Società | L'INTERVISTA

"Pronti a collaborare con lui"

Federico Giudiceandrea (Assoimprenditori) apre all'economista e al nuovo cda della Lub. "Nomine giuste, università vicina alle imprese. La politica creda nell'industria".
Giudiceandrea, Federico
Foto: Federico Giudiceandrea

Piena disponibilità a collaborare con il nuovo cda della Libera università di Bolzano e fiducia nella politica che, nonostante le difficoltà dentro la coalizione di governo locale a trovare candidati del territorio, dimostra di credere nel rapporto con l’industria e in generale con gli operatori economici. Il presidente di Assoimprenditori Alto Adige, Federico Giudiceandrea, evita le polemiche intervenendo sulle ultime vicende che riguardano la controparte istituzionale del mondo delle imprese, appunto la politica e l’amministrazione. Dalla nomina “dell’esterno” Francesco Grillo nel board della Lub al travaglio del Pd altoatesino, “fregato” dai colleghi trentini e dal nazionale per i profili da schierare alle elezioni del 4 marzo (Michele Nicoletti infatti appare al momento traghettato verso il collegio di Bolzano e Bassa Atesina della Camera). Il ceo della Microtec di Bressanone, in questi giorni impegnato nel viaggio con la delegazione sudtirolese in Israele-Palestina, preferisce concentrarsi sui temi attinenti al suo ruolo. “L’economia locale va a gonfie vele: la politica ha capito che l’industria è importante, crea benessere. Mi auguro che questa attenzione non venga meno: una buona politica economica è allo stesso tempo una buona politica sociale”.

Salto.bz: L’economista e politologo Francesco Grillo, docente alla scuola superiore di Sant’Anna, che nel curriculum ha un Phd alla London school of economics, il ruolo di visiting professor a Oxford, nonché l’incarico di consigliere del ministro dell’istruzione, è stato designato dalla Provincia di Bolzano per il cda della Lub. Assieme a Ulrike Tappeiner, preside della facoltà di biologia all’Università di Innsbruck e probabile nuova presidente, all’imprenditore Harald Oberrauch e alla docente dell’Università di Innsbruck Heidi Siller-Runggaldier, per il gruppo ladino. C’è chi ha storto il naso reputando la nomina di Grillo dettata più da meccanismi politici e dal peso del Pd nazionale che dal desiderio di valorizzare personalità di eccellenza strettamente legate all’Alto Adige. Lei che opinione si è fatto?

Federico Giudiceandrea: Le valutazioni non si possono fare sulla singola persona. Grillo in particolare porta la sua esperienza internazionale a Bolzano, in collegamento con la ministra dell’istruzione, e dell’università e della ricerca, Valeria Fedeli. Non abbiamo certo pregiudizi se uno non viene dall’Alto Adige e sulle questioni attinenti alla nomina che spettano alle istituzioni non entriamo.

Ma cosa si aspetta Assoimprenditori?

Che Grillo come le altre persone nominate portino un contributo nell’ottica di un sempre maggior legame tra l’università e il mondo dell’industria e delle imprese. Siamo contenti della scelta di Harald Oberrauch, giovane e proveniente da un’azienda high-tech (il Gruppo Durst Ag, leader mondiale di sistemi di stampa per applicazioni industriali, ndr). Tutti quanti assieme dobbiamo lavorare per un’impostazione dell’ateneo vicina alle realtà locali.

Grillo in particolare porta la sua esperienza internazionale a Bolzano, in collegamento con la ministra dell’istruzione, e dell’università e della ricerca, Valeria Fedeli. Non abbiamo certo pregiudizi se uno non viene dall’Alto Adige

L’Alto Adige fa fatica a imporsi anche nella scelta dei candidati. Il riferimento è al Pd locale che almeno fino a questo momento non è riuscito a ottenere un proprio aspirante per i collegi delle politiche. Assoimprenditori lo legge come una difficoltà più grande di tutto il territorio?

Direi invece che è una questione dei partiti e che spetta a loro. Assoimprenditori è un’associazione apartitica. Giudicheranno gli elettori.

In un momento positivo per le aziende altoatesine cosa chiedete alla politica, che è impegnata nell’anno elettorale con le amministrative-provinciali in autunno?

L’economia altoatesina va a gonfie vele e noi speriamo che la politica continui a capire che l’industria è importante per il territorio. Crea benessere e posti di lavoro. Attualmente non possiamo lamentarci, l’attenzione c’è.

Ci sono richieste particolari?

Posso dire che la scelta degli sgravi fiscali decisa dalla giunta provinciale ha dato i suoi frutti. Si sono creati 7.000 posti di lavoro, che portano un beneficio considerevole a tutto il territorio e alla popolazione. Calcolando per ogni posto 40.000 euro di stipendio medio annuo, vuol dire 280 milioni in più destinati a per le famiglie che vivono in Alto Adige e per tutta l’economia provinciale.

Quindi vi aspettate che questa collaborazione continui?

Sì, speriamo che rimanga l’attenzione e un atteggiamento favorevole per il mondo dell’economia e dell’industria.

La scelta degli sgravi fiscali decisa dalla giunta provinciale ha dato i suoi frutti. Si sono creati 7.000 posti di lavoro: calcolando per ciascuno 40.000 euro di stipendio medio annuo, vuol dire 280 milioni in più destinati alle famiglie. Speriamo che l'attenzione per le imprese resti alta

Sul NOI Techpark ci sono state delle polemiche e delle critiche da parte di Assoimprenditori. “Le aziende non sono state coinvolte” aveva detto. Il tema rimane sul tavolo?

Riguardo al NOI abbiamo sempre detto che sarà un successo se saprà collegarsi alle aziende. L’apposito comitato di gestione sta valutando i laboratori e mi pare che questo concetto sia stato compreso. Per Assimprenditori è importante che la struttura non sia una cattedrale nel deserto.

L'esperienza nella convivenza maturata dall'Alto Adige può essere uno spunto per israeliani e palestinesi

Lei è in viaggio con la delegazione altoatesina, guidata dal senatore uscente Francesco Palermo, che tocca Tel Aviv, Gerusalemme e Nazareth. L’Alto Adige è un esempio di dialogo tra le diversità anche per israeliani e palestinesi?

Portiamo la nostra autonomia e quanto realizzato per la convivenza, augurandoci che sia uno spunto per loro.