Umwelt | Bolzano e traffico

Mobilità, promesse roboanti ed ipocrisia

Tante parole e progetti per le alternative alla mobilità privata e poi arriva la (incredibile) relazione sul parcheggio di piazza della Vittoria che dice tutt’altro.
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Funzioni del nuovo parcheggio in struttura di Piazza della Vittoria - Il nuovo polo bibliotecario - Inquadramento
Foto: Comune di Bolzano

Non si finisce mai di sorprendersi. Dalla gara, in corso, per il futuro parcheggio di piazza della Vittoria, su cui i dubbi sono molteplici fra progetto, costi e residenti “cornuti & mazziati” (vendita dei box a prezzo di mercato e pure lo “sharing revenue” sul prezzo con una percentuale a favore del Comune se il prezzo superasse i 35mila €), spunta fuori un documento interessante: “Piano Generale del Traffico Urbano – Approfondimenti sul ruolo e l’attrattività del futuro parcheggio in struttura di Piazza Vittoria”.

Ebbene, sono anni che si parla di alternative alla mobilità, favorire il trasporto pubblico, forme alternative di trasporto privato e… poi salta fuori questo documento che fa capire come tante parole pro alternative siano in totale contrasto con quanto indicato in tale relazione. Basti pensare come fu osannato il tram e poi i sostituti metrobus. Leggere quanto scritto a pagina 4 dà idea di come si dica una cosa e poi se ne faccia un’altra.

Ad esempio:

L’obiettivo finale è quello di creare un sistema che si contraddistingue per la sua qualità urbana ed è caratterizzato da un’elevata attrattività commerciale e direzionale grazie alla presenza di numerosi poli di rango provinciale esistenti (Uffici della Provincia, Museo Archeologico,…) e di prossima realizzazione (polo bibliotecario)

Quindi: si fa un parcheggio con un numero di posti quasi doppio a quelli presenti in piazza perché ci sono uffici, biblioteca e museo archeologioco. Quindi, prego, anche per i turisti (dopo che sarà passata la pandemia) venite in piazza della Vittoria ed usate l’auto! In altre parole, si demolisce in un colpo quanto detto, stra-detto e ripetuto all’infinito in tutti questi anni di usare il trasporto pubblico, il (defunto) tram, il (futuribile) metrobus, le biciclette, andare a piedi… poi si attira traffico in una città da tempo congestionata da un traffico micidiale.

Ancora:

La realizzazione del parcheggio interrato in struttura su Piazza della Vittoria si prefigge, quindi, il duplice scopo di rendere possibile la riqualificazione della piazza, eliminando i posti auto in superficie, e di incrementare l’offerta attuale di posti a rotazione a pagamento per non residenti destinati a soddisfare le esigenze di accessibilità automobilistica al nuovo Polo Bibliotecario, all’asse commerciale di Corso della Libertà e alla parte più occidentale del centro storico oltre il fiume Talvera.

Uno dei motivi sarebbe il futuribile polo bibliotecario? E per recarsi lì si andrebbe in auto? Si commenta da sé. Il "top" si raggiunge con la via Longon pedonalizzata, come si vede dall'immagine. Parlare di una colossale presa in giro è ancora dire poco.

Poi:

Analizzando le isocrone pedonali che risultano considerando in maniera sinergica i parcheggi presenti nell’area, è possibile notare come la realizzazione del parcheggio di Piazza Vittoria determini un netto miglioramento dell’accessibilità a tutta la parte occidentale dell’area di Bolzano, riequilibrando una situazione che oggi si presenta fortemente sbilanciata verso est ed è destinata ad acuirsi con il completamento del «Progetto Benko».

Questa è una “bomba”, in senso metaforico ovviamente, ma si ammette che il PRU in via di realizzazione causerà (notevoli) problemi al traffico che in certi orari e in certe giornate è semplicemente da puro delirio. Anche qui, superfluo commentare rispetto a quanto sentito, risentito, giurato e spergiurato in passato.

Non c'è da aggiungere altro.

I commenti li lascio a chi leggerà queste righe, in particolare le associazioni ambientaliste e chi da anni chiede (invano) una riduzione del traffico cittadino visto che si va in direzione totalmente opposta. Ora nero su bianco e nessuno ne parla? E dov'è la "politica"?

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Gianguido Piani Fr., 05.02.2021 - 15:35

Non vedo il problema. Se nel 2030 non saranno raggiunti le riduzioni di emissioni promesse a partire dal 1990 (qualcuno si ricorda del Protocollo di Kyoto? Molto fumo, niente arrosto) verra' inventato un "Global 2040", un "Planet 2050" o simile con limiti ancora piu' stringenti da passare alla generazione successiva. Se invece per effetti esterni, diciamo una pesante pandemia, rallenta l'economia basata sui combustibili fossili e le emissioni calano tutti i politici se ne prenderanno il merito, risultati raggiunti grazie alla loro lungimiranza, larghezza di vedute e attenzione all'ambiente.
Non sappiamo quale sara' il futuro dei trasporti elettrici, biodiesel, a metano o altro ma se inventassero l'auto alimentata a ipocrisia questa farebbe parecchia strada.

Fr., 05.02.2021 - 15:35 Permalink