un vuoto. La presidente Rita Mattei è assente per motivi di salute. Il partito è lacerato. I vertici della Lega sono distanti geograficamente. Credo però che dei principi etici esistano anche nella Lega. Sollecito perciò una presa di posizione a beneficio di tutti. Perché, oltre alla figura di Bessone, a essere danneggiata è stata la volontà popolare, nonché la fiducia alla base di un organo collegiale. Le intercettazioni parlano chiaro.

Il presunto conflitto d’interessi di Vettorato sussiste ancora? Alla fine non è mai diventato assessore alla mobilità, come ricordava lei.

Questo è vero. Ma non ritengo la Giunta in grado di proseguire il suo lavoro. Auspico un totale rimpasto di Giunta, anche della componente italiana.

Il resto dell’opposizione appoggerà questa richiesta?

Ci sono interlocuzioni, ci stiamo lavorando per portare una proposta coordinata. C’è molta titubanza a esporsi in prima persona, ad andare contro un sistema che è un potere forte e preponderante, occulto, quello della cordata Widmann-Achammer-Durnwalder-Athesia.

Che sta “dietro” anche a Vettorato?

Vedo Vettorato molto condizionato, non credo agisca in piena libertà. Mi sembra molto rinunciatario e accomodante.

La cordata Widmann-Achammer-Durnwalder-Athesia è un potere forte e preponderante. Hager? Ci sono finanziamenti occulti volti a condizionare scelte politiche future. Ma Kompatscher è parte danneggiata, il “meno peggio” se raffrontato ai suoi avversari.

Qual è la sua posizione sull’altra, scottante questione emersa, ovvero quella dei finanziamenti alla SVP nel 2018? C’è chi, come lo stesso Heinz Peter Hager, ritiene venga portata avanti strumentalmente. Altri, Team K e Verdi in primis, sostengono vada dato un giusto peso alla vicenda. Il Movimento 5 Stelle di solito è molto sensibile sull’argomento.

Ci sono stati dei finanziamenti occulti, sotto soglia, volti a condizionare le scelte politiche future. È un male assoluto che condanniamo sempre. Ma in questo frangente è un attacco strumentale, dimostrato anche oggi, con una lista allungata da Achammer per ricattare il suo compagno di partito. E poi si tratta di una lista sbianchettata, che nasconde i finanziamenti che andavano all’altra “parte” della SVP. È un sistema che andava avanti da anni, pure Hager ha ammesso che dal 2003 - in piena era Durnwalder - finanziava il partito.

Verso il Landeshauptmann nutre dunque una fiducia assoluta?

Ne esce come parte danneggiata. Non voglio santificarlo, qualche scheletro nell’armadio lo avrà anche lui e se fai parte di questo sistema non sei un “puro”. Tutto sommato, però, interpreta bene il suo ruolo di Presidente della Provincia, ne tutela gli interessi e la ritengo una persona equilibrata. È il “meno peggio” se raffrontato all’altra parte sua avversaria.