Politik | La prima ministra

Dalla Nomentana con furore

Giorgia Meloni firma a Bolzano l’accordo di coesione con Kompatscher, che la incalza su fondi europei aggiuntivi e riforma dello Statuto d'Autonomia. La premier: “Rispetto gli impegni presi”.
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Foto: Andy Odierno/SALTO
  • Gli impegni presi sulla riforma dell’Autonomia?”, domanda da lontano un giornalista di TV33. “Ho sempre rispettato i miei impegni, mio caro”. Sono le ore 15:45 quando la presidente del Consiglio Giorgia Meloni arriva puntualissima (bypassando le proteste) all’appuntamento al NOI Techpark di Bolzano Sud, accompagnata dal Ministro agli affari europei, politiche di coesione e PNRR Raffaele Fitto. Ad accoglierla le strette di mano del Landeshauptmann Arno Kompatscher, dei tre vicepresidenti della Provincia Rosmarie Pamer, Daniel Alfreider e Marco Galateo (che abbraccia la leader del suo partito), il sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi e il prefetto Vito Cusumano.

  • Foto: Andy Odierno/SALTO
  • Nella grande sala seminari del centro di ricerca e “incubatore d’impresa”, attende l’ingresso della premier tutto lo stato maggiore del Sudtirolo, tra sindaci, assessori, consiglieri provinciali, rappresentanti delle forze dell’ordine, dei media e soprattutto dell’economia altoatesina. Perché il NOI Techpark è “a beneficio dell’economia italiana”, recita il lungo video promozionale proiettato all’inizio dell’evento, un centro che promuove “i valori dell’Europa e il futuro del nostro pianeta”. Il fiore all’occhiello di un territorio, ricorda all’inizio del suo intervento il Presidente della Provincia Kompatscher, che “solo 50 anni fa era una provincia arretrata e terra di emigrazione. Oggi ha il PIL pro capite più alto d’Italia e secondo Eurostat è tra le regioni più sviluppate in assoluto in Europa”. Tutto merito delle “risorse naturali e del paesaggio, che sono un grande dono e responsabilità, dell’operosità e senso civico dei cittadini e infine dell’Autonomia, che ha evitato lo spopolamento delle zone rurali e preservato la piccola agricoltura di montagna”.

  • Foto: Andy Odierno/SALTO
  • Landeshauptmann combattivo

    Ma, dopo l’immancabile auto-celebrazione sudtirolese, il Landeshauptmann coglie l’occasione della firma dell’accordo di coesione tra Governo e Provincia autonoma di Bolzano per un intervento via via più concreto e combattivochiedendo più fondi PNRR: “Le risorse del fondo di coesione saranno usate responsabilmente, per accelerare una mobilità più moderna, più sostenibile, più sicura. La nostra Provincia è sempre riuscita a impegnare e rendicontare entro i termini previsti tutti i fondi assegnati. A volte abbiamo beneficiato addirittura di fondi inizialmente destinati ad altre regioni. Chi mi conosce sa dove voglio arrivare: ove sussistesse la necessità di una nuova riprogrammazione delle risorse europee nell’ambito del PNRR, noi ci siamo e ci saremo, progetti alla mano”, sorride il presidente Kompatscher. 

     

    “Ove sussistesse la necessità di una nuova riprogrammazione delle risorse europee nell’ambito del PNRR, noi ci siamo e ci saremo, progetti alla mano”.

  • Foto: Andy Odierno/SALTO
  • Kompatscher resta altrettanto assertivo sulla riforma dell’Autonomia: “È improcrastinabile adeguare lo Statuto alla riforma costituzionale del 2001 — sottolinea — per ripristinare le competenze perse ovvero gli standard di Autonomia che portarono alla chiusura del contenzioso davanti alle ONU nel 1992. Ringrazio la presidente che ha onorato quest’impegno nella dichiarazione programmatica del Governo e con l’incarico conferito al ministro Calderoli, per trattare un ddl costituzionale da presentare al vaglio del Consiglio dei Ministri entro giugno: obiettivo assai ambizioso”. A livello locale “abbiamo dato massima priorità all’obiettivo del ripristino dell’Autonomia: io sono fiducioso che lavorando assieme potremmo riuscire a concretizzare l’accordo ‘nello spirito di equità e ampia comprensione’ come dice l’Accordo di Parigi Degasperi-Gruber” conclude il presidente altoatesino.

