Politica | Fase 2

“Difenderemo la nostra legge”

Kompatscher ne è convinto: la nuova legge provinciale resisterà davanti alla Consulta. “Tutelati i lavoratori”. Spostamenti: il Trentino concede più libertà di movimento.
Arno Kompatscher
Foto: Othmar Seehauser

È il gioco delle parti. Bolzano sprinta e Roma la bacchetta. Ma l’impugnazione (limitatamente alla sicurezza sul lavoro) della legge provincialeMisure per il contenimento del virus Sars-CoV-2 nella fase della ripresa dell’attività” davanti alla Corte costituzionale, annunciata dal ministro agli Affari regionali Francesco Boccia, non sorprende né spaventa il governatore Arno Kompatscher.
Si parte dalle basi. “Innanzitutto va detto che una legge provinciale nella gerarchia delle fonti giuridiche nell’ordinamento costituzionale italiano ha lo stesso rango di una legge statale, con una valenza ovviamente limitata al territorio locale”, ha spiegato il Landeshauptmann durante la videoconferenza di ieri (8 maggio) tenuta insieme ai vicepresidenti Giuliano Vettorato e Daniel Alfreider. “Con questa legge regoliamo alcuni ambiti che riguardano nostre competenze primarie ma anche altri dove c’è una competenza legislativa concorrenziale con lo Stato, in entrambi i casi rispettiamo la Costituzione e i principi della legislazione nazionale. Nel testo ci sono tanti riferimenti alle normative nazionali vigenti e ai protocolli di sicurezza oltre che alle linee guida che saranno elaborate”.

 

Avanti tutta

 

Ostenta ottimismo Kompatscher puntualizzando che anche in caso di impugnazione la legge - che da ieri pomeriggio ha sancito la riapertura dei negozi e da lunedì 11 maggio quella di bar, ristoranti, parrucchieri, estetisti e musei - rimane in vigore e deve essere fatta osservare. La legge decadrebbe infatti solo dopo un pronunciamento negativo da parte della Corte Costituzionale. “Se all’annuncio dell’impugnazione seguiranno i fatti difenderemo la legge che sono convinto resisterà dinnanzi alla Consulta perché ha una base giuridica solida”, così il governatore altoatesino.
Per quel che riguarda l’assicurazione dei lavoratori in presenza di un contratto di impiego la copertura c’è, afferma Kompatscher, “semmai ci potrebbe essere la rivalsa da parte dell’Inail nei confronti del datore che non rispetta le norme in vigore”. Il presidente della Provincia ha poi garantito che eventuali protocolli mancanti verranno attuati evidenziando tuttavia che “il nostro standard di sicurezza sarà, io credo, ancora più severo di quello previsto a livello nazionale. Non c'è di che preoccuparsi perché con la legge viene tutelato il datore di lavoro, il lavoratore e il cliente”. Intanto lo stesso Kompatscher e l’Obmann della Svp Philipp Achammer hanno annunciato che lunedì prossimo la direzione e il gruppo parlamentare del partito si riunirà per discutere la linea d’azione, vista la reazione del governo centrale.

 

Questione di responsabilità

 

Dal fronte dell’economia arriva il plauso di Assoimprenditori alla legge provinciale. L’accento viene posto in particolare sull’importanza del richiamo ai protocolli siglati a livello nazionale e locale per garantire una ripresa in piena sicurezza. “Affinché questa via altoatesina possa avere successo è indispensabile il contributo di tutti - dice il presidente di Assoimprenditori Alto Adige, Federico Giudiceandrea -. Sta ora a noi – prima di tutto come cittadini – attenerci con responsabilità a queste regole per la sicurezza di tutti. Le imprese produttive che hanno già ripreso la loro attività lo stanno facendo così come i loro collaboratori e le loro collaboratrici. La ripartenza dell’intera economia provinciale sarà decisiva per tornare a garantire posti di lavoro e investimenti e generare quella creazione di valore indispensabile per sostenere l’amministrazione pubblica, a partire dalla sanità e dalle politiche sociali”. E sul senso di autodisciplina nonché sull’assoluta necessità di osservare le regole dettate dalla legge insiste ancora Kompatscher: “Ci rendiamo conto che sarà spesso difficile lavorare con queste prescrizioni, penso per esempio a bar, ristoranti, negozi, ma dobbiamo evitare assolutamente una seconda ondata di contagi e nel contempo garantire che la vita sociale ed economica possa ripartire”.

 

Più liberi di muoversi

 

Per quel che riguarda gli spostamenti all’interno della regione, altro tema toccato in videoconferenza, da oggi ci sarà più libertà di movimento anche in Trentino e ci si potrà recare inoltre in Alto Adige. Lo prevede una nuova ordinanza del presidente della Provincia Maurizio Fugatti, una sorta di preludio alla nuova legge che oggi sarà discussa in consiglio provinciale a Trento.
L’auspicio di Kompatscher, infine, è di trovare una “soluzione ragionevole” con Roma e Vienna per consentire gli spostamenti all’interno dell’Euregio senza una quarantena di due settimane.