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“Sanità, basta finti profughi”

Rita Mattei, numero due della Lega: “Stop alle cure a chi non ha titolo, cittadini penalizzati. Programma, ottime proposte. Io assessora? Deciderà l’Svp. E Bessone”.
Mattei, Rita
Foto: Rita Mattei

salto.bz: Rita Mattei, candidata alle provinciali per la Lega, lei è stata inserita al secondo posto nella lista della Lega per volontà del commissario Massimo Bessone. Un riconoscimento che la soddisfa?​

Rita Mattei: sono al secondo posto ma non è un regalo, in quanto donna o in altri termini. Sono in Lega da 10 anni, sono consigliere comunale a Merano e segretaria della sezione Merano e Burgraviato. La mia sezione è stata quella che fino all’anno scorso ha fatto più tessere, quasi metà di tutto l’Alto Adige. Inoltre, sono capogruppo in consiglio ed ex sindaco del Carroccio, forza che ha ottenuto alle scorse comunali il 7% delle preferenze e 1.200 voti, non è poco andando da soli. Come professione, dirigo uno studio contabile, con tre dipendenti, e lavoro da 40 anni. Questa è la mia storia. Faccio parte convintamente della Lega che ha proposte concrete e valide per gli elettori altoatesini. 

 

 

Per le provinciali, e non solo, il Carroccio punta molto sul tema della sicurezza, com’è nel suo dna. Ma siete in grado di andare oltre riguardo al programma per domenica 21 ottobre?

Certamente. Le nostre priorità partono senza dubbio, e lo dico come Lega e come donna, da una risposta ferma su immigrazione e sicurezza. Io ricordo quando da giovanissima potevo uscire da sola la sera e ora non lo faccio perché ho paura. Guardando però all’intero programma, abbiamo ottime proposte. Penso alla sanità. È stata gestita molto male dal governo precedente, abbiamo liste di attesa infinite, il pronto soccorso allo sfascio a Merano e Bolzano, e adesso bisogna intervenire per migliorare.

Sono al secondo posto ma non è un regalo, in quanto donna o in altri termini. Sono in Lega da 10 anni, sono consigliere comunale a Merano e segretaria della sezione Merano e Burgraviato. La mia sezione è stata quella che fino all’anno scorso ha fatto più tessere, quasi metà di tutto l’Alto Adige. Lavoro da 40 anni e dirigo uno studio contabile. Parlo con la mia esperienza politica e professionale

In che modo?​

Abbiamo preparato delle proposte mirate e assieme a Giuliano Vettorato, assessore a Laives, le abbiamo sottoposte all’assessore alla sanità del Veneto, Luca Coletto, che le ha approvate nel merito. Per ovviare al problema delle liste di attesa vogliamo creare le “casette della salute”, unendo sul territorio 4-5 medici di base che siano aperti H24, sabato e domenica, avendo magari delle apparecchiature per esami come analisi del sangue, elettrocardiogramma, radiografie. In secondo luogo siamo per eliminare il carrozzone amministrativo dei 4-5 comprensorio che non si parlano. Terzo, vogliamo togliere le cure privilegiate ai finti profughi. Fermo restando le cure dovute e il pronto soccorso per tutti, non possiamo permettere che l’accesso ai servizi da parte di queste persone che non hanno titolo a restare tolga tempo e risorse alle cure per i nostri cittadini.

Abbiamo ottime proposte per il governo dell'Alto Adige, a partire dalla sanità. Basta con le cure ai finti profughi che penalizzano i nostri cittadini. Poi istituiremo le casette della salute, centri con i medici di base aperti H24. Abbiamo discusso dei nostri suggerimenti con l'assessore regionale veneto Luca Coletto che le ha approvate

Ma non è l’ennesimo modo per dare la colpa agli stranieri dei problemi concreti dell’Alto Adige, come quello delle prestazioni sanitarie?​

Tutt’altro, basta andare in ospedale e vedere quanti ce ne sono di questi individui. Non parlo di veri profughi, ma degli altri che manteniamo. Con i relativi parenti e affini finiscono per incidere sul sistema sanitario, mentre i cittadini normali devono andare a pagamento. 

 

 

Prima parlava di una consulenza da parte di un vostro collega di partito. C’è chi dice che con la Lega al governo provinciale anche l’Alto Adige verrebbe “assimilato” a Lombardia e Veneto, le regioni dove è situato il baricentro del Carroccio. Una tesi fondata?​

Non direi. Innanzitutto Lombardia e Veneto sono le regioni meglio amministrate d’Italia e non avremmo problemi ad adattarci a loro. Ma ogni territorio ha le sue peculiarità e la Lega è per tutelarle, per tutelare l’autonomia. Se fino a Renzi e Monti a livello statale non è mai stata toccata è stato grazie alla Lega, da sempre autonomista e federalista. 