     

    “Sono fiducioso che lavorando assieme potremmo riuscire a concretizzare un ddl costituzionale da presentare al vaglio del Consiglio dei Ministri entro giugno: obiettivo assai ambizioso”

  • Foto: Andy Odierno/SALTO
  • Meloni replica col sorriso

    Giorgia Meloni risponde punto per punto “in questo luogo straordinario, finestra europea aperta sull’innovazione”. Dopo una lunga digressione sull’intelligenza artificiale, elogia la “capacità di queste amministrazioni di spendere senza consentire che nulla tornasse indietro. Perciò vorremmo prendere a esempio questo territorio e portarlo sul resto del territorio nazionale. Se ci sono delle risorse, faremo in modo che vengano spese: il nostro tentativo è farle spendere a tutti. Spero di doverle dire di no Presidente Kompatscher”, sorride il capo del Governo.

  • Foto: Andy Odierno/SALTO
  • Un accordo di coesione, ricorda la Presidente del Consiglio, da “82 milioni di euro: se a queste risorse aggiungiamo altre fonti d’investimento, raggiungiamo un volume di investimenti sul territorio pari a 100 milioni”. “Condivido l’obiettivo di concentrare tutte queste risorse sul rafforzare le infrastrutture della viabilità”, prosegue la premier, elencando le opere in cantiere: “La variante Bronzolo-Bolzano, la messa in sicurezza della statale presso Curon, lo svincolo del Pillhof, il secondo lotto della circonvallazione di via Einstein”. Su quest’ultima, Meloni scherza: “Per qualcuno che viene da Roma sentir parlare di decongestionare il traffico a Bolzano è un po’ forte, fate un giro sulla Nomentana”, ma poi torna subito seria sul centro inter-modale alla stazione di Merano, “per decongestionare una delle tratte più trafficate dell’Alto Adige”.

     

    “Per qualcuno che viene da Roma sentir parlare di decongestionare il traffico a Bolzano è un po’ forte, fate un giro sulla Nomentana...”

  • Foto: Andy Odierno/SALTO
  • Infine, l’immancabile risposta della prima ministra sulla riforma dell’Autonomia: “Vogliamo aiutarvi a valorizzare queste specificità, la ricchezza d’un territorio diventa ricchezza di una Nazione. Sul lavoro di riforma dello Statuto, m’è stato chiesto da un giornalista se manterrò gli impegni sull’Autonomia: il rispetto degli impegni che prendo è una questione non secondaria. Lavoriamo bene con il ministro Calderoli, penso che potremmo presto festeggiare nuovi traguardi raggiunti insieme”.

     

    “Lavoriamo bene con il ministro Roberto Calderoli, penso che potremmo presto festeggiare nuovi traguardi raggiunti insieme”

  • Foto: Andy Odierno/SALTO
  • I commenti a margine

    Concetto ripetuto da Giorgia Meloni ai giornalisti che l’attendono all’uscita: “Stiamo già rispettando gli impegni, come Kompatscher ricordava c’è un gruppo di lavoro che sta andando avanti, con il governo rappresentato dal ministro per le autonomie Roberto Calderoli, persona sensibile sulla materia. A me era stato presentato un documento congiunto di tutte le Regioni a Statuto speciale e delle due Province autonome, il presidente Kompatscher mi ha detto che è stata individuata una figura che possa fare da interlocutore per tutti, semplificando il lavoro che stiamo facendo anche sulla legge costituzionale. Una collaborazione proficua e pragmatica — sostiene la leader di Fratelli d’Italia — per rafforzare le specificità in un’ottica di unità nazionale, come per l’autonomia differenziata”. “Io sono cintura nera di contestazioni”, replica infine a chi ha manifestato contro la nuova maggioranza, “la Giunta nasce sulla base dei risultati elettorali, è normale che qualcuno sia in disaccordo”.

     

    “Io sono cintura nera di contestazioni... la Giunta nasce sulla base dei risultati elettorali, è normale che qualcuno sia in disaccordo”.

