Politica | Bolzano 2016

“Anch’io non ho più fiducia nei cittadini”

L’ex sindaco Spagnolli commenta il voto a Bolzano: “legge elettorale migliore, ma situazione politica peggiore rispetto al 2015”.

Nell’intervista a ruota libera sulle elezioni dell’8 maggio Luigi Spagnolli ne ha per tutti. Per la sinistra “che a furia di menate si è estinta”, ma che potrebbe rinascere grazie a movimenti come I love my town. Per la SVP e il suo “richiamo della foresta”. Per il Movimento 5 Stelle “che sbaglia pensando di più a controllare il potere che non a governare”. 
L’ex sindaco ha nostalgia dei vecchi politici d’opposizone “che avevano a cuore la governabilità”, mentre sorride all’idea che Holzmann e Benussi possano entrare a far parte di un governo di centrosinistra. Per Spagnolli in un modo o nell’altro alla fine si arriverà alla große Koalition
Spagnolli giudica tutto sommato stabile il consenso a destra e normale il calo della Lega “che lo scorso anno aveva solo avuto un colpo di fortuna”. Per l’ex sindaco la tattica attendista della SVP ha pagato, ma per la Stella Alpina resterà indigesta la prospettiva di un’alleanza con la destra italiana (“i vecchi nomi non sono spendibili”). 
L’esponente del PD,  sindaco di Bolzano dal 2005 al 2015, elogia la nuova legge elettorale (“con queste regole nel 2015 sarei potuto andare avanti”), ma la ritiene ancora incompleta (“va introdotto il premio di maggioranza”). 
Infine Spagnolli ha parole dure anche con il suo partito, auspicando una resa dei conti nei confronti dei ‘bizziani’ (“sono delle sanguisughe, non si può andare avanti così”).


salto.bz: Le possiamo chiedere una valutazione generale del risultato delle elezioni, tanto per cominciare?
Luigi Spagnolli -
Devo dire che per una volta nella vita mi trovo d’accordo con Rudi Rieder. Anche se in realtà condivido un’unico passaggio di quello che ha detto l’esponente del Movimento 5 Stelle, annunciando di non voler entrare in consiglio comunale. Ha detto che non ha più fiducia nei bolzanini. Ed io concordo con lui. 
Non mi trovo invece per niente d’accordo con la sua scelta di lasciare, perché la reputo una mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini. Così come non sono per niente d’accordo con le stupidaggini che il M5S ha detto in campagna elettorale. Come quella che vogliono chiudere l’inceneritore. Lo aveva promesso 4 anni di fa anche il sindaco grillino di Parma, senza però poi fare nulla in questo senso. A Bolzano il Movimento 5 Stelle non ha fatto altro che dire questa cosa in campagna elettorale, incrementando i suoi consensi. Evidentemente la popolazione non ha le idee chiare. In questi anni la gente di Bolzano ha dimostrato di non puntare ad un governo della città e ad una visione strategica del futuro. Lo ha detto anche Francesco Palermo su salto.bz
Piazzare in consiglio dei fiduciari per controllare quello che fa il potere non è la giusta prospettiva. Quella corretta è promuovere la formazione di un governo che deve essere forte per poter fare scelte importanti ed anche contrapporsi alla Provincia. 

Non c’è solo Movimento 5 Stelle, però…
Sì, ci sono anche la destra e la sinistra. Che per anni si sono fatti della menate colossali. In realtà la sinistra a furia di farsele alla fine si è estinta. Perché la sinistra per sua natura è intellettuale e quindi tende a dividersi più che a unirsi. La destra non è intellettuale ma litiga per altri motivi, soprattutto personalistici. E quindi tende anche lei a farsi del male.

Che caratteristiche ha il consiglio comunale uscito dalle elezioni dell’8 maggio?
E’ un gruppo di 45 consiglieri dai quali vanno tolti 9 componenti (6 di 5 Stelle e 3 di Casapound) che per loro natura non potranno partecipare a nessun processo democratico di formazione di una maggioranza. La maggioranza di almeno 23 consiglieri su 45 dovrà essere ricavata dunque su bacino residuo di 36 consiglieri. 

Un 20% degli eletti è fuori gioco in partenza?
Proprio così. E questa è una scelta dei bolzanini che va rispettata. Di loro non ho fiducia, ma li rispetto. Hanno scelto così come ha scelto a modo suo anche il 44% di elettori che se n’è rimasto a casa. 

