Ambiente | Marmolada

“La speranza è l’ultima a morire”

Valanga sulla Marmolada, una decina i dispersi. Alex Barattin (Soccorso Alpino Dolomiti Bellunesi): "Ricerche effettuate coi droni, impossibile scavare su un ghiacciaio".
Alex Barattin
Foto: Salto.bz

"Trovare qualcuno vivo con questo tipo di evento è una possibilità molto remota". Alex Barattin, delegato del Soccorso Alpino e Speleologico per la zona Dolomiti Bellunesi, ha il volto serio di chi non ha tempo per troppi ragionamenti. Siamo al centro operativo allestito presso la caserma dei Vigili del fuoco di Canazei, da qui vengono coordinati i soccorsi sulla Marmolada. La montagna "Regina delle Dolomiti", dopo le ricerche interrotte in mattinata a causa del maltempo, al momento ha restituito i corpi di 7 vittime. Otto sono le persone recuperate, di cui 2 in condizioni critiche, mentre i dispersi si aggirano tra le 10 e le 15 persone. Il bilancio dei morti rischia perciò di aggravarsi. "Le ricognizioni vengono fatte con i droni, per non esporre le squadre di salvataggio - spiega Barattin - e con i droni sono stati avvistati ulteriori materiali e anche corpi. La visibilità ora è scarsa, per il maltempo è stata sospesa anche la ricerca con i droni".

 

Qual è lo scenario in quota? "È come scavare su una frana, il materiale che scende non permette di sondare e di entrare in valanga, scavare lì significa scavare su un terreno molto coeso. Ci vorrebbero azioni meccaniche non indifferenti. Siamo su un ghiacciaio e le possibilità tecniche sono abbastanza difficili da realizzare". Le speranze di trovare persone in vita sono limitatissime, spiega l'uomo del Soccorso Alpino. "Ma la speranza che qualche disperso si trovi nelle aree limitrofe o su qualche sentiero ce l'abbiamo ancora. Chi va in montagna magari spegne il cellulare. La speranza è l'ultima a morire".