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“Due assessori non Svp in giunta”

Pd e alleati puntano in alto, contro “chi fomenta la paura e fa debito”. Obiettivo 3 consiglieri, “quasi come la Lega”. Ecco i punti del programma: “Scuola trilingue”.
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Foto: Salto.bz

“Speriamo in futuro di avere due assessori non Svp in giunta”. Christian Tommasini esplicita l’obiettivo del partito democratico dell’Alto Adige, deciso a non dare partita vinta alla Lega nel confronto elettorale del 21 ottobre. Una sfida nella sfida, quella tra Pd e Carroccio, che si contendono il ruolo di “co-governo” con la Volkspartei. La lotta, per i dem, è contro chi rifiuta “un Alto Adige aperto” e propone invece “il salto nel buio della chiusura, delle piccole patrie”. Parole che riecheggiano alla presentazione del programma condiviso del Pd con Civiche, socialisti e +Europa. “Siamo precursori di quello che avverrà per le prossime europee, un’aggregazione di chi crede nell’Europa dei padri fondatori” afferma il segretario Alessandro Huber.

 

Lotta per il governo

Nella sede Pd di piazza Domenicani a Bolzano arrivano oltre a Tommasini e Huber, Renate Prader, Sandro Repetto, rispettivamente al terzo e quarto posto nella lista congiunta, Andrea Casolari, balzato al secondo in virtù dell’accordo con i Civici di Merano, Alessandro Bertinazzo dei socialisti. L’umore è buono, anche grazie alla sveglia che nel campo del centrosinistra pare essere suonata a Roma. Mentre si attendono i big (Maria Elena Boschi è attesa l’11 ottobre alle 20 a Laives per la presentazione delle donne candidate, Gentiloni, Franceschini e Zingaretti e il sindaco di Firenze Nardella verranno nel rush finale) si fanno i conti dietro le quinte. Tre sono i seggi in consiglio provinciale che secondo le stime potrebbe ottenere il Pd, 3-4 quelli ipotizzati per la Lega, che drenerebbe tutto il consenso della destra italiana. In questo scenario, naturalmente un’ipotesi sottoposta al vaglio degli elettori, la scelta finale su chi entrerà in giunta si sposterebbe al confronto tra le diverse anime Svp.

Siamo precursori di quello che avverrà per le prossime europee, un’aggregazione di chi crede nell’Europa dei padri fondatori (Huber)

 

 

Le proposte elettorali 

Repetto, assessore alle politiche sociali a Bolzano, apre il walzer degli interventi, entrando nelle questioni puntuali. “Da Roma si è fatto sentire il grande messaggio del Pd. Malgrado gli aspetti mediatici c’è grande unità di intenti. Siamo in campo per portare il nostro apporto al governo provinciale come abbiamo sempre fatto. Con Tommasini in questi anni abbiamo superato diverse barriere. Sugli assistenti all’infanzia ad esempio abbiamo garantito 30 persone che rischiavano il posto di lavoro”.

Il nostro è uno dei pochi simboli bilingui e oggi siamo qui con le Civiche. Dimostriamo la nostra coerenza nello stare assieme: italiani, tedeschi, ladini, mistilingui, nuovi cittadini. La società è più avanti della politica (Prader)

Prader, presidente del consiglio comunale a Bressanone e candidata di lingua tedesca, sottolinea l’apertura oltre gli steccati etnici. “Il nostro è uno dei pochi simboli bilingui e oggi siamo qui con le Civiche. Dimostriamo la nostra coerenza nello stare assieme: italiani, tedeschi, ladini, mistilingui, nuovi cittadini. La società è più avanti della politica nell’aver capito che oggi sapere 2-3 lingue è importante. Io lavoro nella scuola professionale e noto quanto servano fra i gruppi i momenti di incontro nel tempo libero”.

Puntiamo su crescita sostenibile, incentivi in ricerca e sviluppo, su un programma per far ritornare i cervelli in fuga dall’Alto Adige e sulla pianificazione di investimenti per colmare il gap accumulato nell’infrastruttura digitale (Casolari)

Casolari, che ha incassato l’ok su alcuni punti del programma congiunto, punta su “crescita sostenibile, incentivi in ricerca e sviluppo, un programma per far ritornare i cervelli in fuga dall’Alto Adige, la pianificazione di investimenti per colmare il gap accumulato nell’infrastruttura digitale”. Il plurilinguismo è un tema cruciale: “Pensiamo a recuperare chi è fuori dal percorso scolastico, con soggiorni di studio o lavoro”. Nella sanità serve “più coraggio nella riforma, che si è fermata non per colpa del Pd ma di qualcun altro”. 

Tommasini, vicepresidente della giunta uscente, si tiene i pezzi forti: “La scuola trilingue è una realtà negli asili italiani in Alto Adige. Dobbiamo estenderla, aumentando gli scambi, le relazioni, gli incontri. Pensiamo alle scuole-partner con attività congiunte di scienza, musica, latino nei licei. E ancora: il liceo musicale si può fare insieme, tra scuola italiana e scuola tedesca, così come il liceo bilingue sportivo”. 

Nella sanità l’assessore spinge per proseguire nel congelamento della proporzionale, come soluzione alla mancanza di personale specializzato “comune a tutta Italia”. C’è poi il capitolo casa, con l’Agenzia per l’affitto per far incontrare domanda e offerta.

 

Referenze di governo

Pd e alleati propongono quindi un mix di continuità, affidabilità e innovazione, contando sulle “referenze” per l’attività amministrativa svolta finora e sperando di trovare il consenso degli elettori. “In Alto Adige si vive bene, i risultati di governo ci sono, ma noi vogliamo vivere meglio - afferma Huber -. Le divisioni, le paure non portano a nulla. Siamo contro una società vittima del populismo e di chi fa debito a livello nazionale”. 

L’Alto Adige deve decidere se restare una terra aperta o ascoltare chi dice di barricarsi in casa per l’ansia e la paura del futuro. Vedo che la Lega è andata al congresso dei Freiheitlichen e ha messaggi ambigui sul doppio passaporto, ma non ha capito la posta in gioco (Tommasini)

Tommasini gli fa eco: “L’Alto Adige deve decidere se restare una terra aperta o ascoltare chi dice di barricarsi in casa per l’ansia e la paura del futuro. Vedo che la Lega è andata al congresso dei Freiheitlichen e ha messaggi ambigui sul doppio passaporto, ma non ha capito la posta in gioco. Se ci chiudiamo in una piccola patria, una kleine Heimat, a farne le spese saranno i gruppi meno rappresentati, anche numericamente”. “L’Alto Adige è stato ben amministrato - chiude infine Casolari - e malgrado nel Paese ci sia uno strano bipolarismo, io credo che i cittadini altoatesini salti nel buio non ne vogliano fare”.

 
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Martin B. Mo., 01.10.2018 - 18:44

Die Hoffnung stirbt zuletzt. Ich erachte es als unmöglich, das der PD das Ergebnis von 2013 erreicht. Können von Glück reden wenn sie einen locker reinbekommen. Nicht nur die lokale Nicht-Präsenz für Parteitreue und ital. Bevölkerung, sondern auch die nationale Tendenz wird die ital. Wechselwähler zu Lega und M5S spülen, trotz der sehr miserablen Leistungen der ital. Regierung.

Mo., 01.10.2018 - 18:44 Permalink