“Ora però nessuno può più rompere le scatole e dire che Bolzano è debole e non si può contrapporre alla Provincia”

Caramaschi e Tagnin si sfidano ora in vista del ballottaggio. Ma quali sono al momento le prospettive per entrambi nell’ottica della formazione di una maggioranza dopo il 22 maggio?
Sarà molto difficile per entrambi. I numeri sono impietosi, come ha già detto Holzmann. Teniamo conto che con 23 consiglieri di maggioranza non si combina nulla. Per essere tranquilli bisogna averne almeno 25/26. Su 36. 

In pratica bisogna avere il consenso dei 2/3 dei consiglieri ‘utili’…
Sì, perché bisogna tenere conto che oggi non c’è più il senso delle istituzioni dei tempi dei consiglieri della generazione degli anni ’20 e ’30. Che sulle delibere ‘minori’ non si sarebbero mai messi di traverso, in nome della governabilità. Sto parlando di Mitolo, Sfondrini, Ellecosta ecc. Io ho notato un cambio generazionale in questo senso in particolare nel passaggio tra le prime due legislature in cui sono stato sindaco. 

Cosa ne pensa di un’eventuale maggioranza di centrosinistra con Holzmann?
Mi viene da ridere. Anche perché lui entra in consiglio insieme a Benussi. in realtà l’unico modo di fare una maggioranza è semplicemente prendere in considerazione i partiti disponibili a governare. A prescindere dal colore. Io capisco che questo faccia accapponare la pelle ai benpensanti che votano per idealismo o ambizione di parte. Ma oggi non c’è altra strada.

La grosse Koalition non può entrare dalla porta ma finirà comunque per entrare dalla finestra?
I numeri consentono di fare dei governicchi ma se si vuole avere un governo della città quella è l’unica via. 

Mettere Verdi e Holzmann in uno stesso governo appare comunque un’impresa molto ardua…
Già. E il problema riguarda anche il PD, che ha improntato comunque la sua campagna cercando di riavvicinarsi alla sinistra. Io voterò naturalmente Caramaschi al ballottaggio, ma per entrambi sarà comunque difficile mettere insieme i tasselli e soprattutto un programma comune. 

Quale il giudizio sull’operato e sul risultato del PD?
Essere sempre sotto i riflettori non è un vantaggio. Il PD è molto meno litigioso di quanto sembri. E si tratta di un luogo comune anche se nel partito c’è molta gente che si fa del male da sola sui social. Casapound ha fatto il contrario. 

Cioè?
La loro è stata una campagna elettorale completamente sotto traccia, svolta nei loro circoli e con messaggi secondo me pericolosissimi. Come l’idea che bisogna aiutare alcuni che hanno un bisogno come se non ce ne fossero altre migliaia che sono nelle stesse condizioni. 

Spagnolli si aspettava l’elezione di 3 consiglieri di Casapound?
Non lo so. Io ragiono molto più in termini complessivi e di rapporto tra destra e sinistra. Mi aspettavo un’ulteriore crescita dei grillini. E’ un trend nazionale e Bolzano ha una fetta di elettorato che è molto sensibile in questo senso. La destra invece se andiamo a fare i conti ha ottenuto anche in queste elezioni una percentuale relativa. Se li mettiamo tutti insieme arrivano al 36%. Questa percentuale di centrodestra a Bolzano non è una novità. Semplicemente Casapound ha recuperato una parte dei voti che in altre elezioni andavano ad altri partiti di destra. 

“Il voto a destra si è estremizzato ma complessivamente non è aumentato in percentuale”

Il Movimento 5 Stelle ha portato via voti alla sinistra?
Probabilmente sì, intercettando protesta in quell’area politica. 

Come mai la Lega ha perso consensi?
Perché l’anno scorso avevano avuto un colpo fortuna. Le elezioni erano state pochi giorni dopo la vicenda dei profughi all’Hotel Alpi. E i fatti del Brennero di questi giorni forse hanno tolto voti alla Lega.

Ai bolzanini non piace sentir dire da Salvini che l’Austria ha ragione e chiudere il confine?
Il leader della Lega ha dimostrato di essere completamente incapace di avere una visione internazionale dei problemi. Se potesse, lui in Italia il muro ai confini l’avrebbe già piazzat. Se non ci fossero 4 mila chilometri di coste ad impedirlo. 

La divisione nel centrodestra tra Urzì Holzmann ha nuociuto ad entrambi?
Secondo me il vero problema della destra sono i nomi. Sia Holzmann che Benussi ed Urzì hanno un trascorso politico che li rende inaccettabili come partner di governo da parte della maggioranza dei sudtirolesi. Anche se Tagnin, di per sé, invece è un nome spendibile. Come in passato lo è stato, ad esempio, Fernando Pontecorvo. 

