Politik | Pari diritti

“Una donna alla presidenza della Repubblica"

L'Italia è pronta: ne è convinta anche la parlamentare SVP Renate Gebhard che ricorda le parole pronunciate dal presidente Napolitano in occasione dell’8 marzo.

Anche la parlamentare SVP Renate Gebhard ritiene che l’Italia sia pronta per un donna alla Presidenza della Repubblica
La deputata si inserisce nell’attuale dibattito, legato alle voci di possibili dimissioni nei prossimi mesi da parte dell’attuale presidente Napolitano. 

Per Gehard “oggi molte donne attive in vari settori possiedono possiedono le molteplici competenze e l’autorevolezza politica per occupare quel ruolo”.
Gebhard ha colto l’occasione per riconoscere l’alto profilo con cui Giorgio Napolitano ha svolto per molti anni il suo compito ma anche la sensibilità che ha riservato in particolare all’autonomia altoatesina. La parlamentare SVP ha anche ricordato le parole pronunciate lo scorso 8 marzo dal presidente della Repubblica in merito alle pari opportunità, in particolare in merito alle posizioni di vertice che spesso sarebbero ancora oggi precluse alle donne, seppur in presenza delle necessarie competenze e requisiti
“La società oggi mette sullo stesso piano uomini e donne ed è il momento che questo avvenga anche in politica” ha aggiunto Gebhard in merito, sostenendo apertamente che “il paese è pronto per una donna alla presidenza della Repubblica”.
 

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Erika Zomer Kössler Di., 11.11.2014 - 11:37

Credo sia doveroso! La Donna potrebbe dare al svolta all'immobilismo, in cui versano da troppo tempo le istituzioni. Ne sono certa!
Non sono siamo pronti, ma è ora id cambiare verso sul serio!

Di., 11.11.2014 - 11:37 Permalink
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Nadia Mazzardis Di., 11.11.2014 - 12:21

Esce spesso il nome di Emma Bonino, che non considero usurata, anzi, mi chiedo solo come mai, quando si tratta di donne in funzioni apicali, si giri sempre intorno agli stessi nomi. Non riusciamo a produrre nell'immaginario collettivo altri nomi di donne capaci? Non ce ne sono in Italia? Pare di sì che ce ne siano, considerando l'ultima nomina a Direttrice al Cern. Ma chi conosceva Fabiola Gianotti, fino a poco tempo fa? Quante altre Gianotti ci sono sparse per l'Italia che potrebbero rappresentare la nostra Repubblica in maniera altrettanto degna, rispetto agli uomini? Dando un'immagine di ammodernamento di questo paese addormentato sul proprio patriarcato sonnolente? Il World Economic Forum ci sbatte al 69° posto per ciò che concerne la parità di genere... non è un caso..

Di., 11.11.2014 - 12:21 Permalink
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Erika Zomer Kössler Di., 11.11.2014 - 12:36

Non dimentichiamo la Dottoressa DARIA DE PRETIS, nostra "vicina di casa", che il 18 ottobre 2014 è stata nominata giudice costituzionale proprio dal presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano. Un'altra eccellenza DONNA che silenziosamente arriva nei vertici più alti, ma con poca, pochissima pubblicità positiva. Ricordo articoli "cattivelli" della stampa trentina che sottolineava le sue origini, le sue amicizie, che è la moglie di ..., la figlia o nipote di ..., ecc, anche quando fu eletta RETTRICE all'Università di Trento. Poco fu detto sulle sue competenze, sul suo lavoro e impegno. Questo deve cambiare, e lo DOBBIAMO FARE NOI DONNE!, gli uomini non lo fanno, hanno paura di perdere, hanno paura delle DONNE. Le DONNE devono aiutare le DONNE. Siamo da sempre considerate "streghe", se teniamo alla nostra libertà, a vivere la NOSTRA VITA. I roghi li possiamo spegnere. Ma non ci riusciremo mai se anche tra noi ci guarderemo male e sospetteremo chissà che cosa solo perchè siamo arrivate in posti di potere. Certo, non tutti gli esseri umani ( uomini e donne) sono "buoni", ma almeno ricordiamoci che durante le guerre di ogni ordine e grado, mentre gli uomini sparano e ammazzano, le donne tenevano le redini dei paesi, delle famiglie, crescevano i figli ecc. Solo gli uomini vengono ricordati, quasi mai le eroine che stavano a casa a tenere in piedi lo stato! Ricordiamoci che siamo noi a dare l vita. Ricordiamoci che siamo noi che per predisposizione siamo capaci di prenderci cura di figli, di anziani, di lavorare fuori e dentro casa! Sarebbe meraviglioso non avere necessità di usare le "QUOTE ROSA", e approdare ai posti di potere per i meriti che abbiamo. Arriveremo, se la società riuscirà a progredire, anche a questo e le "quote rosa" non saranno più necessarie. Ma per ora sono lo strumento adatto a permetterci di arrivare dove meritiamo di stare! AUSPICO VIVAMENTE di vedere eletta una DONNA PRESIDENTE! Forse sarà la volta che l'ITALIA che tanto amo, saprà diventare LA NAZIONE che si merita di essere!

Di., 11.11.2014 - 12:36 Permalink
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Nadia Mazzardis Di., 11.11.2014 - 17:13

Antwort auf von Maurizia Spitaler

Sì secondo me abbiamo fatto proprio poca strada, perchè non è naturale avere una donna a Capa dello Stato in Italia. Ne abbiamo fatta pochissima, perchè sono le stesse donne ad argomentare sul merito di altre donne, quando invece nel momento in cui si elegge un Capo dello Stato uomo, il merito è quasi connotato nel suo essere uomo. Se il partito sceglie un nome, quello è e non si discute di merito. O non si è mai discusso fino ad oggi. Questo segna la differenza, marca il punto. Chi continua a chiedere e parlare di uguaglianza sbaglia, secondo me, non siamo uguali, siamo diversi, ma è proprio nell'elogio alla differenza che sta l'ammissione della disuguaglianza. Ed essere al 69. posto nel World Economic Forum per la parità di genere è essere disuguali nelle opportunità. Quindi finchè il merito non varrà per tutti come pre-condizione, prima sostengo una donna, e di meritevoli ce ne sono!

Di., 11.11.2014 - 17:13 Permalink