  • Foto: Andy Odierno/SALTO
  • Un incontro positivo per quanto riguarda l’accordo siglato” ribadisce all’uscita anche Arno Kompatscher, “sono risorse che servono per completare o realizzare infrastrutture importanti, come il centro mobilità di Merano. E poi l’incrocio con l’Oltradige, al Pillhof, e il sottopasso di via Einstein — sebbene come ha detto il presidente del Consiglio, scherzando, ciò che voi chiamate coda a Roma sarebbe traffico fluido”. E la riforma dello Statuto? “Prima dell’evento ufficiale abbiamo fatto il punto. Sono pronti i gruppi di lavoro e abbiamo designato i tecnici per arrivare all’obiettivo concordato: il ddl costituzionale sul ripristino delle competenze entro giugno. Anche oggi la Presidente ha dichiarato di voler onorare gli impegni. Lo ha ribadito: quando dico una cosa, la faccio”.

  • La protesta di Zeno Oberkofler (Verdi)

    “In un paese dove rispetto ad un raduno di neofascisti che fanno il saluto romano la presidente del consiglio non batte ciglio, forse è opportuno ricordare a Giorgia Meloni che l’Italia è un paese con una costituzione antifascista, che tutela i nostri diritti e le nostre libertà.” Così commenta il consigliere provinciale dei Verdi Zeno Oberkofler, che ha partecipato all’incontro istituzionale con la premier in rappresentanza del gruppo verde al NOI Techpark indossando una maglietta con la scritta "Viva l’Italia antifascista".

    Foto: Gruppo Verde
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Stereo Typ Di., 12.03.2024 - 19:35

"Anche oggi la Presidente ha dichiarato di voler onorare gli impegni. Lo ha ribadito: quando dico una cosa, la faccio”. Was will man mehr? Eine Frau, ein Wort.

"la Giunta nasce sulla base dei risultati elettorali, è normale che qualcuno sia in disaccordo” - sehe ich auch so.

Di., 12.03.2024 - 19:35 Permalink
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Hartmuth Staffler Di., 12.03.2024 - 21:05

Antwort auf von Stereo Typ

Die Meloni überlegt ihre Worte (nicht immer) sehr genau. Sie hat nicht gesagt, dass die verlorengegangenen Autonomiekompetenzen wiederhergestellt werden, sondern sie hat gesagt, dass eine Arbeitsgruppe sich um das Thema kümmert. Was dabei herauskommt, weiß niemand. Von verschiedenen anderen ihrer Worte, so etwa die Empfehlung an die Südtiroler, auszuwandern, will sie heute anscheinend nichts mehr wissen. Eine Frau und viele zweideutige Worte.

Di., 12.03.2024 - 21:05 Permalink
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Thomas Unterwinkler Mi., 13.03.2024 - 00:44

Antwort auf von Hartmuth Staffler

Es zeichnet sich schon länger ab, dass sich Meloni in die Mitte orientiert und versucht, dort das von Berlusconi hinterlassene Vakuum zu füllen. Es geht also von rechtsaußen in Richtung rechtskonservativ. Den rechten Rand überlässt sie Salvini, den ohnehin niemand mehr ernst nimmt.
Insofern passt das obige Bild von Meloni inmitten der Fahne der Europäischen Union und der Südtiroler Fahne eigentlich ganz gut. Ob ihre Rechnung am Ende aufgehen wird, bleibt abzuwarten, auch, weil manche in ihrer Partei den Kurs nicht vorbehaltlos mittragen. Zumindest solange sie Erfolg hat, wird ihre Partei ihr aber folgen.

Mi., 13.03.2024 - 00:44 Permalink
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△rtim post Mi., 13.03.2024 - 08:42

Auch wenn man den Eindruck gewinnen konnte, es handle sich um zentralstaatliche römische Gelder, die hier die Sonderverwaltungsgebiete Trient und Bozen bekommen, handelt es sich dennoch auch um Mittel, die mit der EU in Zusammenhang stehen.
Alle sind schön brav angetreten, wollten unbedingt alle auf das Gruppenfoto mit „pesidente“ Meloni. Und niemand musste aufs Klo…

Mi., 13.03.2024 - 08:42 Permalink
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Thomas Unterwinkler Mi., 13.03.2024 - 10:54

