Politica | Bolzano

Rompere il salvadanaio

Bilancio, il Comune capoluogo dovrà attingere ai risparmi per 14 milioni di euro. Pesano i rincari su energia e materie prime. PUMS, trattativa con Fratelli d'Italia.
Renzo Caramaschi
Foto: Salto.bz

Non abbiamo debito, abbiamo una tipologia bassa di pressione fiscale e l’avanzo di 152 milioni di euro è costituito da crediti recenti”. Il sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi presenta con soddisfazione i dati del bilancio consuntivo 2021. “Un bilancio sano”, sottolinea il primo cittadino, con un avanzo “libero” non vincolato (una sorta di risparmio per investimenti futuri originato da economie nella spesa o maggiori entrate) che ammonta a ben 56 milioni di euro (Trento ha 21 milioni). Se l’avanzo a disposizione non rappresenta quindi un’incapacità di spesa, ma sono “soldi spesi a mano a mano che si avanza coi lavori” delle opere pubbliche, la situazione non è tutto rosa e fiori: con i costi aumentati per le opere in cantiere, causato dall’aumento dei prezzi delle materie prime, e il rincaro dell’energia, bisognerà far fronte a maggiori oneri e costi energetici. Attingendo agli accantonamenti messi a bilancio. Sono da calcolare “almeno 7 milioni di euro per l’energia, altrettanti per le materie prime” pronostica Caramaschi.

La spesa totale impegnata dal Comune nel 2021 è stata di 323 milioni di euro, ossia 3.000 euro per abitante, mentre la spesa corrente e per investimenti dell’anno passato è stata di 249 milioni di euro, pari a 2.253 euro per abitante (quando la spesa media nazionale per abitante è di 921 euro). Corrisponde a zero l'indebitamento oneroso, “nel 2016 abbiamo estinto anticipatamente tutti i mutui onerosi e non ne abbiamo più accesi. Questo ci ha consentito di liberare le spese che pagavamo annualmente per le rate a favore dei servizi per i cittadini per circa 10 milioni di euro”. La spesa media pro-capite annua è pari a 642 euro, la più alta in Italia tra i comuni tra i 100 ed i 250 mila abitanti, mentre la spesa corrente pro-capite a Bolzano è di 1.823 euro a fronte di una media nazionale di 711 Euro. Per quanto riguarda i tempi medi di pagamento, il Comune paga le fatture ricevute mediamente in 21 giorni (contro una media dei comuni della stessa dimensione di 50 giorni). La tempestività dei pagamenti è di 18 giorni in anticipo rispetto alle scadenze delle fatture, contro una media di 7 giorni di ritardo degli enti di pari dimensione.

 

Fratelli di PUMS

 

Intanto prosegue la trattativa a porte chiuse tra Renzo Caramaschi e Fratelli d’Italia per “sbloccare” l’ostruzionismo della destra in Consiglio comunale riguardo al Piano della mobilità sostenibile. “Stiamo lavorando per trovare una soluzione” conferma il sindaco, “io ho parlato e loro hanno parlato”. “Il nome dell’assessore Stefano Fattor non è trattabile, mi pare che FdI lo abbia accettato. Stiamo dialogando su altre cose” taglia corto il sindaco di Bolzano.