Il Pd dice che gli altoatesini non vogliono salti nel buio? Ma noi siamo un partito affidabile, con proposte concrete mentre loro se sono passati dal 40% di Renzi a oggi qualche domanda se la potrebbero fare

I partiti avversari, a partire dal Pd, fanno leva sul fatto che i leghisti qui non hanno mai governato e dicono che i cittadini non vogliono “salti nel buio”. ​

Mi viene da ridere. Se sono passati dal 40% che aveva Renzi ai risultati di oggi qualche domanda se la potrebbero fare. Salvini in due mesi ha dimostrato quello che si può fare. Pareva impossibile. Saranno comunque i cittadini a dire quello che vogliono, se va bene un tipo di politica o un altro. Noi parliamo chiaro. Però smettiamo per favore di dire che siamo razzisti e omofobi. Noi diciamo: prima gli altoatesini, prima gli italiani. Le famiglie sono arrivate a un grado di povertà tale che occorre intervenire, non possiamo mantenere tutta l’Africa.

Lei, con la sua esperienza in consiglio, è il volto affidabile della Lega?​

Se è per questo sono stata nel cda dell’azienda municipalizzata di Merano. Credo di aver dimostrato con la mia esperienza, anche professionale visto che ho 40 anni di attività alle spalle, la mia affidabilità e quella del partito. Smettiamola con gli slogan da strapazzo sul fatto che la Lega non ha esperienza di governo. Bisogna essere concreti e noi lo siamo, bisogna risolvere i problemi: come le disuguaglianze che si sono create anche nella nostra provincia nel campo della sanità, della sicurezza, dell’economia.

Per fortuna che Salvini c'è. Ha ottenuto risultati sui profughi che sembravano impossibili. Qui in Alto Adige c'è chi rifiuta gli strumenti messi a disposizione dal governo: Caramaschi ha detto di no al taser

La responsabilità per le politiche in materia di sicurezza non è solo di Kompatscher o Caramaschi a Bolzano. Il titolare del ministero dell’interno è Salvini, quindi è giusto che la Lega si assuma le proprie responsabilità?

Per fortuna che Salvini c’è, dico io. Il nostro segretario sui profughi ha ottenuto risultati che prima sembravano impossibili. Quanto agli amministratori locali, sulla proposta del taser fatta dal ministro c’è chi come Caramaschi si è detto contrario a sperimentarla a Bolzano. Quindi, viene data una possibilità ma qui si decide di non usufruirne.

 

 

La Lega avrebbe dato, lo dice Tommasini del Pd, “risposte ambigue” sul doppio passaporto, che minerebbero la convivenza. Concorda?​

Ci siamo già espressi in modo preciso con il nostro commissario. Il doppio passaporto è una manovra elettorale e le priorità dei nostri cittadini sono altre, lo ha detto anche Salvini precisando che non si farà se non con l’accordo del governo italiano. La Lega non è un partito italiano, ma territoriale, abbiamo tedeschi, italiani, ladini con noi. Non ne facciamo un problema etnico, ci sono altre priorità.

Ildoppio passaporto è una manovra elettorale. La Lega non è un partito italiano ma territoriale, comunque anche Salvini ha detto che ci sono altre priorità e non si farà senza il consenso del governo italiano

Farete un buon risultato grazie al traino nazionale, nonostante le divisioni che sono emerse allo scoperto con le decisioni sulla lista di Bessone che ha messo all’angolo alcuni bolzanini?

La Lega lavora come ha sempre fatto. Ora c’è sicuramente il tranino di Salvini che sta lavorando molto bene a livello nazionale, ma i risultati qui li vedremo a elezioni concluse. Quanto alle presunte divisioni, le scelte sulla lista sono materia del commissario, non spetta certo a me occuparmene. 

Io in giunta? Deciderà l'Svp che avrà molte possibilità di alleanza e mi rimetto alle decisioni del mio commissario Bessone?

Spera che il risultato le consenta di fare l’assessora?

Tutti i discorsi, due-tre consiglieri, il posto in giunta per una donna, sono ipotesi che lasciano il tempo che trovano. L’Svp avrà molte possibilità di alleanza, bisogna chiedere a loro e in ogni caso mi rimetto a quanto deciderà il mio commissario. Io lavoro come ho sempre fatto, dalla mia sezione di Merano, come quando la Lega era al 2%.

 
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19 amet Mer, 10/03/2018 - 15:07

Ma il Bossi e la sua squadra di ladri che gridavano "Roma ladrona" per caso erano siciliani ? E il Maroni, anche lui ammistratore di prima categoria, era della Lega ? Ed il "Celeste" dove lo mettiamo ? Amministrava l isola d Elba ? La Signora, come del resto molti politici, soffre, a quanto pare, di amnesie.

Mer, 10/03/2018 - 15:07 Collegamento permanente
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Mensch Ärgerdi… Lun, 10/08/2018 - 12:07

Fino ad oggi nessun leghista mi ha mai saputo dire: ma l'Alto Adige è Padania? Capisco che ormai la Lega ufficialmente non ce l'ha più con i "terún" e che dunque il concetto del padano doc è passato in secondo piano, ma il dubbio continua a procurami notti insonni. Frau Mattei, può aiutarmi Lei?

Lun, 10/08/2018 - 12:07 Collegamento permanente
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kurt duschek Mar, 11/06/2018 - 13:49

.....in opposizione per il Consiglio Comunale di Merano lei andava bene, perché tanto danno non poteva fare. Il tema principale era l'immigrazione e zingari. Per me un po poco per occupare un posto di alto livello nella nuova giunta provinciale. Ma come é il detto..se sono rose fioriranno??

Mar, 11/06/2018 - 13:49 Collegamento permanente