Ambiente | Valle aurina

Klausberg, ampliamento a metà

Bocciati lo spostamento della stazione a monte della cabinovia Sonnenlift e la nuova pista. I tecnici rivelano: nel 2018 già pregiudicato l'habitat del gallo cedrone.
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Foto: klausberg

Il comprensorio sciistico Klausberg - Skiworld Ahrntal si trova al di sopra dell’abitato di Cadipietra/Steinhaus in Valle Aurina e si sviluppa ad un'altitudine tra i 1.050 e i 2.510 m. Per lo sci e lo snowboard sono disponibili 33 km di piste, raggiungibili con 11 impianti. Assieme allo Speikboden Skiworld che sale da Costa di Tures i chilometri di piste diventano 76, con “21 impianti di risalita modernissimi”. Per gli albergatori della zona, la grandezza dell’area sciistica non è comunque ancora sufficiente, e quindi, attraverso la Klausberg Seilbahn Spa, hanno chiesto un ampliamento della superficie sciabile attraverso la richiesta di rinnovamento dell’impianto di risalita Sonnenlift. La Giunta provinciale se ne è occupata martedì, ma ancora ieri sera la delibera, leggermente modificata, non era online. Da quanto si è potuto apprendere l’esecutivo ha approvato il rinnovo dell'impianto di risalita ma senza spostamento della stazione a monte con relative nuove piste di collegamento, giudicato dai tecnici troppo impattante. Il trasferimento della stazione a valle verso il basso può essere autorizzato, e così l'ampliamento e i nuovi collegamenti nell'ambito della già esistente discesa a valle e della nuova stazione a valle, il nuovo collegamento nella parte inferiore della pista Sonnenlift fino alla pista Almboden nonché i previsti ampliamenti della pista esistente Sonnenlift. L’ampliamento del collegamento alla pista Klaussee è consentito solo fino ad una larghezza di 4 m. Il tutto, però, però può essere realizzato a una serie di condizioni. Leggendo comunque la relazione si apprende però come gli ampliamenti approvati in precedenza abbiano già provocato considerevoli danni ambientali.  

La Klausberg spa fa capo a Herbert Steger, proprietario del lussuoso Amonti & Lunaris Wellnessresort (situato a pochi metri dagli impianti di risalita) che siede nel consiglio di amministrazione della società in compagnia del fratello Siegfried e di altri tre albergatori del posto, Alexander Mairhofer, Matthias Innerbichler e Markus Lechner.

Le richieste

Il 31 dicembre 2021 la società proponente ha depositato il progetto per la sostituzione dell'esistente seggiovia triposto con una cabinovia a dieci posti e per realizzare nuove piste da sci e ampliare quelle esistenti, costruendo pure un nuovo impianto di innevamento. Con il piano di ampliamento, la superficie sciabile sarebbe dovuta aumentare di circa 133.800 metri quadrati. Per il nuovo impianto di innevamento erano previsti circa 6.400 metri di tubazioni a pressione e 81 nuovi idranti collegati alla rete di distribuzione della neve artificiale. Previsto inoltre uno disboscamento di 88.700 metri quadrati di superficie forestale subalpina di abete rosso e larice-mirca, “con conseguente perdita estesa di habitat per numerose specie animali e vegetali che vivono nella foresta, impattando fortemente sull’intero ecosistema, il quale risente a sua volta anche della profonda movimentazione del terreno causata dai lavori, circa 253.900 m³ di scavo”.

 

L’8 giugno 2022 il gruppo di lavoro in materia ambientale ha fatto delle osservazioni scritte che possono essere così riassunte.

Le osservazioni

Nelle vicinanze delle piste si trova un sito Natura 2000, nell’area c’è già stata una vasta area di deforestazione, si è già verificata la distruzione dell’habitat per il gallo cedrone e vi è un forte inquinamento acustico. Il progetto prevede un massiccio intervento nel paesaggio e ci sono dubbi sulla disponibilità di acqua sufficiente per l’innevamento. La posizione prevista della stazione a valle è vantaggiosa, la stazione a monte per i tecnici deve invece rimanere nel posto attuale. In generale comunque si temono "effetti negativi sul Parco Naturale Vedretta di Ries-Aurina a causa della vicinanza immediata" al comprensorio.

Il comitato ambientale è dell’opinione che il progetto esaminato risulti “fortemente sovradimensionato”. La nuova posizione della stazione a monte, come anche le nuove piste “vanno ad inserirsi in maniera prepotente nel territorio, forzandone la morfologia”. La realizzazione di questo progetto comporterebbe degli “sconvolgimenti indelebili dell’assetto paesaggistico del territorio, portando con sé esternalità negative che non comporterebbero solo gravi danni alla fauna e flora che caratterizzano la zona, ma andrebbero a compromettere anche la fruizione turistica-ricreativa del territorio. Le misure di compensazione e mitigazione proposte nel progetto non sono relazionabili agli impatti derivanti dallo stesso”. Parole dei tecnici.

La presenza del gallo cedrone indica habitat di elevato valore ma il rinnovo dell' impianto Hühnerspiel/Panorama autorizzato nel 2018 ne ha già pregiudicato l’habitat

Non vale la pena di insistere sui molti dettagli presenti nella relazione riguardo alla bocciatura della nuova pista da sci che avrebbe dovuto trovare posto accanto alla attuale Sonnenlift, se non per evidenziare questo passaggio.

“Particolare nota merita la presenza sull’area di intervento del gallo cedrone. Da un lato il gallo cedrone è un indicatore ecologico, ovvero, la sua presenza indica habitat di elevato valore, e dall’altro recenti interventi nello stesso comprensorio (rinnovo impianto Hühnerspiel/Panorama autorizzato nel 2018) ne hanno già pregiudicato l’habitat. Nel quadro degli impatti ambientali è importante che gli effetti dei singoli interventi vengano giudicati nel loro insieme e di conseguenza questa ulteriore perdita di habitat deve essere considerata come particolarmente critica”.

 

Le condizioni

Molte, comunque, le condizioni poste per realizzare gli interventi autorizzati. Fra queste vanno citate l’obbligo di rinverdimento immediato dell’area interessata dal movimento di terreno preceduta da una fideiussione bancaria di 100.000 Euro all'Ispettorato forestale competente a titolo di cauzione a garanzia di una regolare esecuzione dei lavori. Per le piste autorizzate, dal punto di vista idrogeologico, deve essere elaborato e presentato all’Ispettorato forestale un piano di drenaggio delle acque superficiali. Entro 3 anni, inoltre, sempre che la Giunta abbia confermato tutte le condizioni, deve essere elaborata una proposta per bacini d’accumulo d'acqua per la produzione di neve artificiale, considerando il Piano generale di utilizzazione delle acque pubbliche e il Piano di tutela delle acque. Durante i lavori si dovranno, inoltre, prendere le dovute cautele affinché il cemento non venga in contatto con l'acqua superficiale. Previsto, infine, anche un accurato monitoraggio della sorgente Speckalm. Speriamo che basti.