La SVP finora si è mossa bene?
Ha avuto molta fortuna a trovare uno come Baur che è una persona molto equilibrata e di specchiate qualità. Però la SVP ha fatto una campagna elettorale tutta di forma e non di contenuto. 

Si è nascosta su tutto.
Proprio così: non ha detto niente. 

“Il richiamo della foresta ha il suo perché. La gente di lingua tedesca semplicemente ha pensato: meglio andare a votare questi piuttosto che rischiare di farsi governare da Casapound e dai grillini. La sera di domenica allora sono tornati dalla gita e si sono precipitati a votare.”

Cosa farà la SVP in vista del ballottaggio?
Secondo me niente. Con la legge elettorale senza premio di maggioranza fare le alleanze prima è inutile. In ogni caso loro ci hanno o provato seriamente ad andare al ballottaggio. Avevano dei sondaggi che li sostenevano in questo senso. L’obiettivo l’hanno mancato di poco. 

La nuova legge elettorale ha funzionato?
Mi sono permesso di controllare cosa sarebbe successo l’anno scorso se fosse stata già in vigore questa nuova legge. Ebbene: avrei avuto in partenza 22 consiglieri sui 23 necessari. Invece che 19. E’ evidente allora che la nuova legge è migliorativa. E anche l’anno scorso avremmo avuto solo 10 partiti in consiglio invece che 18. 

“E invece oggi ci ritroviamo in una situazione in cui partiti di governo complessivamente sono diventati più deboli”

Perché una nuova legge elettorale come questa non è stata fatta prima?
La colpa è di Bizzo e Steger. Che quando nel 2012 hanno concepito e nel 2013 fatto approvare la riforma della legge elettorale che portava a 45 il numero dei consiglieri, non hanno previsto le soglie. 

“La responsabilità politica della situazione in cui mi sono trovato io nel 2015 è di Bizzo e Steger”

L’attuale legge elettorale va bene così?
No. Per garantire la governabilità bisogna introdurre il premio di maggioranza. Che tenga naturalmente conto degli equilibri etnici del primo turno che devono restare invariati proiettati sul secondo turno. 

Questa cosa però potrebbe pregiudicare la possibilità che la Volkspartei stia al governo…
Io credo che un capoluogo ingovernabile sia un grave danno per l’autonomia. E loro questo lo sanno. 

“Se dovesse arrivare un nuovo commissario sarebbe una catastrofe. Tutto il mondo direbbe: caspita questi hanno la competenza primaria sull’ordinamento dei comuni e non sono neanche capaci di farsi una legge elettorale che funziona.”

Non siamo già ora in questa situazione?
Io sono abbastanza fiducioso: chi verrà eletto sindaco siccome è ‘nuovo’ riuscirà entro trenta giorni a farsi votare una giunta. Credo però che questa giunta avrà molti problemi. 

“La prossima giunta sarà impiccata ad alcuni temi fondamentali ed avrà grosse difficoltà a essere operativa. Come era successo a me l’anno scorso.” 

Il referendum dell’aeroporto proprio in quei trenta giorni avrà un suo peso?
No. Attraverso il referendum la questione è stata tolta di fatto dal tavolo delle trattative. 

Dopo le elezioni a Bolzano il PD altoatesino finalmente andrà al congresso?
Sì. Andrà fatto un ragionamento ampio. Il gruppo Bizzo è un corpo estraneo all’interno del Partito Democratico. Il PD aveva una lista di 50 persone in cui i bizziani erano 4 ed hanno fatto quaterna arrivando tutti nei primi 10. Sono stati delle sanguisughe. Hanno raccolto i frutti del lavoro fatto da tutti gli altri per portare la massa dei voti. Il gruppo Bizzo va a rimorchio per i propri comodi sfruttando coloro che gestiscono la segreteria. E’ falso che loro aspirino a gestirla, non sarebbero in grado di farlo. La chiarezza che va fatta porterà naturalmente a qualche abbandono. Va detto comunque che che nell’ambito del centrosinistra ci sono anche delle spinte interessanti e nuove... 

