Politik | Bolzano

I fantastici 4 plateatici

Dehors di piazza Walther, Caramaschi invita i titolari al dialogo, ma precisa: "Dimostrino la volontà di adeguarsi alle Belle Arti". Sono quattro i locali interessati.
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Foto: Salto.bz

Il dialogo lo proponiamo da tempo, mettendo le spalle al muro e sparando a zero non si ottiene mai nulla”. È un Caramaschi come sempre combattivo, quello che si presenta davanti ai giornalisti nel tradizionale incontro con i media del lunedì. In chiusura di conferenza stampa, il sindaco di Bolzano risponde a una domanda sulla querelle plateatici, e lancia un appello agli esercenti del centro: “Si deve avere la volontà di raggiungere una soluzione in tempi tecnici contenuti e secondo le indicazioni date dagli uffici. Noi siamo disponibili a dialogare, bisogna però che loro (i titolari delle attività, ndr) dimostrino questa volontà. Nel frattempo le strutture non ancora autorizzate potranno essere utilizzate”, rassicura.

Caramaschi, affiancato dal vicesindaco Walcher, riepiloga la situazione: “Alcuni ristoratori si sono adeguati seguendo le indicazioni, altri - dopo la sentenza del Tar - hanno capito che la strada è quella del ragionamento insieme, congiunto”. Perciò “ci sarà a brevissimo un confronto con i titolari che mancano di un progetto approvato dalla Soprintendenza: incontrandosi con gli uffici comunali, si impegneranno a presentare dei progetti in linea con le Belle Arti. Se fattibili a breve tempo e autorizzati, troveranno attuazione”.  La deroga per l’adeguamento sarà però concessa per pochi mesi, “non per un anno intero o due”, per dare giusto il tempo materiale alla presentazione, all’autorizzazione e alla realizzazione del progetto. “Devono dimostrare la volontà di andare nella stessa direzione come sono andati altri”. Secondo il primo cittadino, solamente quattro locali del centro storico devono ancora ricevere il via libera dell’amministrazione comunale.

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Lorenz Pichler Mo., 11.04.2022 - 21:14

Liebe Gemeinde Bozen! Lasst doch endlich mal uns Südtiroler die Landeshauptstadt genießen, so wie sie sich in den letzten Jahren positiv entwickelt hat. Viele Unternehmer und Gastronomen haben mit Investitionen, großem Aufwand, Eifer und Kreativität der Stadt Bozen einen besonderen Charakter verliehen. Einheimische und Touristen genießen die bunten Farben und die Vielfältigkeit. Wieso muss das nun von erneuten Restriktionen zunichte gemacht werden? Hatten wir in den letzten 2 Jahren nicht schon genug davon? Es sind gerade das Design und die innovativen Ideen, das Alte mit Neuem zu verbinden, das die Anziehungskraft einer Stadt ausmachen. Scheuklappen weg, Augen auf, Leben und Erleben, in erster Linie für uns, die hier leben! Danke

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