Gesellschaft | FASE ASCOLTO

"Talvera, giovani controllati"

I problemi dei ragazzi a Bolzano secondo le associazioni: "Affitti cari e mancano spazi in periferia". Nei prati "pericolosi di sera" i controlli frequenti di polizia.
Talvera
Foto: suedtirolfoto.com

“Una problematica molto sentita che coinvolge in modo trasversale la popolazione, ma particolarmente i giovani di Bolzano, è quella di reperire alloggi ad un costo accessibile e sostenibile in un mercato alterato dal sistema dei sussidi”. L’annoso problema dei prezzi delle locazioni nel capoluogo altoatesino emerge dai tavoli di lavoro con gli educatori che si sono svolti nell’ambito del progetto “Una città per i giovani”. Si tratta del percorso partecipato, avviato per migliorare le politiche giovanili nel prossimo triennio in città, che ora prosegue con il secondo passo della fase ascolto, sentendo direttamente ragazze e ragazzi. Intanto dalle valutazioni di associazioni e servizi affiorano anche la questione della sicurezza dei prati del Talvera, con i giovani "spesso controllati dalle forze dell'ordine"“lo scarso riconoscimento da parte dei genitori e delle istituzioni” per il lavoro svolto dai centri giovani, che a Bolzano sono tanti e radicati, dal Vintola 18 al Pippo.

 

Aggregazione e Twenty

L’approfondimento inizia dai luoghi di aggregazione informale. Il centro commerciale Twenty risulta “fortemente attrattivo” per i giovani. È percepito come luogo sicuro, anche da parte dei genitori, inclusivo, di socializzazione, facilmente raggiungibile a piedi e con la ciclabile. È attrattivo “perché il giovane si sente adulto, avendo la possibilità di consumare in autonomia essendoci un’offerta a 360 gradi a prezzi buoni”. Gli operatori lamentano però la difficoltà a proporre attività con i ragazzi all’interno sia “a causa di resistenze della proprietà sia per il fatto che il posto catalizza completamente l’attenzione dei ragazzi”.

Per gli altri luoghi di aggregazione si ravvisa “lo squilibrio tra centro e periferia”. Il centro vanta la presenza di piazza Erbe, skatepark e Talvera. Quest’ultima location è vista in modo positivo e con grandi potenzialità da valorizzare. “Allo stesso tempo – si legge – è percepita come luogo pericoloso, soprattutto nelle ore serali, e spesso i giovani vengono frequentemente controllati dalle forze dell’ordine”. Si allude molto probabilmente alle attività di polizia e carabinieri volte a contrastare l'illegalità nella zona del parco, ad esempio contro lo spaccio di droga. Sempre riguardo ai luoghi di ritrovo, lo sguardo cade sulla situazione diversa in altri quartieri. “In certe zone periferiche (Casanova e Firmian) mancano offerte sportive e impianti sportivi.

 

 

Tempo libero da preservare

Gli educatori sottolineano la necessità di proteggere ragazze e ragazzi da un tempo eccessivamente definito e organizzato da altri. “Il tempo libero dei giovani è eccessivamente strutturato (tanti impegni extrascolastici e scolastici) e imposto da terzi e non lascia spazio alla creatività”. Bisogna invece garantire il “diritto all’ozio come momento di riflessione e di presa di coscienza sui propri stati d’animo e i propri desideri”. Viene inoltre riportato “il rischio sicurezza nell’orario serale soprattutto per le ragazze” e “l’abuso di nuove tecnologie nel tempo libero con conseguenze ancora inesplorate”. Tra gli spunti si suggerisce alle istituzioni di coinvolgere i giovani nella co-progettazione definendo una cornice dentro la quale possono intraprendere azioni in autonomia. Si chiede anche al Comune di aprire i cortili scolastici e potenziare il trasporto notturno.

 

Questione casa

Le principali criticità ravvisate sono affitti troppo elevati e un numero alto di alloggi sfitti. Studentati e progetti ad hoc, vedi cohousing e yost-apartment, da soli “non sono sufficienti a garantire autonomia abitativa ai giovani”. Si consiglia di potenziare cohousing, coabitazione intergenerazionale e di verificare con Ipes e Associazione della proprietà edilizia “nuove modalità abitative”.

 

 

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Martin B. Mi., 01.08.2018 - 23:12

Bozen steht als "Unistadt" wahrlich schwächer als schwach da beim Angebot für Jugendliche und Studierende. Die wenigen Sachen die es gibt, verschwinden meist bald und übrig bleibt bald gar nichts mehr was exklusiv für Jugendliche gedacht ist. Kein Wunder das andere Städte und Metropolen einen großen Reiz zur Auswanderung von potentiellen Talenten darstellen. Verwandtschaft, Freunde und tolles Umfeld (um die Stadt herum, besonders die Natur und Freizeitangebote) sind wohl zu wenig.

Mi., 01.08.2018 - 23:12 Permalink