Gesellschaft | Sicurezza

Reato di tortura, perplessità dei poliziotti Sap

Il sindacato Sap esprime perplessità sull'introduzione del reato di tortura, che sarebbe troppo sbilanciato contro le forze dell'ordine
Un reato la cui istituzione è stata caldeggiata in Italia da Amnesty International, ma che fa discutere. Il sindacato autonomo di polizia Sap proporrà lunedì 29 giugno anche a Bolzano la distribuzione di volantini volti a sensibilizzare la popolazione sulla proposta di legge sul reato di tortura che «per come è stata concepita - scrive il Sap bolzanino - e se non interverranno profonde modifiche alla stessa, fornirà, a qualsiasi malintenzionato, il passaporto per portare alla sbarra le forze dell’ordine. Per farlo risulterà infatti sufficiente, per esempio, dogliarsi di aver patito “acute sofferenze psicologiche” nel corso di una operazione o di un interrogatorio, e come si può ben comprendere le “sofferenze psichiche” risultano difficilmente smentibili in quanto difficilmente “misurabili”. Qual è infatti l’unità di misura delle sofferenze psicologiche? Come si possono smascherare quando lamentate falsamente?» Secondo il Sap bastano le fattispecie di reato già previste dal codice penale, «dal sequestro di persona alla violenza privata, lesioni dolose, abuso d’ufficio. Donne e uomini delle forze dell’ordine - prosegue la nota - vogliono essere sottoposti al vaglio costante della magistratura e dei cittadini, ma pretendono di non essere esposti al rischio di false denunce dei delinquenti che sfruttano la legge per cavarsela.Noi chiediamo di essere dotati di telecamere da mettere sulle nostre divise, sulle volanti e negli uffici per certificare ogni respiro e azione. Il sistema che difendiamo invece ci avversa e ci espone a rischi».  

Il pieghevole del Sindacato autonomo poliziotti sul reato di tortura

   
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Francesco Zorzi Mo., 29.06.2015 - 07:18

Proposta di legge ridicola che serve solo a rendere ancora piu' umiliante il lavoro delle Forze dell'Ordine. Abbiamo un decreto svuota carceri, depenalizzazioni dei reati, la non certezza della pena. leggi o decreti a tutela completa dei delinquenti che ad oggi vengono accompagnati a casa e non in carcere. Il cittadino è sempre meno tutelato e sfiduciato, per colpa di una politica che non si capisce ancora da che parte stà!

Mo., 29.06.2015 - 07:18 Permalink
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Josef Ruffa Mo., 29.06.2015 - 07:43

Prendo spunto dal "decreto svuota carceri" citato dal Signor Zorzi per dire che questo probabilmente non sarebbe necessario se, scrivo se, le persone senza cittadinanza non italiana venissero, dopo giusto processo (eventualmente con modifiche necessarie per queste persone), rinchiuse in carceri italiane...ma estradate verso il proprio stato con divieto di "metter piede e soggiorno" in Italia vita natural durante. In questo modo...nelle carceri ci sarebbe posto....Vi si troverebbero esclusivamente cittadini italiani, no ci sarebbero costi per cittadini esteri, non ci sarebbe bisogno di decreti svuota carceri....e sopra tutto i criminali non sarebbero più in Italia.

Tutto questo non c'entra nulla con l'articolo di cui su Salto....ma come avevo scritto ho preso spunto dal decreto svuota carceri.

Mo., 29.06.2015 - 07:43 Permalink
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Mensch Ärgerdi… Mo., 29.06.2015 - 11:27

Si potrebbe anche parlare di modifiche al testo in discussione, ma l'introduzione del reato è più che necessaria. La storia recente del paese e un pò meno recente della provincia lo dimostrano senza ombra di dubbio.

Mo., 29.06.2015 - 11:27 Permalink
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Andrea Terrigno Di., 30.06.2015 - 15:59

"i cittadini non saranno più protetti dalle forze di polizia"
non è una novità, caro SAP.
complimenti per la retorica che mi ricorda tanto i "bei" tempi passati, caro SAP.
Perchè non dite anche che per pararvi il didietro a vicenda (e soprattutto verso l'alto) siete molto spesso pronti a dichiarare il falso, a costruire o rispettivamente far sparire prove, e che la prescrizione del processo G8 e l'indulto è stata una "benedizione"?
Prescrizione non è assoluzione: molti fra coloro che non erano prescritti infatti sono stati condannati. Sbaglio?

Di., 30.06.2015 - 15:59 Permalink