Antwort auf von △rtim post

Nein, da liegen Sie falsch! Es handelt sich um Gelder aus dem "Fondo per lo sviluppo e la coesione" (FSC), das sind Gelder aus dem italienischen Haushalt (https://www.agenziacoesione.gov.it/lacoesione/le-politiche-di-coesione-…).
Sie verwechseln den italienischen FSC wahrscheinlich mit dem europäischen Kohäsionsfonds. Auf letzteren hat Italien jedoch keinen Anspruch (https://www.europarl.europa.eu/factsheets/de/sheet/96/fondo-di-coesione).
Die Sonderverwaltungszonen sind übrigens eine Verwaltungseinheit der Volksrepublik China.

Mi., 13.03.2024 - 10:54 Permalink
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△rtim post Mi., 13.03.2024 - 11:39

Antwort auf von Thomas Unterwinkler

"Der Nationale Aufbau- und Resilienzplan sieht Investitionen und Reformen vor, die mit europäischen Mitteln in Höhe von 191,5 Milliarden Euro sowie 30,6 Milliarden aus einem nationalen Ergänzungsfonds verbunden sind, also insgesamt 222,1 Milliarden Euro. Um die im PNRR enthaltenen Projektinitiativen abzudecken, wurden 15,5 Milliarden der verfügbaren Mittel des Entwicklungs- und Kohäsionsfonds (FSC) für den Programmzyklus 2021–2027 dem Plan zugewiesen (Betrag, der gemäß Artikel 2 aus dem Fonds refinanziert wird), des Gesetzesdekret Nr. 59/2021 und nachfolgender Änderungen."
Vgl.:https://opencoesione.gov.it/it/PNRR/
Zwischen beiden besteht also Kohäsion. Nicht ohne Grund war auch Fitto anwesend.
Das Schutzübereinkommen im Rahmen des Pariser Friedensvertrages von 1946 nennt die Zone, das Gebiet für welches das gilt. Also ist es völkerrechtlich eben Schutzgebiet mit Sonder- bzw. innerstaatlich mit Selbstverwaltung.

Mi., 13.03.2024 - 11:39 Permalink
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Thomas Unterwinkler Mi., 13.03.2024 - 12:44

Antwort auf von △rtim post

Ja, eben:
PNRR: EU-Gelder
FSC: italienische Gelder
Die Mittel des FSC wurden erhöht, um die Kapazitäten zur Nutzung der Ressourcen des PNRR auszubauen (Art. 2 Gesetzesdekret Nr. 59/2021:
https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legge:2021… ).
Die Finanzierung dieser Erhöhung können Sie unter Art. 5 einsehen.

Mi., 13.03.2024 - 12:44 Permalink
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Hartmuth Staffler Mi., 13.03.2024 - 12:56

Antwort auf von Günther Stocker

Politik nach dem Motto Zuckerbrot und Peitsche. Da die Peitsche, das heißt die von der Meloni eigentlich gewünschte Ausweisung der Südtiroler, aus außenpolitischen Gründen leider nicht möglich ist, muss man sie halt mit Zuckerbrot, das heißt mit Geld kaufen. Dafür sind die meisten Südtiroler Politiker ja sehr empfänglich. Dafür verkauft man freudig die Umwelt, die eigene Identität, die Seele und, sofern man sie noch hat, die eigene Großmutter.

Mi., 13.03.2024 - 12:56 Permalink
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Andrea Terrigno Mi., 13.03.2024 - 13:13

i risultati elettorali sono frutto di propaganda che agisce sulle paure e preoccupazioni del popolo bue che si fa infinocchiare da problemi ingigantiti da opinionisti di professione.
la gente si magna le bufale senza rendersene conto e pensa di aver capito tutto.
avrei un suggerimento su cosa debba fare la tipa con la sua cintura nera.

Mi., 13.03.2024 - 13:13 Permalink
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G. P. Mi., 13.03.2024 - 13:51

Das Ganze sah schon fast ein bisschen nach China aus. Alle in Reih’ und Glied angetreten. Als dann die Melone den Saal betritt, stehen alle auf und applaudieren …

Mi., 13.03.2024 - 13:51 Permalink