Società | La proposta

Park fiume: la exit strategy di Baur

Il vicesindaco di Bolzano vuole convincere i soci a ‘spostarsi’ al Park Vittoria: “per un periodo sono stato socio anch’io della cooperativa, vanno evitate nuove ferite".

“Bisogna tener conto che se prossimamente partisse tutto, e cioè le costruzioni di Park Vittoria, Parcheggio Fiume e Benko, la città diventerebbe un cantiere aperto. Se poi pensiamo in prospettiva anche all’areale…”

Il sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi non nasconde la sua preoccupazione sulle tempistiche relative alle prossime opere, più o meno grandi, che verranno realizzate nel centro storico o a ridosso dello stesso. Focalizzando l’attenzione sul Park Fiume, il progetto oggettivamente più avanzato nonostante le proteste che per anni hanno bloccato la realizzazione. Con i cittadini a dividersi su due differenti fronti, con tanto di manifestazioni, raccolte di firme e chi più ne ha più ne metta.

Che fare? Caramaschi passa la palla al vicesindaco Baur, confermando le indiscrezioni apparse nei giorni scorsi sulla stampa locale e dicendo che in realtà ci sarebbe quella che il primo cittadino di Bolzano definisce “un’ottima soluzione in vista”. 

L’idea è semplice, prevedendo in sostanza di ‘travasarei soci del Park Fiume nel Park Vittoria che dovrebbe essere realizzato di fatto a poche centinaia di metri di distanza. Ma tra il dire e il fare naturalmente ci stanno una serie di ‘condizioni’. Prontamente elencate dal vicesindaco. 

“In sostanza quella che cerchiamo è una soluzione alternativa, da proporre ai soci di Park Fiume.  Questo percorso però passa attraverso la verifica dei tempi di realizzazione di Park Vittoria, che devono essere ragionevoli. Ed alla possibilità di effettuare anche un calcolo il più possibile esatto in merito ai costi che sarebbero collegati all’operazione.”

In sostanza Park Fiume potrebbe decidere - il condizionale è d’obbligo - di rinunciare alla stipula della convenzione, ultimo passo che anticiperebbe la concessione edilizia da parte del Comune. 
E i il vicesindaco spiega: “stiamo cercando una soluzione alternativa perché siamo convinti da una parte che la concessione a questo punto dell’iter non potremmo non concederla, ma allo stesso tempo siamo consapevoli delle conseguenze che avrebbe sulla cittadinanza”.

Insomma: a questo punto il Comune non potrebbe più dire di no alla coop Fiume ma questo comporterebbe - Baur ne è assolutamente convinto “una nuova spaccatura nella cittadinanza”. 

“Di spaccature ne abbiamo già avute abbastanza in passato. La concessione edilizia non la possiamo negare. Se la negassimo si aprirebbe una nuova ferita. Ma d’altronde i soci della cooperativa sono anche consapevoli che se la concessione venisse data, il provvedimento verrebbe impugnato ed esiste il pericolo concreto che il TAR blocchi tutto. Allungando i tempi.”

Il tentativo del vicesindaco è quindi volto a ‘convincere' i soci di Park Fiume a spostarsi, ma assicura di “volere una soluzione consensuale”. Mentre allo stesso tempo il compromessodovrà arrivare in tempi brevi”, conferma Baur.

Il vicesindaco di Bolzano si dà una settimana (“massimo due”) per venire a capo di questa complessa matassa. Aggiungendo anche qualche dettaglio ‘personale, che svela per quale motivo si sente così coinvolto nella vicenda. 

“Per un certo periodo sono stato anche socio della cooperativa. Poi mi sono tolto. Il Park Fiume sarebbe sicuramente una nuova ferita almeno per il periodo della costruzione. Alla fine dei lavori probabilmente non avemmo un grande danno, ma è evidente il fatto che molti cittadini questo parcheggio non lo vogliono. E io non voglio passare sopra di loro dicendo “non mi interessa”. Anche se il parcheggio sarebbe positivo per togliere le macchine da viale Venezia. Molti dei residenti in quella strada sarebbero senz’altro contenti di non girare mezzora ogni sera per cercare  un parcheggio. I soci di Park Fiume dovranno valutare con attenzione la nostra proposta e decidere di conseguenza.”

 

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Massimo Mollica Mar, 09/13/2016 - 14:46

Io sono stato un sostenitore della riqualificazione di via Alto Adige (si legga questione Benko), ma onestamente sono contrario al Park Fiume. Questo semplicemente perché non intravvedo un interesse collettivo. Qui c'è solo l'interesse di alcuni, a cui non importa della collettività. Invece emerge, da queste vicenda, la bontà dell' articolo 55 quinquies sulla legge urbanistica, tanto criticata dai puristi. Con tale articolo si poteva fare questo discorso: vuoi fare dei box auto? Bene per noi lo puoi fare sotto piazza della vittoria, ma una parte del costruito lo dai al comune che crea un parcheggio pubblico. Così sulla piazza non ci vanno più auto ma non si penalizza il commercio del quartiere. E si guadagna spazio per i pedoni, facendolo pagare al privato.

Mar, 09/13/2016 - 14:46 Collegamento permanente