Quali?
Secondo me I love my town come esperienza, seppur abbastanza limitata, è l’unica vera novità nel centrosinistra. Sarebbe importante ora recuperare quel tipo di entusiasmo. Che è affine, anche se di altro genere, rispetto a quello che ha generato la lista di Gennaccaro, che ha portato a votare gente che si era allontanata ma sulla scia di un messaggio invece molto poco ideale. Gli elettori di Gennaccaro e Zappetti in ogni caso sono elettori governativi e non di protesta. Per questo vanno assolutamente valorizzati. 

La sinistra si lamenta invece che I love my town avrebbe tolto a loro i voti necessari per sopravvivere.
Diciamo che sono... ‘stupidini’. Non hanno capito che l’unica speranza che avevano per sopravvivere ero io. E invece mi hanno fatto la guerra. Pagandone ora le conseguenze. Al di là delle rivendicazioni secondo me la sinistra deve esserci. I contenuti di sinistra sono importanti nell’ambito della comunità e devono poter emergere anche nelle discussioni strategiche sul futuro. Però bisogna che questo avvenga in maniera produttiva.

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alfred frei Mer, 05/11/2016 - 09:34

Avrei una domanda aggiuntiva per Spagnolli: perchè tutta la giunta esecutiva precedente, più il general manager del Comune Moroder, sono spariti dalla scena politica ? Hanno perso tutti la fiducia nei cittadini ? Ma forse la domanda la dovrei girare a Hager, o no ? - una nota a margine: se 4 consiglieri comunali del PD sono dei sanguisughe, i restanti 5 hanno abbastanza sangue per fare i donatori ?

Mer, 05/11/2016 - 09:34 Collegamento permanente
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Massimo Mollica Mer, 05/11/2016 - 11:29

La mia stima e riconoscenza nei confronti di Gigi Spagnolli è tale che da, simpatizzante ed elettore del PD, chiedo a gran voce che venga candidato alle prossime provinciali! Non possiamo assolutamente disperdere le capacità e politiche che amministrative di un' uomo che ha condotto per ben 10 anni la capitale! La sua capacità di rappresentare e mediare con tutti difficilmente sarà colmabile in comune. Il mio unico rammarico è che in questi 10 anni sia stato poco "social". Questo gli avrebbe permesso di essere più capito dalla popolazione e, come dico io, più "open source".
Sull'analisi politica delle elezioni mi trovo abbastanza d'accordo. Anche se poi nascono degli spunti che andrebbero analizzati ulteriormente. A incominciare su come recuperare i voti di chi non ha votato o ha votato per partiti/movimenti che non vogliono governare. Per non parlare di come recuperare quella sinistra, aiutandola a non farsi "menate colossali" :). Io, poi, che sono un malpensante, guarderei a tutti coloro che vogliono il bene della mia città, senza troppe distinzioni. E penso a un "restyling"(lo so, parola orribile, ma vuol dire tante cose) del partito, a creare le condizioni perché vi possano partecipare più persone (a incominciare da "I Love My Town"). Del resto noi siamo quelli che hanno creduto nella convivenza, abbiamo guardato oltre l'appartenenza linguistica, e la storia dice che abbiamo visto. In un futuro che probabilmente non vedrò la SVP e il PD saranno un unico soggetto, un partito di governo per il bene della nostra terra.
Ma queste sono cose da congresso e sia ringraziato il cielo che si farà! (io lo farei ogni hanno) Perché la politica si fonda sul dibattito e il confronto e senza tutto questo manca! C'è una cosa però che vorrei tanto sapere, ed è quando afferma che "nel partito c’è molta gente che si fa del male da sola sui social". Qual'è il senso e come? (sono davvero curioso).
Detto ciò però mi permetto di criticare la parte relativa al PD. Non entro nel merito della questione perché credo che quanto affermato, che sia vero o meno, dovrebbe essere discusso di persona tra tutti quanti i soggetti. Come da famiglia che si rispetti i problemi vanno risolti all'interno (non necessariamente di nascosto, anche in modo trasparente). Ci si parla, ci si confronta, si ascolta i pareri altrui e poi magari segue una votazione.Ma prima in famiglia.
Concludo con una considerazione. E' assodato che io sia un perdente, dal basso delle mie 5 preferenze, però non ho paura di mettermi in gioco, di confrontarmi, di ascoltare il parere altrui ed eventualmente controbatterlo. E lo faccio anche commentando un' intervista a colui che ha condotto la mia città per ben 10 (dieci) anni. Questa io la chiamo politica. Che si differenzia da quella cosa che porta a chiedere il voto, a fare proclami, ad andare agli eventi,a raccogliere siringhe e tante altre cose, il cui nome dateglielo voi.

Mer, 05/11/2016 - 11:29 Collegamento permanente