Matteo Renzi
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Politica | Crisi di governo

Le disgrazie non vengono mai sole

Matteo Renzi terremota il governo nel momento più grave della storia repubblicana.

Lungi da me voler tessere le lodi dell’attuale governo giallo-rosso. Nato dalla pura disperazione di fronte ai sondaggi che davano Salvini sicuro vincitore dopo il naufragio dell’alleanza M5S-Lega, il governo Conte II non ha mai avuto né un’idea di società condivisa né, più modestamente, una visione strategica comune sugli obiettivi principali da perseguire nell’arco della legislatura. Tra reddito di cittadinanza, riduzione dei parlamentari, cancellazione dei decreti sicurezza e riforma della prescrizione è stato un perpetuo navigare a vista tra veti incrociati e faticosissime mediazioni, sempre al ribasso, tipiche delle convivenze politiche forzate.

Poi è arrivato il Covid. Dopo la scelta lucida e coraggiosa del lockdown totale a marzo e la colpevole negligenza dei mesi estivi consacrati alla movida, in autunno il governo italiano, come quelli di tutta Europa, è stato travolto dalla seconda ondata. Il disperato tentativo di trovare un punto di equilibrio tra economia e salute pubblica ha dato luogo a un’interminabile quanto caotica sequenza di chiusure parziali, riaperture a tempo, zone colorate a macchia di leopardo. A dicembre si sono contati fino a 993 morti al giorno e nonostante le ultime misure restrittive si è ancora ben lontani dalle cifre di giugno, quando il contagio era tornato sotto controllo. Tuttavia, vengono i brividi a immaginare quali numeri avremmo raggiunto se a tenere le redini del governo fosse stata l’estrema destra, contigua se non complice del più strenuo negazionismo.

Rimane un mistero come abbia potuto un simile personaggio soggiogare così tanti elettori di sinistra, per moderati che fossero

Dopodiché, nel momento più drammatico dal ’45 a oggi, in piena pandemia e di fronte a scenari di crisi finanziarie di cui appena si intravedono i nerissimi contorni, il governo è costretto a confrontarsi con un’ulteriore iattura. Due giorni dopo la nascita del governo PD-M5S-Liberi e Uguali, Matteo Renzi era uscito dal PD (che durante la sua segreteria aveva strenuamente cercato di distruggere) per creare un gruppetto di scappati di casa sotto il nome autoironico di Italia Viva. Ora, dopo un anno e mezzo di assoluta irrilevanza che lo aveva relegato a portabevande della maggioranza, l’enfant prodige della politica italiana (quelli de Il Fatto Quotidiano prediligono il termine “bimbominkia”) ha realizzato che se non fa saltare il governo, di lui non si parla nemmeno nelle bocciofile della sua Rignano.

Rimane un mistero come abbia potuto un simile personaggio soggiogare così tanti elettori di sinistra, per moderati che fossero. Manomissione dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, cancellazione dell’IMU per le classi più abbienti, Jobs Act di stampo neoliberista, Patto del Nazareno con un delinquente pregiudicato, per non parlare della riforma costituzionale più demenziale dell’antropocene (asfaltata, almeno quella, dal Referendum del 4 dicembre 2016). Va peraltro ricordato che durante quella campagna referendaria Renzi aveva promesso solennemente, insieme a Maria Elena Boschi, che in caso di sconfitta si sarebbe ritirato a vita privata. La sua parola vale quanto la sua politica.

I sondaggi di questi giorni danno Italia Viva attorno al 3 %. Appena tre punti percentuali sopra l’equivalente numerico dello spessore morale, umano e politico del suo fondatore.

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alfred frei Gio, 01/07/2021 - 11:44

M.E. Boschi per il ritiro a vita privata e la bellezza dei luoghi (se mi guardi esisto) si è fatta eleggere da noi in provincia di Bolzano. Per non disturbare non si fa più vedere. Forse anche per coerenza, o no ?

Gio, 01/07/2021 - 11:44 Collegamento permanente
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Christian I Ven, 01/08/2021 - 13:58

Guardando questo personaggio mi viene sempre in mente una vignetta satirica vista anni fa in un quotidiano: c'erano alcuni primi ministri europei rappresentati in maniera molto solenne e poi lui, rappresentato come un bimbo di 5 anni con un gelato in mano. Mai rappresentazione fù più azzeccata!

Ven, 01/08/2021 - 13:58 Collegamento permanente